Newt's pov:
Eravamo arrivati piuttosto in fretta davanti al pub, così in anticipo che l'ansia mi aveva fatto dimenticare il mio stesso look.
Il locale sembrava molto grande, le luci notturne spiccavano e sull'insegna c'era scritto "CholaClub" che per me era senza significato. Fuori era troppo scuro per vederlo, ma c'erano moltenpersone che si ubriacavano, fumavano e che si limonavano forte. Quello che preferirei evitare questa sera, o almeno con questo Axel Parrish.
Ero in silenzio, ad migliorare quello che Sonya mi aveva fatto, ovvero cambiarmi il colore dei capelli.
Ero diventato moro, capelli sparati un pò a caso, con una camicia aperta e i jeans attillati neri, Gally mi aveva prestato il suo profumo "per attirare attenzione" dice lui. Ma per me, era per vomitare.
L'ansia era molta e tutti i miei amici erano fermi a guardarmi, eccetto Sonya <<Newt se tu continui a modificarti i capelli, potrei rasarti a zero>> esclamò nervosa, gesticolando seduta vicino a Gally, che sudava, e ad Harriet che mi fissava stanca.
<<Sai non è cosa da tutti i giorni fare sesso con uno sonosciuto solo per sapere chi caspio ha rubato dei fogli di carta e più di duecento fiale del sangue di Tommy- trovato chissà dove>>.
Solo dopo aver visto le occhiate strane di tutti, ripresi fiato. Non ero in me. Non in quel momento.
Indietreggiai con la schiena, mettendomi le mani tremanti in viso <<Newt voi due non scoperete. Non finchè ci sarò io>> disse lui, Thomas mi sorrise appoggiando la mano sull'interno coscia.
Io guardai gli altri d'istinto. Non mi ero abbituato a noi. Ma lo amavo soprattutto quando faceva il geloso.
Lo guardai sorridente, ormai perso nei suoi occhi Sonya mi modificò i capelli, rendendoli più sfatti. La guardai poco dopo, sorridendo feci un verso strozzato, il viso si bagnò di poco e subito tossii.
Gally mi aveva spruzzato altro odioso profumo, <<ragazzi c'è Axel>> esclamò Minho che al contrario sembrò concentrarsi, forse era l'unico sano di mente in quel momento.
Thomas era amico della bava che usciva dalla dua bocca, Harriet dormiva sul posto del passeggero e gli altri sentivano le mie battute sarcastice sul come non scopare con uno sconosciuto. Una cosa da tutti i giorni.
<<O-okay ehm.. è entrato- devo anche io?- non può andarci Gally- che palle>> dissi agitato, blaterando deciso e con nonchalance la parolaccia che sembrò far ridere alcuni.
Pensavo troppo ad un possibile tradimento, che potevo fare un torto a Tommy, farlo stare male, farlo piangere, non volevo. Conoscendolo potrebbe prendere a pugni chiunque mi sfiori.
<<Newt ascoltami va bene? -Sonya si avvicinò a me, prendendomi le mani- Sei sexy da far eccitare chiunque, hai un profumo che stende, e un look da paura, basta che ci parli e che lo provochi un po', poi quando ci sarà cascato lo porti nella stanza più isolata di quel posto- dove ci saremo noi ad aspettarti>> disse passo passo, rassicurandomi ed incitarmi a fare questo ruolo per bene.
La guardai, inspirai un paio di volte buttando fuori l'aria, calmando anche il cuore, e aprii lo sportello, guardai Thomas.
Era triste, e preoccupato, non lo vedevo così da un pò. Ripensandoci, Sonya mi aveva fatto capire molte cosebcome l'importanza delle persone, e del fatto che a loro non poteva fregargliene di meno del mio orientamento sessuale, così li guardai ghignando divertito.
E lo baciai.
Lui diventò rosso fuoco.
"uuuhhh" si senti da tutti.
<<Sta attento>> borbottò vicino al mio orecchio, io chiusi gli occhi pochi istanti prima di avvicinarmi lasciandolo zittito.<<È una promessa>>.
Entrai subito nel locale, con ancora il sorriso di quel bacio ipnotico.
C'era una luce bluastra fatta dai led, erano dappertutto. All'entrata c'era uno specchio rettangolare, con altre luci bianche. Mi guardai, cercando di rimettere in ordine i miei capelli inutilmente sparsi. Sbuffai inutilmente odiando Sonya per avermi fatto così brutto.
<<Stai benissimo>> sentii, l'aria si fece pesante, il cuore pompò più veloce del solito. Non era Tommy, ne Gally, ne qualcuno che mi faceva stare tranquillo o sorridere come Minho.
<<Sono Axel>> continuò, tendendo la mano con sorriso inquietante. Io mi guardaì, sicuro di me mi voltai lasciando il dubbio. Presi la sua mano e la misi intorno a me, ghignai malizioso pronto al peggio.
<<D'accordo>> mi sussurrò lui, sentivo la sua mano intrappolarsi nella mia, anche se viscida, stava funzionando.
Superammo presto il corridoio con i muri nero, illuminato di un blu notte. Era una sola stanza grande, poltrone tonde e nere davanti alla zona bar, il pavimento era a specchio e il soffitto bianco ma con mille colori che formavano dei cerchi, tutti ballavano con la musica ad alto volume che ti rimbombava nelle orecchie, altri si baciavano mischiando duramente la loro saliva e altri ancora avevano una puzza di birra fino a farli cadere.
Ci recammo in silenzio al bar, si sedette sugli sgabelli di ferro freddo, sentii l'aria appesantirsi, dovevo provocarlo.
Io mi avvicinai a lui, mettendo la sua mano sulla mia spalla, e gli sorrisi chinando la testa da un lato <<mi offri da bere o sai solo guardarmi>> esclamai accarezzandogli poco sopra le cosce, incitandolo a non so che fare.
Avevo paura ma lui fece cenno al barista che arrivò subito <<cosa vi porto?>> Chiese amichevole l'uomo, <<un whisky per il mio amico e della birra per me>> disse lui, guardandomi già eccitato.
<<Voleva farmi ubriacare? Okay. Tanto ho Thomas e Gally>> pensai fra me e me, continuandolo a fissare malizioso, davanti a lui.
<<Sai.. Axel -la mia voce era roca, lui mi guardò curioso- invece di bere solo, potremmo fare qualcos'altro... -mi fissò mordendosi il labbro inferiore, e mise una mia mano sulla sua erezione, vedendo fare quella mossa io sgranai gli occhi, e andai indietro- conoscerci per esempio, dimmi di te>> forse come mossa era affrettata, ma volevo rimanere fedele a Tommy.
Lo amavo, e mi faceva male vedere lui, in lontananza, che ci fissava.
Subito misi le mani sotto il mento, e gli sorrisi tornando in me, lui mi guardò il basso ventre, la scena mi mise leggermente a disagio, senza esserne sicuro, presi il bicchiere di Whisky che era apoena arrivato.
Iniziai a mordere la cannuccia e risi falsamente voglioso, <<se continui a provocarmi così.. -facendo una pausa lui si avvicinò a me- rischi di farti davvero.. davvero male>> specificò lui, mettendomi in silenzio, finchè io non guardai Gally, in lontananza che mi annui, sorrisi malizioso, gli feci notare che guardavo il suo contenuto, morsi il labbro e mi avvicinai a lui, sfiorando il suo naso gelido.
<<..Non vedo l'ora>>.
Au: immaginate come me la sto ridendo io hihi😆
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The Lost Boy || Newtmas
Novela Juvenil[COMPLETA] Newt e Thomas si erano incontrati nel Labirinto, un luogo misterioso e pericoloso in cui erano stati intrappolati insieme ad altri ragazzi, senza alcun ricordo del loro passato. Attraverso avventure, pericoli e ostacoli, Newt e Thomas ave...