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Lee, che nel frattempo stavano parlando esaminava l'interno del frigorifero, esclamò stupefatto «Non ditemi...» osservandoli una alla volta prima di aggiungere «Non ditemi che non ricordate cosa avete combinato ieri sera?» per poi scoppiare a ridere come un pazzo «Oh mio Merlino! sarà bellissimo vedere le vostre facce quando ve lo racconterò»

E se il mulatto continuava a ridere senza ritegno al ricordo della serata precedente che a suo dire sarebbe rimasta nella storia, gli altri tre si osservarono ognuno provando un'emozione diversa: Fred il più curioso immediatamente cercò nel volto del gemello e della mora il più piccolo indizio per capire a cosa diamine stesse alludendo l'amico, Lucy dopo aver guardando entrambi prese a fissare un punto sul tavolo con gli occhi leggermente sgranati torturandosi con i denti il labbro inferiore aspettandosi il peggio, e infine George in parte già a conoscenza dell'accaduto sospirò contrariato incrociando le braccia al petto sperando non ci fosse dell'altro.

Il primo però stufo di rimanere sulle spine, e notando che gli altri due non accennavano a dar segni di vita, prese la situazione in mano ma dopo aver messo tre tazzine di caffè sul tavolo.
«Cosa abbiamo fatto?» chiese fintamente scocciato nel frattempo prendeva posto al fianco della mora che pensierosa stava già bevendo il suo caffè «Ricomponiti e racconta principessa o ti faccio male» lo avvertì per poi portarsi la tazzina arancione fumante alle labbra e allungando un braccio sullo schienale della sedia della ragazza. Era sicuro che non fosse nulla di grave, che si trattasse di qualcosa di stupido e non degno della suspense che l'amico stava creando.

Jordan che per le risate stava piangendo lasciò perdere, per il momento, la ricerca del cibo, richiuse il frigorifero e si spostò verso il lavandino per appoggiarsi al mobile ed essere perfettamente in mezzo a loro «Prima ditemi cosa ricordate voi» disse non riuscendo proprio a smettere di ridere.

«Lee» lo richiamò Lucy sbuffando «Sputa il rospo o ti giuro che se Fred si alza per picchiarti non lo fermo questa volta» aggiunse rimettendo la tazzina vuota al suo posto.
Esasperata puntò i gomiti sul tavolo e si portò le mani al viso. Cosa cavolo aveva combinato questa volta? diversi scenari le si proiettarono nella mente, dal più innocuo come un bacio casto al più terrificante, che però era da escludere visto che si erano svegliati nel suo letto con ancora i vestiti addosso. Tuttavia una vocina nella testa le fece presente che potevano averci dato dentro prima di arrivare a casa, in fin dei conti la serata era stata molto lunga quindi niente era da escludere, mandando così in fumo quella piccola speranza che le aveva fatto tirare un sospiro di sollievo.

«Sei senza cuore Potter... eppure ieri sera mi sembravi così generosa e altruista» la punzecchiò lui maliziosamente, alzando e abbassando le sopracciglia.

La mora lo fissò in modo torvo dagli spiragli delle dita per poi sospirare sonoramente affranta «Non dirmi che... che» balbettò sentendo improvvisamente l'ansia impossessarsi di lei.

«Che cosa Potterina?» continuò imperterrito il mulatto con sguardo furbo «Parli di quando ti sei strusciata contro questi due idioti per tutto il tempo in cui avete ballato? oppure ti riferisci per caso a quando, sempre i due idioti, ti hanno iniziato a toccare e baciare ovunque e tu» la indicò assottigliando le palpebre «L'hai lasciati fare?» chiese subdolamente pregustandosi già il momento in cui avrebbe sganciato la bomba, aspettava solo il momento giusto.

Lei roteò gli occhi al cielo lasciandosi cadere indietro contro lo schienale della sedia e il braccio del rosso, rilasciando anche l'aria che aveva trattenuto aspettando la mazzata che fortunatamente non era arrivata «Quello lo ricordo... pensavo qualcosa di ben peggiore» ammise sentendo il peso allo stomaco che le si era formato dissolversi in fretta «Qualcuno di nostra conoscenza mi dice sempre che quando bevo ho gli ormoni impazziti e divento una ninfomane, quindi temevo di aver fatto una cazzata... meglio così, qualche toccatina non mi sembra niente di cui debba pentirmi e nemmeno dei baci innocui che mi hanno dato sulle spalle o sul collo sinceramente» constatò rilassando i nervi tesi e concedendosi persino un sorrisetto.

Giuro Solennemente di non avere Buone Intenzioni || Gemelli Weasley ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora