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Era quasi più di mezz'ora che fissava l'interno dell'armadio con lo sguardo perso nel vuoto e la mente altrove. Doveva prepararsi per uscire a cena con Yleen eppure non stava muovendo un muscolo per farlo. Rimaneva seduta sul letto, con il corpo coperto dall'accappatoio lillà e i capelli bagnati, continuando ad osservare i vestiti che possedeva senza vederli davvero. Ripetendosi come un disco rotto le parole dei gemelli, le parole che le avevano sconvolto l'intera giornata.

Il loro discorso aveva mandato in frantumi ogni cosa. Le sue misere convinzioni erano sparite come se non fossero mai esiste, lasciandola così persa da non sapere più cosa pensasse lei. Non aveva minimamente previsto che la situazione potesse prendere quella piega, e ora si stava dando della stupida per non averci pensato prima. Era logico, se non addirittura scontato, che né Fred e né George fossero disposti ad assecondare i suoi capricci. Perché di quello si trattava: capricci di una bambina che voleva tutti i giocattoli per sé... una bambina... era proprio come si sentiva in quel momento. Egoista e infantile.

Aveva concentrato i propri pensieri su ciò che sentiva e voleva lei, senza fermarsi un minuto per immedesimarsi nei due ragazzi e capire il loro punto di vista. Per non parlare che fino a quel giorno non gli aveva nemmeno creduto. Ora tutto era così limpido e cristallino...

Era metà anno scolastico, il quinto per i gemelli mentre per la moretta il terzo.
In quel momento stavano correndo a perdifiato lungo i corridoi del castello per scappare da Gazza e la sua odiosa gatta Mrs. Purr, perché avevano riempito il suo ufficio di Cacchebombe.
Sorprendentemente sia il magonò che la gatta erano alle loro calcagna, e quindi Fred decise di separarsi dal fratello e dall'amica sperando che seguissero lui. Lo fece più che altro perché sapeva quanto Potter fosse fuori allenamento, e se andavano avanti in quel modo o presto sarebbero stati costretti a caricarsela in braccio o dovevano già prepararsi alla sgridata epocale dell'uomo e della loro direttrice di casa.

Lucy comunque si rese conto immediatamente dell'assenza del rosso, infatti prese a guardarsi intorno preoccupata mentre continuava a correre esortata dall'altro ragazzo.
«Fred?!» provò a chiamarlo ma non ricevendo risposta chiese «George... dov'è Fred?» con il fiato corto temendo che fosse stato preso dal custode.

«Ha cambiato strada» rispose Weasley sbrigativo pensando a dove potessero fermarsi, senza essere beccati, per riposare qualche minuto. Stava cercando freneticamente un nascondiglio con gli occhi azzurri che saettavano da una parte all'altra, ma notò invece la mora iniziare a rallentare, così la prese per mano e aumentò la velocità portandosela dietro, scatenando qualche protesta da parte sua.
Svoltarono un paio di volte totalmente a caso finché non intravide uno spiraglio di salvezza «Qua.. forza entra... ci nascondiamo e aspettiamo» le spiegò nel frattempo controllava se Gazza o il suo animale li avessero seguiti. Un'ombra che infatti si stava avvicinando velocemente lo mise in allerta, spinse con un po' troppo foga l'amica dentro la stanza e fece appena in tempo a chiudere la porta che sentì dei passi, non molto coordinati, passare di gran carriera.

«Georgie merda non entriamo tutti e due..» si lamentò contrariata Potter con il fiato davvero corto mentre si schiacciava contro il muro per fargli spazio.

Lui subito le coprì la bocca con una mano e facendole segno con un dito sulle proprie labbra di fare silenzio. Tese l'orecchio per accertarsi che fossero fuori pericolo e finalmente poté tirare un sospiro di sollievo, Gazza si era allontanato. Con difficoltà si sistemò meglio contro l'altra parete ma involontariamente le calpestò un piede «Oh.. scusa Lu» mormorò dispiaciuto.
Si trovarono appiccicati l'uno all'altra, compressi nel più piccolo ripostiglio di tutta Hogwarts. Il solito fortunato pensò.

Giuro Solennemente di non avere Buone Intenzioni || Gemelli Weasley ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora