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Cleo Horan

Le luci al neon rosa mi avrebbero sempre fatto venire il mal di testa se le fissavo per troppo tempo, soprattutto dato il modo in cui lampeggiavano per uguagliare il ritmo della canzone che risuonava in sottofondo.

Non importava, ho ripetuto a mia madre più e più volte che dovrebbe cambiare colore ma si era rifiutata. Era la stessa tonalità dell'insegna fuori al club, le scintillanti lettere catturavano l'attenzione di tutti, come se il fatto che fosse uno strip club non fosse abbastanza.

Beh, benvenuti a Eroda... non esisteva nemmeno lontanamente un posto come questo.

Lo strip club era uno dei più grandi e rinomati in città, con le molteplici camere VIP e saloni separati con divani di pelle nera e anche camere speciali per la lap-dance, tutto monitorato da camere di sicurezza.

Le pareti erano ricoperte da una tappezzeria a pelle di serpente, e il pavimento nero rendeva solo più scintillante le luci rosa.

Stasera, ogni piccolo palco e palo aveva una ballerina assegnata. Era molto pieno, beh, come ogni venerdì sera qui. La maggior parte dei clienti erano sempre gli stessi: uomini oltre la quarantina che pianificavano di tradire le loro mogli.

Alcuni rimuovevano le fedi nuziali, ma altri non si scomodavano neppure di fare il minimo, ma ero abituata a quel comportamento schifoso.

Avevo un umore di merda grazie ad Aaron il senza lingua, mi stava facendo odiare gli uomini anche di più stasera.

Niall stava camminando di fronte a me, conducendomi a un grande bar sul retro, dove probabilmente c'era mia madre. Rimaneva raramente nel suo ufficio privato, andava lì solo quando aveva bisogno di incontrare alcuni clienti importanti o di ricevere i pagamenti.

Le chiacchiere e il tifo attorno a me erano troppo rumorosi aggiunti alla musica, e grazie a Dio mi ero ricordata di fermarmi in bagno per lavarmi via il sangue dalle mani e dalla faccia prima di camminare nella parte pubblica struttura.

Ad essere onesta, volevo solo tornare a casa e costringermi a smettere di pensare alle minacce di Aaron. Gli avrei fatto un'altra visita la mattina ed ero sicura che avrebbe scritto il nome dell'assassino... e avrei saputo di sicuro se Styles fosse coinvolto o meno.

Niall non conosceva ancora questo particolare, aveva sempre affermato di avere zero controllo ogni volta che quella famiglia disgustosa era coinvolta e aveva ragione. Ma qualche volta era troppo calmo e non riuscivo a capire come lui o mia madre non fossero più arrabbiati... io ero sempre così fottutamente arrabbiata.

Desmond Styles è il nome dell'uomo che ha ucciso mio padre.

E sì, potreste dire che fossi rancorosa. Non esisteva perdono o dimenticanza, ed ero fottutamente sicura che non l'avrei mai dimenticato, perché diversamente da mia madre e da mio fratello, io ero lì ad assistere quando mio padre fu sparato in testa sei anni fa.

Mia madre aveva preso il controllo degli affari anche se non voleva, e aveva cambiato praticamente tutto qui. Lo strip club era un posto sicuro per le ragazze e sapevo che lei ci tenesse a loro anche troppo certe volte.

Venivano pagate molto bene e le guardie sparse in giro per il club si assicuravano di controllare qualunque coglione con le mani erranti.

Nessuno poteva toccarle senza il loro permesso, avevo rotto molte braccia in passato quando venivo confusa con una delle ballerine.

Gli uomini amavano giudicare le donne in base ai vestiti che indossavano, o quelli che mancavano.

Io non me ne fregavo un cazzo, potrei camminare nuda nel club e non dare a nessuno il diritto di posare un fottuto dito su di me.

𝐓𝐄𝐌𝐏𝐓𝐑𝐄𝐒𝐒 | [h.s]  Italian translation Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora