Capitolo 2

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«Secondo voi cosa vorrà questa volta?» domanda Ary mentre entriamo in ascensore.

«O vuole parlare dei nostri matrimoni, o vuole darci una nuova missione.» risponde Nicole incrociando le braccia al petto.

«È più probabile che ci dia una nuova missione. Per i nostri matrimoni non c'è molto da dire. È tutto scritto nel fascicolo.» dice Sara alzando gli occhi al cielo.

«Già. È così frustante non potersi ribellare. Non poter fare nulla per impedire tutto ciò.» dice Ila sospirando.

«Ma una cosa possiamo farla. Chiedere ai nostri genitori perché hanno deciso di farci entrare in questo posto di merda.» dice Nicole uscendo dall'ascensore che in quel momento si è fermato.

Bussiamo alla porta dell'ufficio di Julian ed entriamo.

«Ciao ragazze. Prego sedetevi.» dice Julian indicando le sedie davanti alla sua scrivania. Ci sediamo e attendiamo che ci dica cosa vuole.

«Ho una nuova missione per voi.» si allontana leggermente dalla scrivania con la sedia, e da un cassetto prende un fascicolo che mi porge.

«Lì dentro c'è tutto quello che dovete sapere su questo caso. Se volete potete farvi aiutare dai ragazzi. Voglio anche un resoconto di tutto ciò che accadrà. Sono stato chiaro?»

Noi annuiamo.

«Bene, potete andare. Ciao ragazze.»

«Ciao Julian.» rispondiamo noi in coro. Usciamo dall'ufficio e torniamo a casa.

[Skip time]
Ore 10:20

«Vediamo un po' cosa dobbiamo fare.» dico sedendomi sullo sgabello e appoggiando il fascicolo sull'isola. Lo apro e inizio a leggere.

«Fabrice Mercier. 28 anni. Divorziato. È nato a Parigi, è stato sposato con una donna italiana, Francesca Colombo, ma il 18 maggio hanno divorziato poiché Fabrice per ben tre anni mise le corna alla moglie. Fabrice abita nel quartiere di Bastille, e da due mesi non fa che vendere droga non solo a persone adulte, ma anche a ragazzini che vanno dai quindici ai diciotto anni.»

Mi fermo e passo all'altro foglio, dove vi è una foto di Fabrice e il quartiere in cui abita. Passo ad un altro foglio e leggo.

«Oltre allo spaccio di droga, Fabrice possiede armi, tra cui una pistola e un fucile. Nel quartiere di Bastille ha fondato un piccolo circolo mafioso. L'obbiettivo è quello di fermare lo spaccio di droga e dare fine al piccolo circolo mafioso.»

«Beh, almeno non ci ha detto di uccidere nessuno.» dice Ary cercando di essere ottimista.

«Sicuramente c'è una fregatura. In ogni missione che Julian ci ha dato dovevamo uccidere qualcuno. È strano che questa volta non ci sia nessuno da uccidere.» dice Sara mentre guarda attentamente i fogli.

«Direi di chiamarlo e farci dire di più.» dice infine portando lo sguardo su di noi.

«No. Meglio di no. Se per una volta non dobbiamo uccidere nessuno, noi non uccideremo. Lasciamo le cose così come stanno.» dice Nicole fermando Sara, che stava prendendo il telefono dalla tasca del pantalone.

«Concordo con Nicole. Per una volta facciamoci i cazzi nostri e non combiniamo danni. Julian ha detto che se vogliamo possiamo farci aiutare dai ragazzi, li chiamiamo?» chiede titubante Ila.

«No. Non esiste. Le missioni le abbiamo sempre fatte da sole e così continuerà ad essere. Non abbiamo bisogno di loro. E ora andiamo.» dice Nicole avviandosi fuori casa. Noi la seguiamo ma prima che possa uscire dal cancello Ary la ferma.

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