{17} Resilienza

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È quando tutto si fa buio e ci si scontra con le tenebre che bisogna aver la forza di risplendere, scacciando le ombre dell'inquietudine.

《Ascolta Simon... devi andare, io sto bene è stato solo un incidente》cercai di spiegare.
《Ma Wilhelm!》aveva provato a ribattere, ma scossi la testa.
《Non posso tenerti sempre rinchiuso nel palazzo》avevo fatto centro, lo capii vedendo la sua confusione negli occhi.
《Simon vai, io sto bene.》mi rimasi in piedi, mostrandomi saldo sulle gambe.
Anche Simon si alzò, sembrava si volesse nascondere, stringendosi nelle spalle.

《Come farò a lasciarti da solo, in questo stato》chiedeva.
《Era un colpo, mi ha accidentalmente colpito con l'anello》chiarivo io.
《Ma》ancora non voleva arrendersi.
《Dovrò stare tutto questo tempo senza di te?》pareva assurdo che fosse semplicemente questa la sua preoccupazione.

Gli presi le mani, stringendole nelle mie, erano fredde lunica cosa che volevo era scaladrle un po' di più.
《Ascolta Simon, va tutto bene ok? Mio padre mi ha semplicemente dato uno scappellotto è normale, tutti i genitori lo fanno, ma involontariamente mi ha graffiato, sto bene, non ti devi preoccupare》ripetei per l'ennesima volta, infondendo in quelle parole tutta la mia calma.

Simon Abbassò la testa, sempre stringendo le mie mani.
《D'accordo》Disse.
《Facciamo così》sospirai mi sentivo una tata.
Sfilai il Rolex che avevo al polso e dissi.
《Ora metti questo e ogni volta che lo guarderai sembrerà che il tempo di rincasare si avvicinerà sempre di più》

Guardò l'orologio da polso come se fosse una sacra reliquia.
《Posso?》Si accertò cauto.
Sosprirai sonoramente.
《Si Simon》mi accorsi di come solo parlare con lui mi stava facendo sentire meglio.
Gli sistemai l'orologio attorno al polso sinistro e non appena fu sistemato, Simon mi stritolò in un abbraccio.

《Vai tranquillo》Dissi.
《Hai bisogno della tua quotidianità, ora come ora non posso ancora donarti tutto quel che ti meriti》
Annuì contro il mio petto.
《Promettimi una cosa》subilò con la sua voce fragile come un cristallo di neve.
《Qualunque cosa》promisi.
《Vai a letto e riposati》sussurrò lui.
《Sarà fatto》susaurrai di rimando.

Quando Simon lasciò lo studio, improvvisamente percepii tutto il freddo dell'inverno.
Mi sentii gelare, così decisi di fare l'unica cosa sensata.
Ascoltare il suo volere.
Tornai in camera e mi buttai sotto le coperte avvolgendomi in esse, come un fagotto.
Rimasi li immobile, senza riuscire ad addormentarmi.
Restai li fermo senza aver la forza o la voglia di fare qualsiasi altra cosa.

La mente era pesante e stanca, il corpo rigido e infreddolito.
Invisibili scheggie di ghiaccio mi avevano lacerato il petto e più il tempo passava più affondando nella carne, con l'intento di raggiungere il cuore e congelare anch'esso.

Dopo non spaveo quanto tempo, sentii dei passi, ma non erano quelli di Simon, avevano un ritmo diverso.
Sul parquett della mia stanza risuonò il suono dei passi di mia mamma.
Sentii abbassarsi il materasso verso il fondo del letto.
Era lì.
Seduta vicino a me.
Forse mi guardava, ma se ne stava insilenzio.

Chissà, forse doveva ripassare mentapmemte il discorso o forse stava scegliendo le parole sul momento.
Avrebbe detto qualcosa di vero o avrebbe mentito solo per farmi stare meno peggio?

《Papà mi ha raccontato, chiede scusa》
Mormorai qualcosa, non riuscivo a parlare, ma anche se ne fossi stato in grado non avrei saputo cosa dire.
《Come stai?》il suo tono non era neanche lontamente preoccupato, era semplicemente... era dispiaciuta.
Quasi sgranai gli occhi.
《Bene》Risposi in un sussurro flebile.
《Ti fa male il labbro?》continuava a chiedere.
《No va meglio》risposi.

Dopo un po' mi strinsi ancora di più nelle coperte e mi rigirai per guardarla.
Indossava un abito blu costosissimo, degno di una regina.
《Dimmi... ne vale davvero la pena?》Domandò.
《Si mamma》ancora Risposi per l'ennesima volta.
《Sai...》incominciò.
Lo sguardo perso fuori dalla finestra, pareva aver posato quella maschera che indossava di solito, non era più una statica scultura di pietra, sembrava finalmente vera.
《Non tutti ci apprezzano e beh potresti dare un motivo per alimentare la polemica e se la prenderebbero con l'intera famiglia reale》
Non capivo.
《È così importante ciò che pensano? C'è  la libertà di pensiero, parola e poi a noi che importa?》mormorai.

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