Capitolo 14

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«Dai Mary, fammi prendere un altro pezzo di cioccolata!» dice Ary disperata.

«No Ary. Ti sei mangiata due pacchi di caramelle, una barretta di cioccolata e una tavoletta intera di cioccolato con le nocciole in solo un ora. Se mangi ancora dolci ti sentirai male!» dico rimproverandola, non cedendo al suo broncio e ai suoi occhioni dolci.

«Stronza!» esclama lei offesa.

Tutti scoppiano a ridere, mentre io ruoto gli occhi al cielo e sbuffo, per poi posare la mezza tavoletta di cioccolata rimasta, dopo che Ary aveva incominciato a mangiarla di nascosto.

Prima o poi mi farà diventare pazza...

«Cosa succede qua?» la voce di Nicole si propaga per la cucina.

Le risate si interrompono e ci voltiamo tutti verso Nicole e Ila. Le loro mani sono intrecciate, i loro sguardi sono brillanti e pieni di felicità, due sorrisi fanno splendere i loro volti. A quanto pare hanno chiarito e hanno dato luce ai loro sentimenti. Ed io non posso fare altro che essere felice per loro.

«Mary-»

«Succede che voi due dovete dirci qualcosa, vero?» dico avvicinandomi alle due e interrompendo Ary dalle sue continue lamentele.

«Io ed Ila stiamo insieme.» dice Nicole guardando prima noi, per poi guardare con dolcezza e amore Ila, le cui guance diventano rosse per l'imbarazzo.

«Sono veramente contenta per voi. Se siete felici voi lo sono anche io. Sono convinta che questo matrimonio non farà altro che rafforzare ancora di più il vostro rapporto.» dico con un sorriso sincero sul viso, per poi abbracciarle e dare loro un bacio sulla fronte.

«Abbraccio di gruppo!» urla Ary, successivamente lei e Sara si uniscono all'abbraccio.

«Bene adesso basta.» dice Nicole staccandosi dall'abbraccio.

«Si infatti, troppo contatto fisico.» concorda Sara allontanandosi leggermente da noi.

Io, Ary e Ila alziamo contemporaneamente gli occhi al cielo, ma non possiamo fare a meno di ridere.

«Che ne dite se approfittiamo del fatto che siamo libere e andiamo a farci un giro in centro?» propone Ila.

«Si. Così prendiamo anche i nostri abiti.» dice Nicole intrecciando le loro mani e lasciando delle carezze con il pollice sul dorso della mano di Ila.

«Volete venire con noi?» chiedo ai tre ragazzi girandomi verso di loro, accorgendomi però che manca Minho.

«No, non possiamo. Mi ha appena chiamato Julian, vuole affidarci una missione.» dice Minho rientrando dalla terrazza e posando il telefono nella tasca del suo pantalone.

«Ma tutti noi o solo voi tre?» gli chiede Sara cambiando immediatamente umore, diventando terribilmente seria e fredda.

«Solo noi tre.»

«Va bene. Allora ci vediamo.» dico accompagnandoli alla porta.

Salutano le ragazze e Luke e Cecilia si dirigono verso la macchina di Minho, io fermo quest'ultimo, prima che possa definitivamente andare via.

«Minho!»

«Si?»

«Se... se avete non so... bisogno di aiuto, non esitate a chiamare.» dico imbarazzata, distogliendo lo sguardo dai suoi occhi color cioccolato.

«Va bene. Ciao Mary.» dice sorridendomi dolcemente.

«Ciao Minho.»

Chiudo la porta alle mie spalle e ritorno in cucina dalle ragazze. Tutte e quattro hanno le braccia incrociate al petto e mi guardano in una maniera che non saprei definire, ma che mi fa venire i brividi.

«Che... che succede?» chiedo impaurita e per niente vogliosa di sapere la risposta.

«"Se avete bisogno di aiuto non esitate a chiamare", ti sei affezionata a loro, Mary?» mi chiede Sara scimmiottando la mia voce.

«No, no, però... loro ci hanno aiutato quando gli abbiamo chiesto aiuto, penso semplicemente che sia giusto ricambiare il favore.»

«Mh, si, va bene. Faremo finta di crederti. Dai andiamo, prima che cambi idea e decido di stare dentro casa a poltrire.» dice Sara andando verso la porta.

Scoppiamo a ridere e poi seguiamo Sara. Usciamo di casa e Ila chiude la porta a chiave, Nicole e Sara prendono le loro moto, mentre Ila e Ary vengono in macchina con me.

Tra chiacchiere, risate, canzoni cantate a squarciagola, gara di velocità con Nicole e Sara, siamo arrivate in centro. Parcheggiamo e diamo il via alla ricerca degli abiti da sposa.

Sarà un lungo pomeriggio.

[Skip time]
Ore 17:00

«Ci meritavamo proprio una bella pausa!» esclama Ary addentando il pezzo di torta al cioccolato.

«Ary, per te qualsiasi motivo è buono per fare una pausa.» dice Nicole con tono ovvio di voce.

Ary sta per ribattere, ma la nostra chiacchierata viene interrotta dal mio telefono che squilla. Lo schermo si illumina e su esso appare il nome di Minho.

Confusa prendo il telefono e accetto la chiamata.

«Pronto?»

-Mary, sono Minho.-

«Ciao Minho, perché mi hai chiamato?»

-Perché abbiamo bisogno di aiuto. Come ben sai- Luke alle tue spalle!-, dicevo, come ben sai Julian ci ha affidato una missione. Fare una gara di velocità con cinque uomini più grandi di noi- cazzo!-. Dicevo, chi avrebbe vinto la gara avrebbe dovuto uccidere il gruppo rivale. Fortunatamente noi abbiamo vinto, ma quei cinque coglioni si sono rifugiati- Cecia attenta!-, scusa, stavo dicevo, in una piccola villetta, e siamo in grossa difficoltà. Hanno ferito Luke tre volte, e adesso hanno sparato a Cecilia, mancandola di poco. Porca troia!-

Successivamente si sentono spari e urla da quelli che dovrebbero essere gli uomini di cui Minho parla.

«Minho! È tutto apposto?!» domando preoccupata.

-Siamo nel quartiere di Marais, andate dritti, dopo tre palazzi rossi girate a destra, superate quattro palazzi verdi e siete arrivate davanti ad una villetta gialla, per favore venite e fate in fretta!-

«Va bene, arriviamo.»

Chiudo la chiamata e mi alzo. Le ragazze mi guardano confuse, in attesa di una risposta da parte mia alla loro domanda non detta.

«Minho, Luke e Cecilia sono in pericolo. Li dobbiamo andare ad aiutare. E dobbiamo muoverci, la situazione non è delle migliori.»

Le ragazze senza fare altre domande mi seguono, paghiamo e usciamo dal bar. Nel tragitto verso i nostri veicoli spiego bene la situazione, e non ho potuto fare a meno di notare lo sguardo preoccupato di Ary e Sara.

Nicole e Sara montano sulle loro moto, mentre io, Ary e Ila entriamo nella mia macchina. Mettiamo in moto e ci avviamo verso il quartiere di Marais, distante circa venti minuti dal centro.

Spero soltanto che stiano bene...

Dangerous LifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora