Altri due giorni erano volati via e le cose tra Lucy e i gemelli erano leggermente cambiate... non in meglio.
I due rossi in parte si erano arresi ai suoi silenzi. A lavoro vigeva ancora la professionalità ma ormai non provavano ad estorcerle qualche parola in più, nemmeno quando facevano ritorno a casa. Lei ipotizzava che se avevano avuto quel repentino cambiamento fosse perché finalmente avevano compreso che voleva essere lasciata in pace, ma ovviamente non era quello il vero motivo.
Erano in continua lotta per trovare una soluzione. Fred insisteva con la pozione mentre George proponeva piani di gran lunga meno complicati, devastanti e a detta del fratello meno efficaci del suo. Come per esempio: riempirle la camera di rose rosse o regalarle un bel gioiello, equivaleva a un modo alternativo per far sì che desse fuoco alla casa o di strozzarli nel sonno con una collana d'oro.
Sconfortato dai ripetuti rifiuti del gemello, George propose persino di andare a parlare con Yleen o Sirius anche se l'idea di farlo non lo entusiasmava affatto, preferiva di gran lunga risolvere la questione da soli e non mettere in mezzo altre persone ma non aveva più idee. Risultato? Fred bocciò anche quella, perché come lui non voleva che altri si impicciassero e che ingigantissero il loro già enorme senso di colpa.
«Sei impossibile» sbuffò il rosso scuotendo la testa esasperato «Visto che le mie idee fanno tanto pena come dici, fattene venire tu una allora... e smettila con quella pozione. Ti ho detto che non lo faremo» asserì duramente girando la carne nella padella.
«Perché dovrei impegnarmi ad escogitare un altro piano, quando il mio è già perfetto?» ribatté Fred facendo un sorriso trionfante, poggiando i piedi sul tavolo e le mani dietro la nuca. Sentiva ormai la vittoria in tasca, mancava un solo giorno allo scadere della promessa che si erano fatti e poi finalmente avrebbe potuto agire.
«Georgina invece di fracassarmi i coglioni muovi quel culo e fammi da mangiare, ho fame» lo punzecchiò.L'altro si voltò per fulminarlo con gli occhi «Come mi hai chiamato?» chiese ringhiando e brandendo il mestolo come fosse un coltello «Ti conviene ritrattare o sta sera mangi bistecca con contorno di veleno»
«Uh come siamo acide Georgina» scandì per bene il nomignolo divertito «Ti sono tornate le tue cose?» chiese per poi scoppiare a ridere come un pazzo.
Per poco il mestolo non lo prese in piena faccia e ringraziò i riflessi da battitore che ancora possedeva per averlo evitato all'ultimo. «Si ti sono tornate... vado da Lucy a chiederle un tampone per te?»«Vaffanculo» borbottò George spegnendo il fuoco eppure la sua unica orecchia fumava ancora dalla rabbia «Fattela da solo la cena, io vado da Yleen».
Non voleva andare da lei ciò nonostante doveva farlo, sicuramente la rossa dopo averlo sgridato per bene gli avrebbe suggerito sicuramente qualcosa che non comprendesse una stupida pozione.«Avevamo detto che ce la saremmo cavata da soli» lo riprese il fratello tornando serio.
L'altro di tutta risposta scrollò le spalle e se ne andò in camera per cambiarsi, subito lo seguì «George mi avevi chiesto tre giorni... io sto rispettando la mia parte del patto, tu perché non lo stai facendo?» disse abbassando la voce per non farsi sentire da Lucy chiusa in camera sua.«Non ti ho mai promesso di non chiedere aiuto a nessuno, Fred» rispose lui togliendosi i pantaloni del completo marrone «E proprio perché domani sera scadono i tre giorni che mi vedo costretto ad andare da Yleen. Ho provato a farti cambiare idea ma sembra proprio che non vuoi ascoltarmi, quindi non mi lasci altra scelta» concluse sfilandosi dalle spalle la camicia bianca per poi aprire il cassetto del comò, in cerca di un cambio pulito prima di andare in bagno a lavarsi.
Il gemello lo fissò ferito «Perché tu invece non capisci che è esattamente quello che dobbiamo fare? ho studiato tutto nei minimi dettagli e non succed...» stava dicendo ma poi si interruppe all'improvviso «Fanculo» sibilò stringendo i pugni lungo i fianchi, tanto era solo fiato sprecato. Come nei precedenti giorni non gli stava dando retta, continuando a fare altro, quindi perché doveva prendersi la briga di spiegargli cosa aveva escogitato. Tanto ormai se lo ripeteva dalla sera che aveva tirato fuori la storia della pozione che doveva fare da solo.
«Va dai Nott magari chiedi anche aiuto a Theodore» sputò fuori per poi voltarsi e tornare in cucina. Incazzato e deluso dalla copia riaccese i fornelli per finire di preparare la cena per sé e la bella mora. Poggiò la fronte alla cappa in alluminio chiudendo gli occhi per calmarsi ma non ci fu verso. Sovrappensiero infilò la mano nella tasca destra e sentì la fiala della pozione disinibitoria contro il palmo. Attento la tirò fuori per fissarla indeciso, doveva ancora mantenere la parola o fregarsene come stava facendo George?
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Giuro Solennemente di non avere Buone Intenzioni || Gemelli Weasley ||
FanficLucy Potter è ancora in circolazione! Ebbene si, in questa avventura post seconda guerra magica la nostra bella mora lavora insieme ai suoi migliori amici. Ma un sentimento, taciuto per troppo tempo, diventerà incontenibile. Si può amare due persone...