Capitolo 7

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Pov's Narratore Esterno

Sono passati tre giorni e Nicole, Ary, Sara, Cecilia e Luke li stanno vivendo in totale noia, rabbia e agonia.

Se Ary, Cecilia e Luke hanno accettato questa conseguenza, altrettanto non hanno fatto Sara e Nicole. Più adirate che mai. Non fanno altro che inveire contro Julian, che li ha spedite in una cella senza sentirsi un minimo in colpa. E non fanno altro che inveire contro i loro genitori, che le hanno condannate ad una vita che decisamente non fa per loro.

«Appena usciremo da qui farò il culo a strisce a tutti loro. Potete giurarci.» dice Nicole dando un calcio ad un sassolino.

«Così poi Julian ti darà una conseguenza molto ben peggiore di questa. Ottima idea bro.» dice Ary in maniera sarcastica.

«Può darmi tutte le conseguenze che vuole. Ma non sopporto questa situazione. Non sopporto il dover stare ferma in questa cazzo di gatta buia. Non sopporto il fatto di dover stare lontana da Ila ancora per qualche altro giorno.»

«E pensi che a noi faccia piacere? Anche noi odiamo l'idea di dover stare lontane da Ila e Mary. Ma cosa possiamo farci? Niente. Assolutamente niente. Lo sai bene, Nicole. È inutile incazzarsi, è inutile continuare a sperare in una vita migliore di questa, che non preveda armi e sangue. Questa è la vita che ci aspetta. Dobbiamo accettarlo.»

«Beh io non ci riesco!» dice Nicole alzando leggermente il tono di voce.

«Inizia a farlo Nicole! O qua nessuna di noi ne uscirà viva. Perché se continuiamo a ribellarci peggioreremo soltanto le cose.» urla inizialmente Ary, per poi calmarsi subito dopo.

In tutta la loro vita non hanno mai litigato, e di certo non inizieranno adesso. Non riescono a stare arrabbiate le une con le altre per più di cinque minuti.

L'amore che provano le une per le altre supera di gran lunga la rabbia, la tristezza e tutte le emozioni negative che provano durante il giorno.

E in questo momento litigare non serve a nulla. Ma devono essere forti per sostenersi a vicenda. Per non abbandonarsi nel momento del bisogno.

Nicole sospira, la rabbia che scorre via dal suo corpo. La tristezza prende il sopravvento, si avvicina a Sara, si appoggia con la schiena al muro e si lascia scivolare a terra.

«Resistiamo ancora qualche giorno. E torneremo da loro.» dice Sara mettendole una mano sulla spalla per confortarla.

Entrambe fanne un sorriso, ma uno di quelli per incoraggiarsi, per dirsi che andrà tutto bene. Per dirsi che affronteranno tutto insieme.

Inaspettatamente Nicole appoggia la testa sulla spalla di Sara, che rimane un po' stupita da quel piccolo gesto di affetto da parte di Nicole. Non che quest'ultima sia anafettiva, ma raramente dimostra il suo affetto e quando accade le ragazze non possono fare a meno di stupirsi.

Ma poi sorridono, proprio come sta facendo Sara adesso, e abbracciano Nicole. Sara avvolge le spalle di Nicole con le sue braccia, Ary si unisce all'abbraccio e tutte e tre si stringono più forte che possono.

La loro unica certezza è che non si lasceranno mai da sole. Unite più che mai da un legame forte e sincero.

Pov's Mary

Scendiamo dall'auto e ci dirigiamo verso l'entrata dell'università. Andiamo in segreteria e dietro un bancone vediamo una signora dai capelli rossi, raccolti in una coda perfetta, con il capo chino verso dei fogli su cui sta scrivendo qualcosa.

Indossa un tailleur blu che sembra mettere in risalto le sue forme. Da quel che riesco a intravedere, sembra avere un viso affilato ma allo stesso tempo delicato.

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