Vampiri In Città (Parte 1)

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Capitolo 13

Vampiri In Città (Parte 1)

Justin's POV

Le Beste di Sangue hanno delle capacità che nessun'altra specie ha; per diversi anni, la Congrega dei Parker li studiò, sia il loro sangue, il loro modo di vivere, di nutrirsi... Sono dei mostri.

"Signor Moon. Se ha di meglio da fare, può anche uscire da questa classe" il Professor Cannon aveva sbattuto il suo libro sopra la cattedra vedendomi con la testa incollato al libro di Tamara.

La sera non faccio altro che leggere e pensare alle parole dette da Beatrix, "per adesso". Cosa voleva intendere? Nathan sarà un pericolo per noi? Ed è per queste domande che ho incominciato a fare alcuni ricerche su queste Bestie di Sangue. Ho scoperto molte cose interessanti, ma anche terrorizzanti.

Guardo il professor Cannon dopo aver chiuso il libro, e per fortuna prima che parlassi, la campanella suona. Non è possibile che sono l'unico rimasto ad andare a scuola nel branco. E' l'ultimo anno, penso. Ce la farò.

Prendo la mia giacca nell'armadietto non molto lontano dall'uscita della scuola, oggi non ho altro da fare che andare da Malia per aiutarla a fare i bagagli. Ho sentito che sta partendo per New Orleans con Nathan e il piccolo Blake. Sarà un problema per tutti noi; E' solo grazie a lei che siamo diventati tutti amici, un branco unito. Anche dopo perdite e rivelazioni avuti, resterà sempre una buona amica per me.

Dopo aver preso la giacca mi dirigo verso la mia macchina nel parcheggio della scuola, ma appena ci arrivo, sento una puzza tremenda. Beh, non saprei nemmeno come descriverla. Ma era veramente una puzza nauseante per il mio naso.

Cerco la mia macchina, ho dimenticato dove l'avevo parcheggiato. Cammino verso il lato est del parcheggio sentendo una voce femminile familiare. Dall'altra parte del parcheggio erano presenti due persone, una ragazza e un ragazzo.

"Benvenuto in città allora, Virginia Village è al tuo servizio"

"Grazie, sei molto gentile. Sarebbe bello se un giorno mi facesse da guida, visto che sei di queste parti"

"Ma certo!"

Sentivo la loro conversazione mentre mi dirigevo verso di loro, nella parte proprio dove era parcheggiata la mia macchina. "Claudia!" esclamo finalmente con la vista del volto della mia ragazza. Sapevo che la voce era sua. La bacio sulla fronte "Che ci fai qui?" e guardo il ragazzo con cui stava parlando.

Aveva un volto pallido, labbra rosse e diciamo un bellissimo taglio di capelli che battevano i miei. Non l'avevo mai visto in giro per la città, nemmeno nella scuola. Il che è strano visto che sono un ragazzo, diciamo, popolare in queste parti.

"Sono venuta a farti una sorpresa" dice Claudia voltandosi verso di me "Oh, questo è Brian, si è appena trasferito in città! Brian, lui è Justin, il ragazzo di cui ti stavo parlando prima"

Porgo la mia mano, "E' un piacere" e me lo stringere. Il suo tatto era di una forza incredibile, e da li capisco che era lui ad emanare quell'odore insopportabile, ma Claudia sembra non essersene accorta.

"Ero venuto per iscrivermi in questa scuola" inizia questo Brian "Poi ho chiesto della squadra di Basketball, ma dispiacevolmente la squadra è già al completo ha detto la Preside" sospira con un'espressione delusa.

"Potrei farti entrare, visto che sono il nuovo capitano della squadra!" esclamo senza pensarci sopra. Apro la macchina e dico a Claudia di entrare.

Poi mi avvicino al ragazzo nuovo "So cosa sei, ma non so che intenzioni hai. Sta lontano dalla mia ragazza e te la vedrai con la persona sbagliata" Avevo già capito chi era, i Vampiri ormai erano in città.

Brian si mette a ridere "Oh come non detto" posa la sua mano sulla mia spalla, poi d'un tratto cambia la sua espressione permalosa. Aveva abbassato il suo volto per un paio di secondi. "Ti stavo solo mettendo in prova, Justin Moon. Da come hai reagito, non conosci proprio i Vampiri. Prima di agitarti e di giudicarci, fai un paio di ricerche" fa un passo indietro, ero sbalzato dal suo atto fatto successivamente. Avevo visto i suoi occhi illuminarsi di un rosso, ma non come quelli di un Alpha, ma era più intenso e potente.

Tamara's POV

- Zack non sento per niente la tua mancanza, smettila di chiamarmi. Non risponderò più!

- Oh piccola Tammie, hai avuto una brutta giornataccia? Sarà perchè non sono al tuo fianco.

Sbuffo e attacco al cellulare. Non riuscivo più a sopportarlo! A me non manca Zack, può anche rimanere fuori città per tutta la sua vita.

Sto camminando verso la casa di Malia per aiutarla con le cose di trasloco; ho pensato di tramare qualcosa con questo fatto, come nascondere le scatole per non farla andare via di città. Ma sarebbe stata una cosa stupida e avrei solo fatto perdere tempo alla famiglia Tyson, o Freid? Beh, pensandoci sopra Malia e Nathan non si sono mai sposati, potrebbero farlo... ormai hanno 21-22 anni.

Il vento della Virginia è stato sempre freddo, per questo mi sono messa una sciarpa che però mi stava dando urto. Mi fermo per sistemarla e incomincio di nuovo a camminare. Ma mi sentivo osservata e seguita.

Velocizzo i passi, ma sentivo che lo faceva anche lui o lei. Mi metto ad urlare? No Tamara sei un licantropo, non una codarda.

Già, stavo parlando con me stessa. Anzi, con la mia mente.

Sì! Sono un licantropo e posso affrontare chiunque mi stesse seguendo. Mi giro di scatto e sbalzo dal mio posto vedendolo di fronte a me. Ma proprio di fronte, stava si e no tre passi da me. Era un semplice ragazzo sorridente con le mani nelle tasche dei suoi jeans.

"Scusa, non volevo spaventarti" dice con una voce calma e affascinate. "Sono Peter, e mi sono appena trasferito"

Lo osservo attentamente studiando il suo corpo, il suo aspetto, e il suo strano odore. "Tamara Parker, licantropo pronta ad infilzarti" dico con un solo fiato.

Il ragazzo fa un passo indietro con un'espressione terrorizzato, "Sta tranquillo! Sto scherzando" gli dico ridendo.

"Dal fatto che sei un licantropo e mi vuoi infilzare?" sforza un sorriso.

"Solo l'ultima parte" dico sorridendogli "So perfettamente chi sei e cosa stai facendo qui, adesso. Non ho paura di voi"

"Come pensavo" abbassa lo sguardo facendo un passo avanti verso di me "Sei la più sveglia del tuo branco signorina Parker, e siamo felici che rispetti il nostro modo di fare. Siamo sicuri al cento per cento che se ci facciamo vedere dal vostro Alpha, ci ammazzerà in un'istante. Non è così?"

"Dovete stare attenti ad Austin, perde facilmente il controllo. Ma questo non è un mio problema, basta non provocarlo" gli assicuro. E poi dal nulla svanisce.

Non è la prima volta che incontro un vampiro. Ho fatto molte ricerche su loro in passato; sono la specie più nobile che io abbia mai saputo l'esistenza. Parlano in un modo formale curato, sia gli adolescenti. A loro viene normale farlo. Sono molto colpita anche dal loro modo di fare, il loro FAMOSO modo di fare le cose con tranquillità, so di certo che non causeranno problemi con il loro arrivo in città.

Il loro scopo è quello di chiedere Blake; è la tradizione dei Vampiri. Malia doveva stare attenta a quello che stava commettendo.

FINE CAPITOLO
Buon Natale a tutti!

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