«Ma tra quanto escono?!» esclama Ila agitata e nervosa.
Oggi è finalmente il grande giorno. Il giorno in cui il gruppo tornerà ad essere completo. Da ora in poi non ci faremo separare da niente e nessuno. Ci proteggeremo con le unghie e con i denti. Ci proteggeremo anche a costo della nostra stessa vita.
«Spero presto. Non sopporto più tutta questa attesa.»
Io e Ila stiamo facendo avanti e indietro davanti l'agenzia, impazienti di rivedere le ragazze. Stare una settimana senza di loro è stata una vera e proprio tortura, che per fortuna sta per finire.
Tortura che finirà solo ed esclusivamente nel momento in cui riavrò le ragazze tra le mie braccia. Solo allora sarò finalmente felice.
«Il portone dell'agenzia si è aperto.» dice Minho facendo arrestare il fare avanti e indietro mio e di Ila.
Puntiamo il nostro sguardo sul portone, e sembra di vedere un miraggio. Nicole, Ary, Sara, Luke e Cecilia escono dall'agenzia.
Finalmente sono qui.
«Siamo tornate bitch!» esclama Sara sollevando le braccia in aria.
Io ed Ila corriamo verso di loro e le abbracciamo forte. Scoppiamo a piangere, buttando fuori tutte le lacrime, il dolore, la tristezza e la sofferenza che ci siamo tenute dentro per tutto questo tempo.
«Ehi non piangete, siamo tornate!» dice Ary nel tentativo di tranquillizzarci.
«Dio ci siete mancate così tanto. È stato orribile stare senza di voi.» dico staccandomi dall'abbraccio e tirando sù col naso.
«Adesso siamo qui, potete stare tranquille. Nulla ci potrà più separare.» dice Sara accarezzando le spalle mie e di Ila.
«Lo spero davvero. Ma adesso torniamo a casa, abbiamo tante cose da raccontarci.» dico sospirando.
Ci voltiamo ed io, Ary, Nicole, Ila e Sara entriamo nella mia macchina. Minho, Luke e Cecilia entrano nella macchina del primo.
[Skip time]
«Cosa è successo in questa settimana in cui siamo mancate?» dice Nicole incrociando le braccia al petto.
Siamo tutti riuniti nella cucina, seduti intorno all'isola di marmo. È il momento di raccontare tutto ciò che è successo per filo e per segno, senza tralasciare nulla.
«Fin da subito Julian ci ha proibito di vedervi, era una piccola parte della conseguenza delle nostri azioni. Voi in cella, e noi non potevamo vedervi. Ci ha dato una missione, uccidere una ragazza di soli vent'anni, solo perché Julian aveva chiuso i rapporti con il padre di questa ragazza. E successivamente ci ha dato un'altra missione. Quella di... vendere cocaina. Io ed Ila ci siamo rifiutate fin da subito. Siamo anche andate a casa dei nostri genitori pur di non svolgerla. Ma non è servito a nulla. E poi... è successo quello che ben sapete. Dovevo... uccidere... Ary. Ma anche qua mi sono rifiutata. Perciò abbiamo consegnato la cocaina. Ma da quando abbiamo disobbedito a Julian lui non fa altro che tenerci d'occhio. Quando portiamo a termine una missione, qualunque essa sia, chiama il destinatario della missione. In base a ciò decide se darci una conseguenza o meno. Siamo in bilico tra la vita e la morte. Con Julian non si scherza e lo sappiamo tutti. Io ed Ila siamo sul filo del rasoio. Dobbiamo stare attente a qualsiasi cosa noi facciamo, più di quanto lo facessimo prima.»
«Che grandissimo bastardo. Ma lo sono ancora di più i nostri genitori.» sputa velenosa Nicole.
«Ormai è tutto passato. Adesso ci dobbiamo concentrare sul matrimonio di Nicole e Ila. Il giorno tanto atteso si sta avvicinando, e Julian ha dato ordine a Ila di comprare i vestiti. Come ben sappiamo, il resto è tutto organizzato.»
Tutti annuiscono e nella cucina cala il silenzio. Nicole si alza bruscamente dalla sedia ed esce dalla cucina, successivamente sentiamo una porta sbattere.
A quel rumore Ila sobbalza, i suoi occhi diventano lucidi e si morde il labbro inferiore per evitare di fare uscire dei singhiozzi dalla sua bocca.
«Le fa davvero così s-schifo il pensiero di s-sposarci?» chiede Ila balbettando.
Sospiro e mi alzo. Mi avvicino a Sara e avvicino la mia testa al suo orecchio.
«Per favore statele voi due accanto. Io vado a parlare con Nicole.»
Sara annuisce. Esco dalla cucina e salgo le scale, mi avvicino alla camera di Nicole e busso alla porta.
«Vai via, chiunque tu sia!» urla lei da dentro la stanza.
«Sono Mary. Nicole aprimi per favore.»
Sento un sospiro e poi dei passi. La porta viene aperta ed io entro nella stanza. Nicole richiude la porta dietro di sé a chiave, per poi sedersi vicino a me sul letto.
«Che hai Nicole?»
«Secondo te? Sono obbligata a sposarmi. A soli diciassette devo legarmi ad una persona per il resto della mia vita. Perché così tanta fretta di farci sposare?!»
«Non lo so e non voglio saperlo. Almeno non ora. Ma pensa al lato positivo-»
«E quale sarebbe questo lato positivo? Perché io non lo vedo!»
«Ti sposerai con Ilaria. Non con una sconosciuta o uno sconosciuto. Ma con la ragazza che ami. E non negarlo Nicole, non con me. Io lo vedo come vi guardate, come vi parlate, come vi toccate. Vi guardate come se foste la cosa più bella del mondo l'una per l'altra, vi parlate in una maniera così tenera e dolce, e tu non parleresti così a nessuno. Vi toccate con delicatezza, vi sfiorate, come se foste dei cristalli preziosi che avete paura di rompere. E avete un rapporto fatto di amore e passione. Un attimo siete dolci e quello dopo scattano scintille. Siete gli opposti, ma vi attraete come se foste delle calamite. Ila è la dolcezza fatta persona, tu sei più fredda. Ila tende a esprimere i suoi sentimenti costantemente, tu tendi a reprimerli e nasconderli. Ila è gelosa, ma tu sei possessiva. Ila è calma, tu sei completamente pazza. Entrambe vi prendete cura l'una dell'altra, vi rispettate, vi fidate, vi parlate di qualsiasi cosa vi passi per la mente. E tu, parli di ciò che pensi e ciò che provi solo ed esclusivamente con Ila. Lo fai anche con me, Sara e Ary. Ma Ila rimane pur sempre Ila.»
Mi fermo un attimo per riprendere fiato. Poi appoggio una mano sulla spalla di Nicole e lei punta finalmente il suo sguardo nel mio. Per tutto il tempo ha tenuto lo sguardo fisso sul pavimento, come se quest'ultimo fosse interessante.
«É arrivato il momento per voi due di parlare chiaramente di ciò che provate. Perché non potete nascondere i vostri sentimenti per sempre. È arrivato il momento di dichiararvi l'una all'altra. È arrivato il momento di dirvi che vi amate più della vostra stessa vita.»
STAI LEGGENDO
Dangerous Life
Teen Fiction~DAL TESTO~ "Siete solamente delle insolenti ragazzine." "Tsk! Saremmo anche delle ragazzine. Ma siamo delle ragazzine che sparano delle pallottole nelle persone. Siamo delle ragazzine che ogni giorno girano con delle pistole. Siamo delle ragazzine...