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Quella mattina stranamente né Fred e né George andarono a svegliarla. Aprì gli occhi e dopo aver spento la sveglia si guardò intorno spaesata, nessun sguardo malandrino che le augurava il buongiorno era nei paraggi.
Sospirando tristemente si alzò dal letto, adorava essere svegliata da loro. Le illuminavano la giornata fin dal primo momento, era come se in qualche modo sentisse che tutto sarebbe andato per il meglio. Ma ora invece con la loro assenza la giornata prometteva solo guai e tristezza, per non parlare che aveva ancora il morale a terra per via di Terence.

Guardò l'orologio sbadigliando e stirando la schiena e quando mise a fuoco i numeri sul piccolo schermo sgranò gli occhi, erano già le 8:50 era in super mega ritardo. Imprecando uscì dalla stanza come una furia per correre in bagno e farsi la doccia. Anche se preferiva asciugarsi alla babbana fu costretta a ricorrere, nuovamente, alla magia per ottimizzare i tempi. Dopodiché il più velocemente possibile scelse cosa indossare afferrando dall'armadio un paio di jeans chiari stretti e una t-shirt nera corta che aveva due lacci incrociati sulla pancia.

Una volta vestita si concentrò sul trucco che non fu nulla di complicato o pretenzioso. Esaltò lo sguardo verde smeraldo con una lunga coda di eyeliner e le labbra carnose con il solito rossetto nude, completando l'opera con il mascara che le faceva le ciglia da bambola. Dopo aver indossato i vari accessori, che non l'abbandonavano mai, e un'abbondante nuvola di profumo uscì dalla camera di corsa con i capelli sciolti che mulinavano al vento. Talmente presa dalla fretta di uscire, per raggiungere il negozio, che per poco non travolse una ragazza nel corridoio ma riuscì a fermarsi all'ultimo secondo prima di prenderla in pieno.

La sconosciuta sembrò non accorgersi di niente, continuò a camminare verso la cucina senza voltarsi una volta. Lucy la fissò sbalordita per qualche secondo ma poi alzò un sopracciglio irritata capendo anche da quale camera stava uscendo, quella di George. Sbuffò mentalmente ecco l'ennesima gallina che portano in casa pensò contrariata. Prima di annunciarsi in qualche modo si prese un secondo per osservarla per bene. Era molto più minuta di lei, la pelle chiara era esageratamente scoperta perché indossava solo una canotta dell'amico, però doveva ammettere che aveva davvero un bel fisico allenato e infine essendo la tizia di spalle vide soltanto che aveva un ordinato caschetto color rame.
Scocciata dalla situazione preferì optare per un semplice «Buongiorno» cercando di sembrare cordiale tuttavia le uscì un po' troppo tetro.

La ragazza udendo la sua voce all'improvviso e alle spalle saltò sul posto spaventata. Rigidamente si voltò con una mano sul petto, coperto pochissimo, e gli occhi color miele sgranati «Morgana!» esclamò con l'espressione di qualcuno che stava per farsela sotto «P-perdonami non sapevo... buongiorno... non dirmi che sei la fidanzata di George?» chiese e la carnagione già lattea sbiancò maggiormente.

La mora scoppiò a ridere sentendo una leggera amarezza colpirla «No, sono solo una sua amica e coinquilina» rispose tornando seria, pronunciare quel solo però le fece uno strano effetto. Si schiarì la gola per cancellare via quelle sensazioni e stampandosi un finto sorriso sulle labbra porse la mano alla rossa «Sono Lucy, piacere» si presentò.

«Agatha piacere mio» disse lei sorridendole sollevata di sapere non fosse la fidanzata del ragazzo con cui aveva passato la notte «Sai... per caso dov'è George?» domandò guardando in giro per l'appartamento rendendosi conto ci fossero soltanto loro due.

Potter annuì «É di sotto in negozio a quest'ora normalmente è.... cazzo abbiamo aperto!!» quasi gridò osservando l'orologio appeso al muro vicino al frigorifero e facendo spaventare nuovamente l'altra «Scusami ma sono in ritardo fa come se fossi a casa tua ma non entrare in camera mia ciaoooo» disse parlando a macchinetta e imboccando le scale per poi scomparire velocemente.

Avrebbe volentieri ricorso alla materializzazione tuttavia avevano aperto da ben quindici minuti quindi non poteva farlo, i gemelli erano stati chiari una volta che il negozio veniva aperto nessuno doveva materializzarsi perché si poteva rischiare di far prende un colpo ai clienti. Uscendo dalla porta nascosta salutò distrattamente Verity, la quale le sorrise felice, e si precipitò al bacone per prendere la propria targhetta sperando di passare inosservata ma ovviamente non fu così.

Giuro Solennemente di non avere Buone Intenzioni || Gemelli Weasley ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora