{18} circondato

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Sospirai pesantemente, quasi sprofondai nel letto morbido, poi mi voltai, trovandomi due occhi a mandorla.
Due intense e meravigliose iridi color caramello che mi fissavano.
Sospirai sulle labbra di Simon, la sua bellezza mi incantava ogni volta che lo vedevo.

Mi avvicinai a lui e respirai io suo profumo che mi inebriava ogni volta che era abbastanza vicino.
Quando ci abbracciava, per sentirci appiccicati era così bello... e il suo profumo così intenso...
Non resistetti all'impulso di mordermi le labbra ed una scarica di dolore mi folgorò il labbro, facendomi sobbalzare.

《Ahia...》mi lamentai.
Simon sghignazzò.
《Wilhelm sei un disastro》mi punzecchiò.
《Come sarebbe a dire?》finsi un tono offeso e lo spintonai.
E così tra spintoni, pizzicotti e solletico ci trovammo nuovamente stretti l'uno all'altro.
《forse è meglio se non fai aspettare i tuoi》Disse infine mentre osservava l'orologio a pendolo che si adattava bene con lo stile barocco del palazzo.
《Non preoccuoarti, resto con te e con la mia famiglia》affermai deciso.

Mi posò una mano sulla guancia per poi lasciarci uno schiaffetto.
《Allora andiamo》Affermò e balzò giù dal letto.
Sbrigativo lo seguii, lasciandomi alle spalle il copriletto dorato e le tende del baldacchino dai colori più sbiaditi e ci dirigemmo nella casetta dove già si trovavano Linda e Sara.

Poco prima di entrare afferrai io polso di Simon.
《Domani, accada quel che accada usciremo da palazzo e faremo un giro insieme, ti porto in giro per Stoccolma》
Dissi fiero.
Simon però pareva turbato.
《Non fare promesse che non puoi mantenere》Disse.
《Te lo prometto》giurai.
Azzerò le distanze e mi fece dono di un costo bacio sulla guancia.

Prima che potessi fare la stessa cosa entrò nel monolocale ed io mi limitai a seguirlo.
Mi sedetti a tavola accanto a Simon, Sara aveva appena finito di apparecchiare
《Hey Wilhelm come va?》chiese per educazione.
《Bene grazie, tu?》Dissi io.
《Non mi lamento》rispose con un alzata di spalle.

Arrivò anche Linda che portò la cena a tavola.
Avremmo mangiato italiano quindi spaghetti al sugo, forse li avevo già provati, ma non ricordavo.
Chiacchierammo tutti insieme, Linda era venuta a sapere che avevo passato il pomeriggio a letto e chiese a lungo come stessi al momento.

Ormai stavo benissimo, andava tutto alla grande ero con tutti loro che mi facevano sentire parte della famiglia, non potevo chiedere di meglio.

La piccola tavola apparecchiata in modo semplice, le posate blu e i tovaglioli di carta rossa, residui del natale e qualche decorazione ancora appesa al mobilio.
Il tavolo a penisola e il pavimento una liscia lastra di marmo lavorato.
Sulle sedie di legno e vimini mi sentii finalmente normale.

Conclusa la cena guardammo un film tutti insieme, mi ritirai poi nella stanza e Simon si limitò a darmi il bacio della buona notte per poi sparire dietro la porta bianca.
Lo rividi poi il mattino dopo quando consummammo la colazione tutti insieme.

Mia madre aveva orribili notizie per me.
Aveva sostituito lo staff del personale, con nuove ragazze più giovani, il che non era terribile, ma ripugnante che potessi preferirei quelle ragazze a Simon, fortunatamente parevano normali, anche perché non si sarebbero abbassati a tanto per accogliere delle pervertite e depravate solo per farmi rompere con Simon.

Ora il palazzo era un via vai per prepararsi alla riunione a cui avremmo presenziato.
Arrivò una ragazza di media statura dai lunghi capelli colorati da una tinta rossiccia.
Indossava un completo bianco con una piccola scollatura a V pareva black widow.
《Salve principe wilhelm》Intervenne.
《Io sono Simona, sarò la sua assistente》Disse in tono benevolo, con un sorriso.
Mi voltai a guardare Simon che fortunatamente aveva preso con ironia quella situazione.

young Royals ~Stagione2~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora