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«Stupida sveglia sta zitta!» piagnucolò Lucy da sotto uno spesso strato di coperte. Alla cieca provò a colpirla con una manata per farla smettere di suonare tuttavia toccò qualcosa di morbido, troppo morbido, per essere la sveglia. Timorosa fece uscire solo la parte superiore della testa per capire cosa avesse colpito, con ancora la mano a contatto con l'oggetto misterioso, perché non osava muoverla, incrociò gli occhi azzurri e malandrini di uno dei suoi migliori amici.

«Buongiorno dormigliona» la salutò lui con un sorriso smagliante «Sono venti minuti che questa diavoleria babbana suona, che fai ti alzi o ci devo pensare io?» chiese con fare malizioso. Era davvero entrato per spegnere quell'orribile stramberia che emetteva solo rumori infernali, ma quando aveva visto l'esile corpo della ragazza rannicchiato sotto le coperte, si era fermato ad osservarla rapito ed intenerito allo stesso tempo.
Piegato in avanti aspettava pazientemente che la mora elaborasse cosa le aveva appena detto e cosa stava accadendo. Se aveva imparato qualcosa su di lei in tanti anni d'amicizia, era che la mattina era più lenta di un brapico, pratico o bradipo, non si intendeva molto degli animali babbani... insomma se non beveva prima un caffè potevi anche dimenticarti della sua esistenza.

«B-b-b-buongiorno Georgie» sbadigliò la moretta togliendo finalmente la mano dalla guancia che gli aveva colpito involontariamente «Scusa per lo schiaffo» aggiunse mentre si stiracchiava nel letto per poi stropicciarsi gli occhi per riuscire ad aprirli come si deve «Che ore sono?»

«Le 8:30 e tranquilla era più una carezza che uno schiaffo» rispose sorridendo e sedendosi al suo fianco. Allungò la mano per spegnere quell'aggeggio odioso per poi prendere ad accarezzarle delicatamente la testa. Per quello andava quasi ogni mattina in camera sua era tremendamente dolce appena sveglia, sembrava una bambina di cinque anni bisognosa di coccole e chi era lui per negargliele?

Lucy lo osservò cercando di tenere gli occhi aperti godendosi le carezze. Il rosso era già prontissimo per lavorare: si era rasato la barba, aveva sistemato i lunghi capelli rossi fuoco che sfioravano le spalle in modo che i ciuffi più corti non gli ricadessero sugli occhi, indossava un impeccabile completo blu scuro, una camicia bianca e mancava solo il papillon ruotante viola ma quello lo metteva solo quando stava per scendere in negozio.

Anche se il sonno era tanto e faticava a rimanere sveglia non poté non pensare quanto fosse bello, ma lui come Fred lo erano sempre. Ancora non si spiegava come Merlino era possibile che quei due qualsiasi cosa indossassero risultassero due modelli. Lei impiegava letteralmente ore per decidere cosa mettersi per non sembrare una scappata di casa, loro invece si buttavano addosso le prime cose che trovavano nell'armadio e rimanevano due fottuti modelli da prima pagina delle riviste di moda babbane. La vita era ingiusta!

«Devi sbrigarti o i capi ti sculacciano se fai tardi» la rimbeccò scherzoso vedendo che non accennava a volersi alzare dal letto. Continuò ad accarezzarle delicatamente i capelli sorridendo quando la vide passarsi un dito sul naso ancora assente.

Sbadigliò un'altra volta tirando le coperte fino al collo «Oh ma tanto a loro non dispiace sculacciarmi» scherzò di rimando cedendo e richiudendo gli occhi, complici anche l'attenzione dell'amico che la stavano rilassando ulteriormente invece di svegliarla. Ridacchiando poi mentre si sistemava in posizione fetale per tornare a dormire.

«Chi devo sculacciare?» domandò Fred affacciandosi dalla porta aperta. Lui invece non era affatto pronto come il gemello, chiaramente era appena uscito dalla doccia visto i capelli lunghi che stavano gocciolando sul petto nudo e sul parquet e portava solo un asciugamano legato in vita.

La moretta che aveva aperto un solo occhio sentendo la sua voce «George.. devi sculacciare George» affermò con il muso lungo. Abbracciò le gambe del rosso al suo fianco e si accoccolò a lui come un gattino «Mmmh lo so devo alzarmi ma sto così bene... e poi se continui mi riaddormento in due secondi, quindi continua pure, grazie» mormorò strusciando la fronte sul lato della coscia del ragazzo.

Giuro Solennemente di non avere Buone Intenzioni || Gemelli Weasley ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora