Capitolo 53: [The Torturer]

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Il distretto ovest di [Fumetsu], era il più piccolo dei 5, nonché quello peggiore, in ogni singolo aspetto.

Qui, gli [White e Black Corps], e i loro più stretti affiliati, erano guidati dallo stesso leader: Muzan. Un 23enne, con capelli neri, occhi rossi, piercing in più parti del corpo, e un inquietante tatuaggio sul collo.

Definire strana una tale situazione era un eufemismo, c'erano un sacco di leggi che impedivano ad un singolo individuo di avere tutto questo potere nelle proprie mani.

Lo stesso Goto, normalmente non avrebbe mai nemmeno pensato, per via della sua paranoia e cautela, di lasciare qualcuno con una tale autorità, fuori dalla sua portata. Dopotutto quella parte dell'isola era difficile da raggiungere, per via della scarsa manutenzione delle strade, che attraversavano le alte montagne, che fungevano da confine naturale per il distretto.

Eppure, il capo indiscusso di tutti i [Black Corps], aveva permesso una simile situazione. Solo per una semplice ragione, Muzan non era interessato al potere che aveva, o che avrebbe potuto conquistare, no, i suoi obiettivi, erano ben più semplici e contorti della mera ricerca di forza.

E poi, la cosiddetta "leadership" lasciva molto a desiderare, il padre di Kaori non aveva niente da temere, anche se Muzan avesse riunito tutte le sue forze per muovere battaglia, non sarebbe riuscito a combinare niente con i suoi ordini privi di logica, e folli. Al massimo avrebbero potuto fare un po' di casino, come una folla di ubriachi dopo una lunga serata, prima di essere schiacciati dalle forze dei loro colleghi.

Prima che arrivasse questo giovane [mago], il leader precedente dei [Black Corps] era riuscito a mettere ordine, dopo diversi decenni, nel caos, che era il distretto ovest. Sfortunatamente, era morto di infarto poco prima di poter scegliere un successore. La sua dipartita fu così inaspettata che nessuno riuscii a prevederla.

Nella battaglia che seguì, per prendere il comando, diverse fazioni si erano scontrate, in segreto, in tutta questa parte di isola. Goto aveva permesso che accadesse, sicuro che avrebbe potuto dimorare chiunque avesse vinto Il risultato? Reciproco annientamento.

Senza nessuno rimasto, Muzan ebbe poche difficoltà a prendere il posto che oggi occupava, visto che era l'unico abbastanza pericoloso, da mettere a tacere le lamentele dei pochi [Black Corps] rimasti dopo quegli eventi.

In meno di 2 anni, tutto ciò che aveva cercato di creare il suo predecessore era stato distrutto, e corrotto. Il distretto riottenne una pessima reputazione per colpa sua.

Pochi mesi dopo aver presso la sua carica, Muzan, ebbe un alterco, con il capo dei [White Corps], e il suo vice.

"Muzan-sama! La prego di prendere più seriamente la vostra posizione! Non potete lasciare che i vostri sottoposti si scontrino per le strade, solo per divertimento!"(vice leader White Corps)

"I miei subordinati non posso passare settimane cercando di insabbiare tutti i danni fatti da te, e da chi è sotto il tuo comando! Stai addirittura permettendo a dei criminali, precedentemente, condannati, di essere dei [Black Corps]! Tutto questo è inaccettabile!"(Leader White Corps)

"Che noia, perché dovrei ascoltarvi? Sono io a comandare, se non vi piace fatte qualcosa a riguardo codardi. Parlate, tutto il giorno ma siete poco attivi, come dei vecchi politici. Perché non v'è ne andate in pensione vecchi di merda?"(Muzan)

Il suo sorriso contorto, e la sua chiara provocazione, mandarono il sangue alla testa hai due [White Corps], che decisero di usare misure drastiche per rimettere ordine nel disastro creato dal 23enne.

"Tu! Stupido ragazzino! Solo perché Goto-sama ti permette di stare seduto lì, non significa che ti sei guadagnato la tua posizione!"(Leader)

Il leader, estrasse la sua katana, che aveva legata alla cintura, seguito subito dopo dal suo vice. Muzan, alla vista delle loro armi, si limitò a sorridere e a premere un pulsante che era sotto la sua scrivania.

*Chiusura*

In un istante, il suo ufficio fu sigillato, con i tre chiusi dentro. Le finestre furono coperte da persone fatte in puro metallo anti-mago, e l'unica porta della stanza fu sbarrata da delle sbarre, che uscirono dal basso, fatte dello stesso materiale, di cui erano fatte le protezioni delle finestre.

"Bene..........*sorride* giochiamo un po'!"

"Goto-sama non si lamenterà se ammazziamo un rifiuto come te!"(Vice leader)

I due [White Corps] andarono all'attacco, entrambe le lame si macchiarono del sangue di Muzan, che non smise di sorridere divertito dal tutta la situazione. Dopo meno di 3 minuti dopo, iniziarono le urla.

"AHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!"

"TI PREGO NO!!!!!!!!"

Per ore, quelli furono gli unici rumori che uscirono dalla stanza. Tutti quelli dentro l'edificio non poterono che rabbrividire davanti a un tale orrore.

Il sentire le urla, e le suppliche di due  uomini adulti, che avevano affrontato il peggio che questo distretto poteva lanciargli, senza mai cedere, senza sapere cosa Muzan li stesse facendo, era spaventoso. Le loro menti immaginavano scenari sempre più inquietanti ad ogni minuto passato.

Le menti più deboli furono incapaci di rimanere lì per più di qualche decina di minuto.

Circa 6 ore dopo, il sigillo sull'ufficio fu tolto. Il 23enne uscì dalla stanza come se nulla fosse.

Il suo corpo aveva molteplici segni di taglio da katana, che avevano smesso di sanguinare, da ore ormai. Il suo sorriso contorto fece rabbrividire chiunque lo vedesse.

"Bhe? Qualcosa non va? Sembrate tutti terrorizzati? A proposito, che qualcuno pulisca il casino nel mio ufficio."

Quando un [Black Corps] ebbe il coraggio di eseguire gli ordini del suo capo, non riuscii a evitare di vomitare, davanti alla vista di due corpi umani smembrati.

Pezzi di occhi, carne, organi interni, denti, dita, unghie, e molte altre parti dei loro corpi era stati sparsi in giro, con il sangue che ricopriva la stanza.

Ci vollero giorni per ripulire il disastro.

Dopo quel evento, Muzan, ebbe una fantastica idea, dopo la sua "esperienza" dentro il suo ufficio.

"Qualsiasi [White Corps] voglia la posizione di leader o di vice dovrà superare la "mia" personale "prova", fino a quando non accadrà, il gruppo sarà sotto il mio comando."

Poveri stolti provarono a sfidare la fortuna. I loro corpi non furono quasi mai trovati, e quando accadeva, di solito erano solo pezzi sparpagliati in giro, buttati nell'immondizia dentro dei sacchi di plastica.

Così, in poco tempo, tutti iniziarono a chiamare il leader dei [Black Corps] con un soprannome più che azzeccato: [The Torturer].

Con le due posizioni, al vertice dei [White Corps] sempre vuote, Muzan poté facilmente indulgere nelle sue, sempre più forti, tendenze contorte. Prendendo anche persone a caso per le strade, da fare soffrire, per soddisfare il suo sadismo sfrenato.

I due gruppi che furono sotto il suo comando finirò allo sbando, ogni giorno di più. Alla fine si ridurserrò a delle grandi gang, formate da delinquenti e criminali, con belle uniformi.

Per via della mancanza di membri capaci, e una leader, che definire carente, sarebbe un complimento, i [New Dawn] riuscirono facilmente a infiltrare più squadre in tutto il distretto.

Muzan non lo sapeva, ma aveva molti nemici, proprio sotto il suo naso.

Sarebbe bastato un ordine di Yukihime, e in meno di un giorno, ovest di [Fumetsu] sarebbe capitolato.

Con le naturali difese del luogo, i [New Dawn] avrebbero potuto facilmente tenere per sé questa parte dell'isola per anni, se avessero usato tutti i loro membri.

Ma, liberare solo uno dei cinque distretti non era il loro obiettivo. La liberazione di tutta [Fumetsu] era il loro fine.

Questo significava dover pianificare, e preparare piani su piani.

Per le diverse squadre nel distretto era una tortura dover stare a guardare un sadico mostro torturare a morte chiunque volesse, sapendo benissimo che avrebbero potuto fermarlo in qualsiasi momento.


OverWrite ~ L'inizio Del CamminoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora