𝐓𝐄𝐌𝐏𝐓𝐑𝐄𝐒𝐒 | [h.s] Italian translation

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Cleo Horan

«Dov'è il kit del pronto soccorso?»

La voce di Harry mi fece sobbalzare non appena uscì fuori dal piccolo bagno della nostra stanza d'hotel, e quasi feci cadere il cellulare sul pavimento.
Ero in piedi, con la mia schiena poggiata contro la scrivania piccola nella stanza. E fidatevi di me, quando avevamo chiesto per due letti questa era l'ultima cosa che mi aspettavo.

Avevamo scoperto che erano praticamente incollati all'altro, facendoli sembrare un letto enorme. Non si potevano separare perché la stanza era troppo piccola, quindi era il massimo che potevamo permetterci con così poco preavviso e con così tanta fretta. E inoltre nel bel mezzo della notte.

Erano intorno alle tre del mattino, ed eravamo in una città lontana un'ora da quella in cui era scoppiato l'inferno, e questo sarebbe dovuto bastare per ora perché avevamo entrambi bisogno di riposarci per poter pensare con chiarezza e concentrarci su quello che avremmo dovuto fare.

Sì, "noi". Non riuscivo a credere che stavo fottutamente lavorando con Harry Styles, il mio cervello era ancora un casino e sembrava molto surreale. Ero molto tesa e nervosa, sapevo che avevo bisogno di dormire ma ero instancabile. Avevo controllato tutto il tempo il mio telefono mentre Harry era nella doccia e c'erano solo un paio di messaggi da Niall chiedendomi come stessi e basta.

Nessuno sapeva quello che stava succedendo a parte Harry e me, e il fatto che qualcuno stesse cercando di ucciderci era quasi divertente perché entrambi avevamo provato ad ucciderci a vicenda, e ora stavamo facendo gruppetto per risolvere questa merda.

Non sapevo come avrebbe funzionato, ma separarci e fingere che non fosse mai successo niente non era la scelta più saggia. Qualcuno ci stava pedinando, facendo foto, seguendo i nostri passi con attenzione... eravamo al sicuro qui, ma solo per ora. Forse potevamo stare qui per i prossimi giorni fino a quando non ci saremmo ripresi, avevamo molto di cui parlare e a cui pensare. Inoltre, Harry aveva bisogno di riposarsi a causa delle sue ferite, non sembravano messe bene.

E riuscivo a notarlo in quel momento, il proiettile era ancora dentro la spalla mentre si avvicinava alla scrivania, e il fatto che aveva solo un'asciugamano attorno ai fianchi mi stava rendendo ancora più nervosa, e non sapevo perché.

Ero molto sorpresa quando l'avevo visto cambiarsi, non avevo idea che avesse così tanti tatuaggi, e non avevo potuto fare a meno di fissarlo.

Quello che aveva catturato la mia attenzione all'inizio era stato l'enorme farfalla sul suo stomaco, e anche le felci sui fianchi... che erano esposte in quel momento perché l'asciugamano era legata troppo in basso. Riuscivo a vedere la sparsa linea di peli sotto il suo ombelico, che scompariva sotto l'asciugamano.

Il suo braccio tatuato non era quello che mi aspettavo, i disegni non erano quelli che normalmente ci si aspetterebbe di vedere sulle persone come Harry... erano delicati o più semplicemente inaspettati, e avevo notato anche che aveva un paio di tatuaggi religiosi. Avevo presupposto che avesse solo la croce vicino al suo pollice, ma c'era anche una bibbia sul suo braccio, accanto a "you booze you lose" attorno a una bottiglia. L'ironia quasi mi fece roteare gli occhi al cielo.

Un altro che aveva attirato la mia attenzione era la tigre sulla sua gamba tonica, ma non si riusciva a vedere ora a causa dell'asciugamano.

C'erano un paio di gocce d'acqua sul suo addome leggermente definito, e realizzai che ero rimasta a fissarlo solo quando si schiarì la gola.

Cazzo.

I miei occhi incontrarono i suoi e sorrise, delle fossette si crearono durante il processo. I suoi capelli bagnati erano legati in uno chignon disordinato e gli stava bene, mostrava di più la sua faccia... era una faccia molto carina, odiavo che notassi più dettagli su di lui ora. Per esempio il modo in cui le sue labbra sembravano un po' rosse, soprattutto quello inferiore. Riuscivo ancora a vedere il taglio dove l'avevo morso e un brivido mi percorse la schiena, facendomi rabbrividire.