Capitolo 6: la scelta

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(P.O.V. Hajime, al passato)

Una settimana.

Avevo una settimana per dare una risposta a Kohaku-san.

Per fortuna a scuola le cose andavano un pelo meglio. Dopo l'utima volta gli studenti, nel gradino più basso della catena alimentare, decisero che ero una "preda" troppo grossa per loro, e quindi decisero di stare alla larga da me.

Alla fine del primo giorno di scadenza, le mie notti cominciarono a prendere una strana piega.

Il primo sogno era confuso e caotico, nemmeno ricordo quello che avevo visto o fatto.

L'unica cosa di cui era certo, quando mi sveglia, era che avevo una forte sensazione di bruciore nel petto, il tutto duro pochi secondi, fu così veloce che pensai di essermelo immaginata.

Il secondo giorno ebbi un altro sogno, questa volta le immagini che vidi erano più chiare, anche se sembrava come se stessi guardando attraverso una fitta nebbia.

Il terzo giorno inizia davvero a spaventarmi e capii finalmente che i miei non erano solo i frutti della mia immaginazione.

Quello che vidi mi era fin troppo chiaro: ero in battaglia sopra un destriero, mentre con un grossa spada, (fatta dal mio sangue), tagliavo tutto ciò che mi parava davanti.

Ricordo bene che il mio corpo era ricoperto da scariche verdi.
Per ore, no, forse giorni continuai a uccidere finché non fui trafitto da una lancia, incandescente, al cuore.

"AH!"

Mi sono svegliato proprio mentre morivo, il dolore che sentivo al petto era tanto reale che controllai più volte di non avere nessuna ferita.

Il quarto giorno ebbi un altro di queste pseudo visioni.

Questa volta non era in mezzo ad un campo di battaglia, ma questo non significava che non avessi le mani i triste di sangue.

Come un assassino, mi muovevo furtivo tra le ombre, uccidevo con precisione chirurgica i miei bersagli.

Solo dopo un po' capii che il mio corpo cambiava continuamente forma. I miei tratti del viso cambiavano in base alle necessità.

Alla fine mi sveglia solo dopo essere stato decapitato. Il dolore che sentii sembrava fin troppo reale.

Erano stati quattro giorni brutti, ma il quinto, quello, fu in assoluto il peggiore.

Più di un sogno o visione, quella notte ebbi qualcosa di più "profondo". Al contrario degli altri giorni ero ben consapevole di quello che mi stava accadendo intorno: stavo devastando una nazione.

Dal mio corpo scaturivano scariche elettriche verdi, che usavo per manipolare le condizioni metereologiche.

Scatenai inondazioni, tornadi, tempeste, e molto altro ancora. Non avevo freni o limiti. La cosa peggiore di tutta questa esperienza era che mi divertito a farlo.

Il sapore della misera, della sofferenza del dolore mi rendeva felice.

Ero assetato di sangue, come un lupo affamato. Niente poteva fermarmi, e questa volta non fui ucciso, mi risvegliai quando le mie scariche verdi, che emanavo dal mio corpo, divennero rosse, e uno [Grimorio] dall'aspetto familiare uscì dal mio petto.

"Q-quello.........non può essere?"

Quando usai per la prima volta la mia [magia] rimasi felice della cosa, pensai che ero uno di quei rari casi, di persone che risvegliavano i loro poteri più tardi degli altri.

Ma dopo quei cinque giorni capii che non era così. I miei poteri derivavano da un [Grimorio], quello che avevo assorbito, quand'ero bambino, prima della morte di mio padra.

OverWrite ~ L'inizio Del CamminoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora