Capitolo 15

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Pov's Minho

«Pensate davvero di poter vincere contro di noi? Siete solo dei poveri illusi!» dice quello che dovrebbe essere Clèment, scoppiando a ridere fragorosamente, seguito a ruota dai suoi quattro amici idioti.

«Stai zitto stronzo!» urla Luke per poi sparare nella sua direzione, sfiorandogli solamente il braccio.

«Clèment stai bene?!» esclamano preoccupati i suoi amici, circondandolo e dimenticandosi per qualche istante di noi.

Approfitto del loro momento di distrazione e prendo Luke e Cecia dai polsi e li trascino al secondo piano della villetta. Ci nascondiamo in quello che dovrebbe essere un salotto, chiudiamo la porta alle nostre spalle e ci mettiamo dietro il divano di pelle verde, abbastanza grande da nascondere tutti e tre.

«Ed ora che facciamo?» chiede Cecia riprendendo fiato dalla breve corsa.

«Dobbiamo attendere che arrivino Mary e le altre. Abbiamo bisogno di loro, e non possiamo continuare a negarlo. La situazione ci sta sfuggendo di mano, voi due siete feriti e non abbiamo nulla con noi per poter disinfettare le ferite.»

Prima che uno dei due potesse rispondere il mio telefono vibra nella tasca del pantalone. Lo prendo e leggo un messaggio da parte di Mary.

Mary💕
Minho è tutto apposto?
Per ora si. In un qualche modo siamo riusciti a distrarre quei coglioni e siamo scappati al secondo piano. Siamo nascosti dietro ad un divano e vi stiamo aspettando.
Noi siamo arrivate. Cosa dobbiamo fare? Non credo che entrare dalla porta principale sia una buona idea.
Vi aiuto io. Aspettatemi lì fuori.
Va bene. Fai attenzione.

Poso il telefono nella tasca del pantalone e cerco di captare qualche rumore sospetto. Quando non sento nulla mi alzo in piedi, sbattendo le mani sui pantaloni per cacciare la polvere che si è posata su essi.

«Minho che stai facendo?» mi chiede Cecia confusa.

«Le ragazze sono arrivate. Le aiuto ad entrare. Voi state qui e non fate nulla di azzardato.»

Senza lasciare loro il tempo di ribattere esco dal salotto e guardo attentamente il corridoio, non sento alcun rumore e in punta di piedi torno al piano di sotto.

Guardandomi sempre intorno e cercando di non fare rumore, riesco finalmente ad arrivare alla porta d'ingresso. La apro e davanti a me vedo le ragazze.

«Venite, ma non fate rumore. Non so dove siano finiti quei cinque coglioni.» dico sottovoce per evitare che qualcuno oltre loro mi senta.

«Come stanno Luke e Cecilia?» mi chiede Mary con un lieve tono di preoccupazione nella voce.

«Per ora stanno bene. Hanno solo delle ferite non troppo gravi, ma se non le curano si infetteranno, e con noi non abbiamo nulla per medicarle.»

«Nicole e Ary voi cercate un bagno e trovate un kit medico. Io, Sara e Ila andiamo con Minho.»

Nicole annuisce, mentre Arianna non è per niente convinta da ciò che ha detto Mary.

«Sei sicura? E se dovessimo trovarci davanti uno di loro?» chiede lei titubante.

«Sparate. D'altronde, Julian stesso ha detto di doverli uccidere. Se dovesse lamentarsi o arrabbiarsi mi prenderò io le responsabilità di tutto.»

Arianna annuisce, anche se ancora non è totalmente convinta da tutta questa situazione. E come darle torto, io stesso sono spaventato da ciò che potrebbe succedere. Anche se noi adesso siamo in otto, nulla ci assicura di uscire illesi da questa missione. Anche se quegli uomini sono soltanto cinque, sono più grandi e di conseguenza più forti di noi.

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