{10} insieme

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Quando l'auto arrestò la sua corsa, una volta giunti a destinazione scendemmo dall'auto.

Per i nostri ospiti non era la prima volta a palazzo, ma erano comunque tesi.
I miei genitori dovettero piegarsi la volere del destino che stava via via cambiando le nostre vite.

Sentivo che ben presto sarei riuscito a respirare aria satura di normalità, pur vivendo la mia vita.

Le guardie del corpo fecero entrare prima mia madre, mentre mio padre se ne stava fermo accanto all'entrata facendoci segno di entrare, restai vicino agli ospiti per tutto il tempo.

Li scortai poi nel palazzo, conducendoli alle loro camere definitive.
Superammo le sfarzose sale, piene di ogni cosa, lo stile barocco del palazzo non lasciava molto spazio alla semplicità.
In ogni angolo tavolini dalle gambe d'oro o candelabri mobili dalle forme insoliti e i bordi lisci e tridimensionali.
I quadri e i dipinti alle pareti.

Superammo il corridoio che conduceva alla camera dei miei genitori e feci poi cenno quando poco dopo oltrepassammo la mia camera.
Svoltammo poi sulla moquette rossa fino a raggiungere un disimpegno sulla destra.

C'erano le loro stanze, tre camere disposte a L che comunicavano tra loro, perfette per tutelare la loro intimità famigliare.
《Troverete degli abiti nuovi e poi un paio d'abiti per quando verranno i reporter per documentare il vostro inserimento nel nostro Staff... vi lascio liberi》
Feci per allontanarmi, ma sentii stringermi il polso e mi voltai.
Simon mi guardava come se fosse senza fiato.
《Resta》quasi guaì, come se faticasse anche solo a parlare.

Gli presi il viso tra le mani e guardai in giù verso i suoi occhi colmi di agitazione.
《Famigliarizza con l'ambiente, fai una doccia》feci un cenno col capo verso una porta bianca a qualche metro dalle camere.
《Mettiti qualcosa, nel giro di mezz'ora sarò da te e vi porterò a cena》

Lui annuì ed io lo abbraccia rapidamente lanciandogli un fugace bacio sul collo.
《A dopo》Dissi.
《 a dopo》ripetè.

Andai verso camera dei miei genitori.
Mia madre si trovava sul bordo del letto, mentre mio padre su una poltrona in pelle nera.
《Sei uscito senza dirci niente》Disse lei.
《E per di più con lui》volle puntualizzare suomarito.
Roteai gli occhi.
《Non me lo avreste mai concesso e poi sono qui per ringraziarvi》sbottai con tono scettico e di rimprovero, proprio non erano ciò che mi aspettavo, così mi allontanai, ritirandomi in camera.

Provai a studiare un po' ma la mente era una piazza affollata di pensieri, uscì subito dalla stanza mi diressi verso gli ospiti, bussai ad una porta chiedendo di Simon.
Sara fece capolino aprendo leggermente la porta.
《È in doccia》Disse.
Aveva i capelli umidi, segno che era tornata da poco dai bagni.

Ritenni inappropriato entrare nel bagno considerando che Simon fosse nudo sotto la doccia, così mi recai nella piccola chiesetta presente nel palazzo.
Mi sedetti su una piccola panca e pregai che potesse andare tutto bene.

Avevo lasciato passare un po' di tempo, prima di tornare a bussare alla sua porta.
Questa volta mi aprì, si era messo una camicia bianca e dei pantaloni di velluto blu che gli andavano leggermente larghi.
《Hey》il suo fiato pareva smorzato.
《Hey》Risposi al saluto.
Seguì un secondo di silenzio, poi Simon ebbe un fremito.
《Ehm... entra pure》

Così mi sedetti sul suo letto mentre lui si sistemava.
《È ora di cena, siamo in ritardo?》chiese preoccupato.
《No tranquillo, cerca... cerca di rilassarti》ridacchiai.
Lui annuì senza aggiungere altro.
Mi alzai e gli andai incontro, abbracciando da dietro.
Aveva appena lavato i capelli che erano ancora più arricciati in piccole spirali, sembravano le foto di piccoli frammenti di DNA.

young Royals ~Stagione2~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora