decisioni e rivelazioni

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È ormai sera e Maria ci chiama sulle gradinate, appena siamo tutti la sentiamo che inizia a parlare

"Allora oggi sono stati assegnati alcuni banchi, i banchi rimanenti ammessi che verranno consegnati verranno assegnati la settimana prossima ok?"inizia Maria. Un coro di sì si innalza nella piccola stanza.

"Ora insieme iniziamo a dire alcune delle regole principali che riguardano la vostra permanenza qua dentro. Partiamo con il primo cartello." La TV si accende e la conduttrice ci legge quello che c'e scritto sopra "ogni giorno ciascun allievo deve di dimostrare di meritare il banco nella scuola di amici assegnatogli dal proprio professore e rappresentato simbolicamente dalla storica felpa azzurra"

Maria continua a leggere i cartelli che ognuno di noi sta ascoltando attentamente. Appena finisce di parlare ringraziamo Maria e ognuno si alza per andare dove vuole.

Sono l'unica che è rimasta sulle gradinate, si sono una di quelle ragazze che pensano in continuazione e che hanno ansia sempre.

Vedo una figura mettersi vicino me, non giro la testa non ho voglia di parlare con nessuno se non con la mia migliore amica "che ci fai qui tutta da sola" inizia a parlare la persona affianco a me istintivamente sorrido mettendo la mia testa sulla sua spalla riconoscendolo dal profumo e dalla sua voce come Luigi.

"Nulla stavo pensando" rispondo vaga "e come mai una ragazza bella come te sta da sola a pensare e non parla con me?" mi domanda lui

A quelle parole giro la testa verso di lui e inizio a ridere vedendolo che ha un sorriso strambo in faccia "allora iniziamo dal fatto che tutta sta bellezza non ce lo ho e poi stavo anche riflettendo su chi vorrei lavorare"

Lui mi guarda stupito per poi aprire bocca per dirmi qualcosa ma lo blocco subito io dicendogli "io vado" mi alzo e cerco di oltrepassato ma lui mi afferra dalla caviglia e mi fa cadere su di lui "ma tu sei pazzo da legare" gli dico io con una mano sul petto e lo sguardo terrorizzato.

"Beh te ne stavi andando che ti posso dire" mi dice lui prima che poi iniziasse a farmi il solletico. Inizio a ridere pregandolo di fermarsi e dopo poco finalmente mi lascia libera.

"Okay possiamo andare a cenare e poi andare a dormire sono stanca ti prego Luì" lo prego.

Lo vedo alzarsi e poi allungare la mano verso di me per aiutarmi. Appena sono in piedi ci dirigiamo verso la cucina.

Vado dietro il bancone "cosa vuoi da mangiare?"chiedo al ragazzo che ho davanti.

"Fammi una piadina con formaggio prosciutto e pomodori"mi dice lui

"Va bene" gli rispondo prima di mettermi subito a lavoro.

"Allora raccontami qualcosa di te abbiamo parlato in continuazione ma non ci siamo detti nulla su di noi" mi dice lui. Ed in effetti ha ragione tutto quello che abbiamo fatto era parlare delle nostre passioni e di scherzare per far alleviare lo stress di essere chiusi in una stanza d'hotel.

"Cosa vuoi sapere?"gli chiedo non sapendo cosa dirgli.

"Non so parlami di te come sei fatta e quanti anni hai... queste cose qua" mi dice lui non staccando i suoi occhi dal mio corpo e dai movimenti che faccio dietro al bancone.

"Va bene il mio nome completo è Raffaella Elisabetta Ghiuzan da come capisci anche dal mio cognome sono di origine rumena e ne vado fiera se devo dirla tutta, poi ah si ho un carattere vero cioè con le persone come te mi comporto bene do affetto mentre con le persone come nunzio che non ci ho mai parlato sono molto timida oppure con le persone che fanno i stronzi con me mi comporto tale e quale a loro. Poi non ho un rapporto bellissimo con i miei genitori ma ho un rapporto bellissimo con mia zia e mio zio che sembrano più come una mamma e un papà per me e poi ho la mia migliore amica che la reputo una sorella. E nulla non so più che dirti. Tu? Che mi dici di te?"

A new me ~Luigi~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora