Capitolo 13

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«Ho paura che sposandoci il nostro rapporto possa spezzarsi. Che possa rovinarsi. Ho paura di perderla. Io non voglio perdere la persona più importante e preziosa della mia vita. Mary, come Ila non c'è nessuna. Lei è unica e speciale. È rara da trovare. È riuscita ad accendere in me sensazioni e sentimenti che ho sempre ritenuto sconosciuti, non adatti a me. Sapere che lei riesce a farmi battere velocemente il cuore anche con un semplice sguardo, che riesce a provocarmi dei brividi con un semplice bacio sulla guancia, che riesce a capire tutto di me da come mi sento realmente a ciò che penso mi spaventa. Tutto ciò mi destabilizza. E inoltre... io sono il caos fatto persona. Ho paura di farla soffrire. Non voglio che lei stia male per me. Non voglio distruggerle il cuore.» dice Nicole sospirando alla fine del suo piccolo discorso.

«La tua paura è lecita. È normale provarla. Ma non puoi farti bloccare da essa Nicole. Pensa se di mezzo non ci fosse il matrimonio. Per quanto tempo tu e Ila sareste state in questa situazione in cui flirtate, a momenti scopate su qualsiasi superficie a vostra disposizione per via della tensione sessuale tra voi due, e vi mangiate con gli occhi a vicenda senza fare passi avanti? Pensa se nella vita di Ila sarebbe entrata una persona che l'avrebbe fatta innamorare. Che l'avrebbe trattata come il più prezioso dei tesori. Tu cosa avresti fatto? Ti saresti pentita di non esserti dichiarata prima. Di non averla fatta tua prima. Ti saresti pentita di essertela fatta scappare. A questo punto direi proprio che il matrimonio sia l'unica cosa buona che vi sia capitata nella vostra vita. Perciò parlate. Dichiaratevi. E sposatevi. Solo così avrete la certezza di appartenervi per sempre.»

Nicole resta in silenzio, probabilmente per assimilare tutto ciò che le ho detto. Poi alza lo sguardo e incastra i suoi occhi nei miei. Poi sospira.

«Va bene. Hai ragione.»

Faccio un piccolo sorriso e mi avvicino un po' a lei, circondandole le spalle con un braccio e stringendola a me.

«Vado a chiamare Ila.» le lascio un bacio tra i capelli e poi mi alzo dal letto.

Apro la porta, ma prima che potessi uscire la sua voce mi ferma. Mi volto e vedo che mi guarda con affetto e con un dolce sorriso stampato sul viso.

«Grazie Mary. Senza di te non so che farei.»

«Scema, lo sai che ci sono per qualunque cosa. Anche la più stupida.» le faccio un occhiolino ed esco dalla stanza.

Scendo le scale e vado in cucina, vedo Sara e Ary abbracciate a Ila. Mi avvicino a loro e vedo che Ila piange.

«Ila, vai da Nicole. Per voi è arrivato il momento di parlare.» dico dolcemente facendole un sorriso per tranquillizzarla.

«V-va bene.»

Tira su col naso e si asciuga gli occhi con le mani chiuse a pugno. Ila è proprio la dolcezza fatta a persona.

Lei esce dalla cucina e Sara e Ary si avvicinano a me, fino a ritrovarmi il volto di Sara alla mia sinistra e il volto di Ary alla mia destra.

Chiudo gli occhi e sospiro.

«Che volete?»

«Cosa vi siete dette tu e Nicole?!» chiedono in coro.

«Non vi interessa, siete due pettegole!» dico allontanandole da me e dando loro uno scappellotto dietro al collo.

Pov's Ilaria

«P-posso entrare?» dico facendo intravedere la testa da dietro la porta.

«Ma certo che puoi entrare, non devi nemmeno chiedere.»

Entro nella camera e chiudo la porta alle mie spalle. Mi siedo sul letto, accanto a Nicole. Sono così agitata e nervosa che non riesco a stare ferma. Sto continuando a cacciare le pellicine delle mie dita, rischiando di farmi uscire del sangue.

«Ehi Ila, tranquilla.» dice Nicole mettendo una sua mano sulle mie per fermare i miei movimenti.

«Direi di andare dritto al punto-»

«Ti fa schifo il pensiero di sposarmi?» dico tutto d'un tratto interrompendola.

Ho questa domanda che mi frulla nella testa da troppo tempo, ed io ho bisogno di una risposta.

«Cosa?» chiede lei confusa.

«Io lo so che siamo troppo giovani per sposarci. Nemmeno io sono favorevole al matrimonio ma... meglio sposare te che uno sconosciuto o una sconosciuta. Io mi sono ormai rassegnata al fatto che prima o poi dovrò sposarmi, mentre tu ancora non hai accettato tutto ciò. Ti fa davvero così schifo l'idea di sposarmi?»

Lei rimane in silenzio, guardandomi confusa con i suoi occhi castani in cui mi ci perdo ogni fottutissima volta. I suoi occhi sembrano leggermi nell'anima ogni singola volta che mi guardano, riescono a farmi venire i brividi solo con la loro immensa intensità. I suoi occhi hanno un effetto devastante su di me.

«No Ila, hai frainteso tutto. Non mi fa schifo il pensiero di sposarti. Semplicemente non mi va a genio il fatto di dovermi sposare ad un età in cui dovrei solamente godermi la vita da adolescente.»

«Ma non pensi sia arrivato il momento di arrendersi? Pensi davvero che prima o poi questo strazio finirà? Io mi sono arresa ormai da tantissimo tempo.» dico sospirando e distogliendo lo sguardo dai suoi occhi, puntandolo successivamente sul pavimento con fare abbattuto e demoralizzato.

«Lo sai come sono fatta. Non mi arrendo tanto facilmente. Comunque, mi ritengo fortunata ad avere te come compagna per il resto della mia vita.»

A quelle parole alzo velocemente il mio sguardo, puntandolo nei suoi occhi colmi di affetto e amore. Le mie guance diventano calde, segno che sono arrossita.

«D-davvero?»

«Ila, tu non hai la minima idea di quanto mi faccia andare fuori di testa il pensiero di te che sposi una persona che non sia io. Immaginare te che ti innamori, ti abbracci, ti baci e scopi con un altra persona, credimi Ila, il solo pensiero mi fa venire il voltastomaco. Sono terribilmente gelosa di te, più di quanto tu possa immaginare. Potrei arrivare ad uccidere per te, e non sai che non ho paura di farlo.»

Succede tutto molto in fretta, Nicole mi prende per un polso e mi fa sedere a cavalcioni sulle sue gambe. Le sue mani sono sui miei fianchi, che stringe in maniera possessiva. Automaticamente le mie braccia finisco intorno al suo collo.

«E soprattutto, non hai la minima idea di quanto io abbia voglia di farti mia in questo momento. Ho voglia di possederti, di baciarti fino a lasciarti senza fiato, di abbracciarti così forte da rischiare di romperti le costole, di fare l'amore con te facendo combaciare perfettamente i nostri corpi come se fossero i pezzi di un puzzle.»

I suoi occhi non si staccano dai miei, sono come delle calamite che non riescono a dividersi. Le sue labbra si avvicinano pericolosamente alle mie, sento il suo fiato sul mio viso e ciò mi procura dei brividi in tutto il corpo. Lei sembra accorgersene, perché mi stringe di più a sé facendo entrare in contatto i nostri petti.

«Non hai la più pallida di quanto io ti amo, Ila.» sussurra per poi fare unire le nostre labbra in un bacio tutt'altro che casto.

È uno scontro di labbra e denti.
I nostri fiati si uniscono diventando uno solo.
Il cuore sembra esplodermi nel petto.
Finalmente mi sento completa.
Finalmente mi sento veramente felice.
Finalmente mi sento amata.

Ma amata davvero.

Nicole è l'unica che può possedere il mio cuore.
È suo e rimarrà suo per sempre.
Fino a quando esalerò il mio ultimo respiro.

Finalmente le appartengo.
Finalmente sono sua.

Dangerous LifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora