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«LUCY!» gridò Verity dal secondo piano affacciandosi dal parapetto «ABBIAMO FINITO LE SCORTE DI FONDENTI FEBBRICITANTI, PUOI MANDARE QUALCUNO?» sarebbe andata lei ma aveva già il suo gran da fare visto che si stava occupando dell'intero piano da sola.

La mora sbuffò spazientita «Josh puoi andare tu per favore?» chiese al ragazzo al suo fianco che la stava aiutando a smaltire la fila in cassa. Quello annuì, prese la bacchetta dalla tasca della divisa e appellando uno scatolone se ne andò per eseguire l'ordine.

Lucy prontamente si stampò un sorriso sulla faccia, anche se mentalmente stava urlando parolacce per il nervoso, dedicandosi ai clienti in attesa. Quando anche l'ultimo se ne fu andato si poggiò con il sedere al bancone e accostò due dita sulle tempie e chiuse gli occhi per cercare di alleviare il mal di testa.

Non solo il negozio era strapieno come ogni fottuto giorno, Fred e George avevano avuto la brillante idea di svignarsela con la scusa di dover incontrare dei clienti esteri e alcuni fornitori. Per farla breve non li vedeva dalla sera precedente, dove non avevano fatto altro che rimproverarla per aver accettato l'invito di Terence. Avevano discusso a lungo e sperava che il mattino dopo potessero far pace ma trovò solo un biglietto sul tavolo, dove la informavano che si sarebbero assentati per l'intera giornata ed era tutto nelle sue mani.

Capitava che uno dei due partisse per fare commissioni del genere ma mai era successo che entrambi si assentassero, per non creare scompiglio al resto dello staff. Quindi quando aveva letto il biglietto li aveva mandati a fanculo, li conosceva così bene che poteva anche giocarsi tutti i suoi soldi dichiarando che fosse solo una stupida scusa. Una scusa bella e buona per rovinarle l'appuntamento, perché se doveva occuparsi del negozio avrebbe fatto certamente tardi per chiudere, registrare l'entrate e le uscite di quel giorno e rifornire gli scaffali per quello seguente. L'avevano fregata alla grande senza darle modo di poter replicare tuttavia non avevano preso in considerazione una cosa, lei era una vera stronza quando voleva e gliela avrebbe fatta pagare con gli interessi.

«Grazie di essere rimasti a darmi una mano» sospirò chiudendosi dietro le spalle la porta dell'ufficio dei gemelli. Per fortuna Carrie e Josh invece di andar via si erano offerti di aiutarla, pulendo e risistemando l'intero negozio mentre lei sbrigava le cose amministrative, che odiava da morire.

«Di niente, è stato un vero caos oggi e non potevi fare tutta da sola» rispose la collega sciogliendosi la piccola coda di capelli blu «Però posso farti una confidenza?» aggiunse prendendo la borsetta da sotto il bancone.
«Non ci siamo fermati un attimo eppure è stato così calmo senza Fred e George che ci fanno scherzi» constatò ridendo.

Lucy ridacchiò annuendo insieme a Josh «Non dirlo a me che sono il loro bersaglio preferito» replicò divertita «Adesso però andate, non voglio trattenervi oltre e poi ho un appuntamento tra... CAZZO» gridò infine sgranando gli occhi leggendo l'orario sull'orologio che aveva al polso. In panico si voltò per guardare fuori dalla vetrina, sperando lui non fosse già lì, ma Terence la salutò con la mano da oltre il vetro.

«Direi ora» disse al suo posto il collega sogghignando mentre la osservava borbottare parolacce ricambiando il saluto con la mano «Bè meglio se leviamo il disturbo, a domani» si congedò velocemente smaterializzandosi.

Carrie invece diede un'occhiata al moro che si stava avvicinando alla porta «Ti direi di divertiti ma... con uno così non puoi fare altro» cinguettò maliziosa. Le lasciò un bacio sulla guancia e sparì anche lei senza darle modo di rispondere.

Agitata la moretta cercò di darsi una sistemata di nascosto, lisciando i capelli e i vestiti, prese la bacchetta nella tasca posteriore dei jeans e con un gesto fece girare la chiave nella serratura per farlo entrare.

Giuro Solennemente di non avere Buone Intenzioni || Gemelli Weasley ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora