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Era una bella giornata. Il sole splendeva alto nel cielo limpido e se anche tirava una brezza gelida, Lucy si avventurò ugualmente nel maestoso e curatissimo giardino di Villa Nott. Il suo umore era ovviamente ancora pessimo, era passato appena un giorno dopotutto, e non smetteva di colpevolizzarsi e di piangere. Eppure quella mattina invece di rimanere in camera a fissare il paesaggio dalla finestra preferì uscire fuori. Magari il vento freddo le avrebbe schiarito le idee o congelato i condotti lacrimali, le andava benissimo anche solo la seconda ipotesi. Era veramente stufa di piangere in continuazione, le sembrava che gli occhi le stessero per scoppiare ma non riusciva a smettere. Complice probabilmente la mente che come se volesse torturarla ancor di più, le faceva rivedere i volti dei due rossi insieme a ricordi belli e non appena si tranquillizzava un pochino.

Stringendosi nel maglione che le avevano regalato i coniugi Weasley, tre anni prima, percorse il sentiero che conduceva al laghetto della villa sentendo il cuore farsi ad ogni passo sempre più pesante. Poteva sembrare una cavolata ma indossare il frutto del duro lavoro della madre dei gemelli la fece sentire peggio e meglio allo stesso tempo. Considerava Molly come la mamma che non aveva mai avuto e pensare di averla delusa in qualche modo le faceva male, tuttavia però avere con sé qualcosa che aveva creato appositamente per lei con amore e dedizione le dava l'illusione che tutto sarebbe andato per il meglio.

Con la mente affollata da quei pensieri contrastanti arrivò finalmente al laghetto. Accennò un mezzo sorriso notando i cigni nuotare sullo specchio d'acqua, il quale veniva increspato anche dai pesci che lo abitavano e dalle rane che saltavano da una ninfea all'altra, il tutto incorniciato da alberi secolari e da salici piangenti.
Era come se in quello spicchio di giardino le stagioni non cambiassero mai ed era effettivamente così. Molti anni prima i fratelli Nott le avevano raccontato che la loro defunta madre, Isabel, aveva lanciato un incantesimo Aeternum per far sì che rimanesse per sempre perfetto. E aveva fatto un lavoro egregio perché era un vero angolo di paradiso.

Beandosi dei rumori della natura la moretta silenziosamente, per non spaventare gli animali, andò a sedersi sotto ad un meraviglioso gazebo bianco dell'elaborate intagliature. Il freddo magicamente era scomparso e poté sedersi comodamente sulla panchina per osservare i cigni e pensare.

Passò letteralmente tutto il giorno su quella panchina, dove Sally pur di farla mangiare le portò il pranzo e le fece compagnia. Sia Yleen che Theo erano andati a lavoro ma a Lucy non dispiaceva affatto, anzi era contenta di avere tutte quelle ore per sé. Anche perché la sera precedente era riuscita per miracolo a sviare alla domanda del ragazzo, ma dubitava fortemente riuscisse a farlo ancora. Sapeva essere assai testardo e furbo, proprio come la sorella maggiore, sicuramente prima o poi sarebbe riuscito a farle vuotare il sacco.

Avevano passato il resto del tempo in silenzio, bevendo e osservando le fiamme bruciare la legna nel camino, fino a quando lei si era lentamente appisolata contro la sua spalla. Eppure quella mattina si era risvegliata nella camera che l'amica le aveva offerto, aveva capito subito che non ci era arrivata magicamente ma che fosse stato Theo a portarla a letto. Lui era fatto così, non era un tipo di tante parole e preferiva di gran lunga dimostrare alle persone a cui teneva le cose con i fatti. Lucy infatti si sorprendeva ogni volta, che nonostante tutto quello che avevano passato, le dimostrasse che a lei comunque ci teneva. Tuttavia sapeva che una volta che gli avrebbe confessato il perché fosse nascosta a casa loro, con molta probabilità avrebbe smesso e la cosa la intristiva più di quello che era già.

Fu proprio lui ad arrivare per primo dal lavoro. Sbucò dalla stessa stradina che aveva percorso lei, molte ore prima, e la raggiunse osservandola incuriosito con le mani in tasca nell'impeccabile completo scuro.
«Sally mi ha detto che potevo trovarti qui» esordì quando le fu abbastanza vicino per poi poggiarsi con una spalla su una delle colonne del gazebo. Fece un sorriso alla moretta ma dopodiché la sua attenzione fu catturata da quello che li riparava dal tramonto. Fece vagare lo sguardo sul legno con aria nostalgica «Mamma l'aveva fatto fare per me e Yleen in modo che avessimo un posto nostro dove trascorrere le giornate... dopo la sua morte non ci sono più venuto...» raccontò con amarezza.

Giuro Solennemente di non avere Buone Intenzioni || Gemelli Weasley ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora