Capitolo 59: primo omicidio (6)

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Il distretto centrale di [Fumetsu], era il cuore di tutta l'isola. Le sedi principali dei [Black e White Corps] erano stanziate lì, insieme a molte altre istituzioni fondamentali per il governo di tutti i distretti.

La maggior parte del territorio era urbanizzato, ma non mancavano ampi spazi rurali, al di fuori, del caos tipico delle grandi città.

In uno di questi luoghi, era situato una villa, accessoriata con una grande piscina, un ampio garage, pieno di auto di lusso, e ogni confort immaginabile, che era possibile comprare con il denaro.

Nel raggio di almeno 20 chilometri, non c'era nessuna altra abitazione, perciò nessuno vicino poteva lamentarsi della musica ad alto volume, che stava scuotendo i vetri della villa.

Una festa, o meglio, un festino a base di pura illegalità era in corso.

Diverse persone stavano ballando a ritmo sconnesso, mentre bevevano alcolici, e consumavano sostanze stupefacenti.

Un [White Corps], dai capelli neri, e j tratti asiatici, entrò da una porta scorrevole, e marcio verso il centro di tutto questo caos.

Nessuno dei partecipanti alla festa gli diede peso, o fu minimamente turbato dalla presenza di un esecutore della legge, che, normalmente, avrebbe dovuto sbattere in cella tutti i presenti.

Il motivo era uno solo, e aveva la forma di una donna 30enne, che stava brindando insieme hai suoi "amici".

"Avanti! La notte è ancora giovane! Facciamo un altro giro!!!!!"

Ingurgitando un altro bicchiere, la donna si porse leggermente verso uno dei ragazzi lì vicino, e gli diede un bacio a labbra aperte.

"Baci bene! Per essere un moccioso che puzza di latte! Che me dici se andiamo un po' in camera mia, potremmo..........

"Signora, mi dispiace disturbarla ma............"

Il [White Corps] interruppe le divagazioni della padrona di casa, che era decisamente ubriaca.

"Che vuoi!? Non vedi che sto festeggiando! Merito di divertirmi dopo mesi passati a lavorare!"

"(Se per "mesi di lavoro", intendi pregare il tuo amato paparino per chiudere un occhio, mentre passano le imbarcazioni, attraverso il blocco navale Giapponese, allora meriteresti di morire maledetta troia!)"

Dall'espressione dell'esecutore della legge, non traspari, nemmeno un briciolo, del disprezzo che provava, per la donna che doveva "proteggere".

Trattenendo la sua voglia di schiaffeggiare la spregevole donna che aveva davanti, il [White Corps] si piego leggermente, in segno di scusa.

"Ripeto: mi dispiace per il disturbo, ma devo proprio parlarle in privato. È una questione importante."

"Tsk! È sia, muovi il culo!"

La 30enne si alzò, sbuffando e maledicendo dio, per "l'ingiustizia" che stava subendo.

Il suo atteggiamento viziato, ed egoistico, continuo anche quando raggiunsero un area isolata della casa.

"Allora? Che c'è!?"

"Signora, qualche minuto fa, un hacker è entrato nei nostri computer..........."

"È questo sarebbe un mio problema!?"

".............ed ha inviato un messaggio indirizzato a voi: "sei morta. Non puoi sfuggirci". Credo sia necessario prendere sul serio la minaccia, con il suo permesso, vorrei allontanare gli invitati della festa, mentre mettiamo in sicurezza la proprietà."

"Assolutamente no! Non è la prima minaccia che ricevo, non mi farò intimidire da qualche maniaco con un computer, che vuole prenderla con me! Un [Black Corps] èlite!"

OverWrite ~ L'inizio Del CamminoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora