Capitolo 26: il dolore derivato dal potere (3)

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Lentamente le palpebre di Hajime si aprirono, mentre il ragazzo riprendeva conoscenza.

I ricordi delle sue ultime ore erano scomparsi, lasciando al suo posto un vuoto incolmabile.

"(Cos'è successo? Non era nella mia stanza a meditare? Dove sono?)"

Il figliastro di Goto si alzò dal letto, che chiaramente non era il suo, per cercare di capire la sua ubicazione. I suoi occhi annebbiato ci misero un po' a chiarirsi.

"(Sono nel bunker? E loro perché sono.............?)"

Il giovane [mago] si accorse di essere dentro la casa dei suoi compagni di squadra. I tre ragazzi in questione erano nell'infermeria insieme a lui.

Kuro era seduto, non tanto elegantemente, su una poltrona mentre riposava silenziosamente.

Kohaku russava leggermente mentre dormiva su uno dei letti della stanza.

Ed infine Cloe aveva la testa pogiata sul giaciglio di Hajime, mentre era seduta su una piccola sedia.

Tutti e tre erano rimasti sveglie per tutta la notte per la preoccupazione. Nessuno di loro riuscì davvero a stare tranquillo mentre l'ultima aggiunta alla loro squadra rimaneva incosciente su di un letto.

"(È la prima volta che la vedi così da vicino................ è davvero carina.)"

Hajime, in un modo molto naturale, inizio ad osservare con maggior cura il volto di Cloe. La ragazza aveva davvero un viso carino, specie se si contavano i suoi capelli bianchi e ricci che le incorniciavano il viso.

Forse perché si sentiva osservata, la 17enne apri gli occhi di scatto. L'adolescente dai capelli argentei e la sua compagna di squadra di guardarono dritto negli occhi per diversi, imbarazzantissimi, secondi prima che quest'ultima capisse che non stava sognando.

"Hajime!? Sei sveglio!?"

Kuro e Kohaku uscirono di colpo dal mondo dei sogni, sentendo le urla di Cloe. Anche loro due rimasero sorpresi, e felici, che il loro compagno di squadra fosse cosciente.

"Stai bene!? Ci hai fatto davvero preoccupare da morire!"(Kohaku)

"Tsk! Finalmente, abbiamo passato una notte d'inferno per colpa tua!"(Kuro)

"Ehm.............i-io non ricordo niente, come sono arrivato qui?"(Hajime)

Alla dichiarazione di Hajime, un silenzio teso scese sulla stanza. Per fortuna arrivo la persona ideale per romperlo.

"Sei quasi morto. Il tuo [Grimorio] ha attivato un potere che non eri pronto ad usare, quando sei arrivato qui vomitavi sangue, mentre il tuo [mana] stava per farti esplodere."

Fumio continuo a spiegare gli eventi della sera prima con assoluta serietà. Il figliastro di Goto ascolto con molta attenzione, ad ogni dettaglio aggiunto, la sua incredulità aumentava, e toccava picchi mai raggiunti prima.

Era ovvio per il giovane [mago] che un giorno un evento del genere sarebbe capitato, i [Grimori] erano considerati oggetti fin troppo pericolosi per un delle buone ragioni.

L'incredulità di Hajime non era dovuta al fatto che fosse successo un evento del genere, ma dalla consapevolezza che non ricordava niente.

"È se ricapitase? Se facessi qualcosa di sbagliato mentre il [Grimorio] va fuori controllo? Anzi, se lo avessi già fatto ma non mene ricordassi?"(Hajime)

"Dubito fortemente che sia successo prima............"(Fumio)

"Ma non potete esserne sicuro, vero Fumio-sensei?"

OverWrite ~ L'inizio Del CamminoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora