CAP 6

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"Allora, lei.." cominciai, ma il signor Fisher mi interruppe.
"Si, conoscevo la signora Rossi e sono stato io a cedere il figlio ad un'altra signora."
Il signor Fisher era un uomo affascinante: occhi azzurri come il ghiaccio, capelli neri come la pece, naso piccolo, labbra sottili e fisico ben scolpito.
Non appena il signore entrò in ufficio, Daph fu colpita dalla figura dell'uomo e, non appena incrociò il suo sguardo con gli occhi azzurri, ne rimase quasi imbambolata, tanto che le cascarono i fogli dalle mani.
Ora Fisher era seduto davanti a me, dove solo la mia scrivania ci separava.
"Lei conosceva anche le altre vittime?" Chiesi.
"L'avvocato, la modella e la studentessa? No, ma ci avrei fatto un pensierino.." rispose con un ghigno stampato in faccia.
"Signor Fisher, le ricordo che siamo in un commissariato, certi pensieri li può tenere per sé!"
L'uomo si strinse nelle spalle.
"Ora può andare, ma si ricordi di rimanere a disposizione e di non uscire da Vienna" dissi alzandomi e stringendo la mano dell'uomo che, poco dopo, uscì dall' ufficio.
DAPHNE'S POV:
"Che uomo!" Affermai non appena il signor Fisher andò via.
Gli occhi di Alex, zio, Kunz e Rex quasi mi foravano.
"Che c'è?" Chiesi "Stavo solo facendo un complimento!" Mi difesi.
"Daph, può essere un criminale!" Mi riprese zio.
Sbuffai e mi sedetti alla scrivania, cominciando a mettere a posto delle carte.
"Heilà poliziotti!" Affermò una Charlotte allegra entrando in ufficio.
"Char, non sei a casa tua, ma ad un com.." comimciai, ma mi interruppe.
"Daph, non sai chi ho incontrato!" Disse tutta eccitata prendendomi le mani non appena le fui vicino.
Alzai un sopracciglio.
"Chi? Bruno Mars? Leonardo Di Caprio?.. Oh, no no, aspetta! Quel gran figo di Adam Levine dei Maroon 5!" Affermai, prendendo in giro la mia amica.
"No, scema! È una persona che conosci fin troppo bene!" Si girò verso la porta e urlò "Vieni, puoi entrare adesso!"
Poco dopo entrò un ragazzo dagli occhi azzurri e piccoli, il naso piccolo e a punta, le labbra sottili a barchetta che, quando sorrise, mostrava i denti bianchi ben allineati, i capelli di un castano chiaro, corti e con un ciuffo all'insù; indossava una maglia a maniche corte azzurra ben aderente, che permetteva di fantasticare sui muscoli ben scolpiti, un jeans a bermuda chiaro e un paio di all star bianche.
"Non ci posso credere! Mark!" Affermai andando incontro al ragazzo che mi accolse fra le sue braccia.
"Che ci fai qui?" Domandai.
"Che ne dite di raccontarci tutto davanti ad un bel piatto di pasta ad un ristorante?" Ci interruppe Char.
La solita. Pensa sempre a mangiare. Ma io accettai, anche perchè il mio stomaco stava brontolando da un po', ed erano giorni che mi cibavo di panino con i wurstel.
"Ci vediamo oggi pomeriggio?" Chiesi ai miei colleghi, afferrando la borsa. Alex rispose di sì, quindi uscii dall'ufficio tra i miei amici.

"Come sai, ho studiato in Inghilterra, alla facoltà di economia e mi sono laureato da poco. Ho trovato lavoro lì, ma non mi soddisfaceva, così ho deciso di ritornare in Italia ma, a quanto pare, la situazione nel nostro Paese, non è delle migliori. Già che c'ero, sono passato da casa tua per farti visita, mi ha aperto la tua mamma, ma mi aveva detto che eri qui a Vienna per lavoro, con Char, così ho deciso di trovare lavoro qui.." spiegò Mark.
"E l'hai trovato?" Chiesi.
"Sì, in una azienda farmaceutica. Così possiamo rimanere insieme come i vecchi tempi.." affermò con un sorriso.
Mark, io e Char eravamo nati in Italia, cresciuti insieme ed avevamo trascorso gli anni di adolescenza insieme, fino alle superiori: Mark si trasferì in Inghilterra, ma ci eravamo promessi che ci saremmo rincontrati. E così è successo.
"Già!" Affermai felice "Vedo che hai un bel fisico, man! Immagino che molte ragazze ti siano venute dietro.." dichiarai indicando i suoi pettorali e muscoli alle braccia.
"Sì, non sai quante me ne sono portate a letto!" Ridacchiò e io con lui.
"Mark!" Lo riprese Char, diventando rossa in viso, visibilmente imbarazzata.
"Dai Char, all'inizio ero un cesso madornale: occhiali, brufoli ed ero uno stecchino vivente! Mi piaceva una ragazza, ma sapevo che non sarebbe mai stata la mia ragazza Così, negli ultimi due anni di liceo ho cominciato a prender cura della mia pelle, ho fatto un'operazione agli occhi per non mettere più gli occhiali, ho frequentato la palestra, e questo è il risultato!" Affermò aprendo le braccia. "E in questo modo sì, che ho avuto ragazze ai miei piedi."
Char gli fece la linguaccia e io e Mark scoppiammo a ridere.
"Bene, allora brindiamo.." affermai prendendo il bicchiere con la coca cola.
"A cosa?" Chiese Mark.
"A chi?" Chiese Char.
Guardai Char "A noi" poi Mark "E al nostro ritrovamento!"
I due mi imitarono e fecemmo tintinnare i bicchieri. Ma questo dolce momento fu interrotto dalla suoberis del mio cellulare.
Dopo aver rovistato nella borsa, lo afferrai e, sorpresa da chi mi stava chiamando, risposi.
"Pronto?"

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SPAZIO AUTRICE:
GENIA. MI SENTO UNA GENIA!
Ieri scoprii come si scrive un capitolo dal cellulare e, indovinate un po'?? Il capitolo l'ho scritto dal telefono!
MUHAHAHAHAHAHAHAHAHA MUHAHAHAHAHAHAHAHAHA
No ok, la smetto.
Allora, ecco a voi il capitolo 6 con un uovo personaggio: Mark, un'amico d'infanzia di Char e Daph. Cosa ne pensate di questo personaggio?
E poi, chi ha chiamato Daph? E cosa vorrà da lei?
Scusate, ma ora devo scappare che devo andare a lavarmi che devo andare dal dottore *non ve ne frega niente*, quindi..
Scopritelo nella prossima puntata
MUHAHAHHAHAHAHAHAHA!

-Annalaura

Un amore inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora