La stanza che mi circonda è buia e silenziosa, tutti i ragazzi sono andati a dormire già da una bella mezz'ora e io sono qua sulle gradinate con le gambe al petto e il mento sulle ginocchia.
La testa non smette di pensare fa così tanti scatti tra persone e spazi che mi sta per venire un mal di testa che non mi passerà così facilmente.
La mia famiglia, coloro che dovrei chiamare genitori ma sopratutto penso ad un ragazzo con la chitarra elettronica ed occhiali bianchi.
"Che ci fai ancora sveglia?" La sua voce mi arriva come una follata di vento forte e dritta sulla mia faccia anche se sono girata di spalle.
"Non riesco a dormire. Troppi pensieri tu? Perché sei sveglio?" Gli chiedo senza mai girarmi continuando a guardare un punto fisso davanti a me.
"Avevo sete e già che mi ero alzato stavo andando a fumare. Vieni con me? Almeno ci facciamo compagnia" mi propone mentre si mette davanti a me e allunga la sua mano aspettando che la prenda.
Annuisco e dopo essermi alzata la voglia di mettermi seduta mi viene istantanea. "Si ma non riesco a camminare mi fanno male le gambe" gli dico mentre mi tengo a lui per non cadere essendo che ho tutti i muscoli sotto sopra.
"Ok allora faccio così- non mi da nemmeno il tempo di capire che subito mi prende in braccio e inzia a camminare verso la porta d'uscita per il giardino e solo dopo che mi ha appoggiata sulla panchina ricomincia a parlare- eccoci qua"
"Ma sei pazzo o cosa? Luì non sono una casa d'acqua peso. Stai bene sei stanco?" Gli chiedo mentre gli do uno schiaffo dietro la testa.
Una risata gli sfugge dalle labbra mentre butta la testa all'indietro, e solo a questa vista un sorriso si fa spazio sulle mie labbra "sto bene tranquilla.- mi risponde mentre ancora tenendo la testa all'indietro la gira verso la mia direzione- te come stai? Perché ti fanno male i muscoli?" Mi chiede lui mentre posiziona la sua schiena sullo schienale della panchina, distendendo le gambe sulla panchina e posizionandomi su di lui schiena contro petto.
"Non sono abituata a ballare così tanto e cosi tante ore. Poi il compito della maestra Celentano e di Todaro mi hanno messa KO" gli dico mentre appoggio la testa sulla sua spalla.
Mi giro verso il suo viso e gli sorrido non appena lo vedo che lui non ha mai distolto lo sguardo dalla mia figura, gli prendo la sigaretta dalle labbra e apriro il fumo che subito dopo mando giù e butto fuori dal naso.
"Dove ti fa male?" Mi chiede lui riprendendosi la sigaretta dalle mie labbra.
"E dai un tiro potevi farmelo fare ancora no?- gli sussuro incazzata essendo che mi aveva sfilato dalle labbra quando meno me lo aspettavo, facendolo ridacchiare e ripassare la sigaretta- comunque dappertutto pancia, collo, spalle, polpacci e cosce. Sono distrutta però ha i suoi frutti e poi sono ad amici per avere un futuro nell'unica cosa che so fare ballare."
Luigi facendo un'ultima tiro dalla rimanente sigaretta butta la cicca e si gira verso di me sorridendomi, posiziona le sue mani sulle mie spalle e iniziando a muoverle provando a sciogliere i miei muscoli, porta le mani sulle spalle e ogni volta che pensa che un punto sia già sciolto va sempre verso il collo. "Secondo me invece sbagli non sai solo ballare" mi dice lui sussurrando al mio orecchio sinistro.
"E invece si sono brava solo a quello."
"No non è vero sei brava a ballare si ma anche a cantare, a fare da genitore, a fare da amica, a cucinare e sicuramente esisteranno anche altri pregi che non so ma che vorrei scoprire se tu vorrai farmeli vedere. Non ti smentire mai perché tu sei più di una ragazza con un sogno ricordatelo sempre."
"Vorrei tanto non avere paura" sussuro io sperando che il ragazzo dietro di me non mi abbia sentito.
"Di cosa?- mi chiede lui ma l'unica cosa che si sente sono i nostri respiri leggeri che sparisco nell'aria d'ottobre di Roma- di sbagliare e farti male con la danza?- si ferma un secondo dove sento che trattiene il fiato e d'istinto giro il viso verso il suo- o hai paura di questo?" conclude indicando i nostri due corpi appiccicati l'uno all'altro.
"Di tutto ma si sopratutto su questa situazione. Ho paura di quella che andrà a succedere e dei miei sentimenti. Non posso sbagliare" gli confido mentre alzo lo sguardo verso il cielo stellato che ci regala Roma alle 2 del mattino.
"Cosa non puoi sbagliare elle?" Mi chiede lui rialzando il viso verso il suo facendo incontrare i nostri occhi.
"Capisci ho una bambina a casa, io non posso fare scelte sbagliate nei ragazzi. Posso sbagliare nella danza, nel cibo e anche in quale città andrò a visitare ma non posso sbagliare su una persona che dovrà stare al mio fianco come figura maschile. Perché se entrerà nella mia vita entrerà anche in quella di mia figlia." Gli dico mentre mi giro completamente verso di lui e poggiando le mie gambe sulle sue.
"Io non posso dirti come andrà in futuro ma so che per ora tu mi hai fottuto il cervello ho paura anche io ma ormai ci sono troppi segnali che mi dicono vai da lei. Se non ci sei chiedo di te, se stai male mi preoccupo e non pensavo di sentire queste cose per un'altra ragazza che non fosse la mia ex o la mia famiglia. Quindi si ho paura anche io, ma non voglio più scappare- mi dice lui prendendo il mio viso tra le sue mani, vedo i suoi occhi squadrarmi il viso per poi fermarsi sulle mie labbra.- poi è tutto il giorno che voglio baciarti ma ho paura di spaventarti" finisce lui facendo passare il suo pollice sulle mie labbra.
E ha ragione ma se io non cambio idea ora non lo farò mai più e così con uno scatto veloce faccio unire le nostre labbra in un bacio dolce che trasmette tutti i nostri sentimenti.
"Proviamoci non voglio perdere una persona speciale come te" a queste parole sorrido leggermente poggiando la mia fronte contro la sua.
"Ok. Però sappi che non sarà facile, stai entrando in un mondo in cui niente è al suo posto anzi è tutto incasinato."
"Mi piace complicarmi la vita se si tratta di te. Ti voglio chiedere una cosa- mi dice incerto guardandomi negli occhi e solo dopo che un mio cenno continua a parlare- ma io ti posso baciare quando voglio? Cioè se io ho voglia di baciarti lo posso fare?" Mi chiede lui abbassando lo sguardo imbarazzato.
"Non davanti ai altri ma sì puoi baciarmi quando vuoi" gli dico facendomi scappare una leggera risata che si ferma subito essendo che mi ritrovo nuovamente le labbra del calabrese sulle mie.
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A new me ~Luigi~
RomanceRaffaella ballerina insicura di 19 anni entra ad amici con un sogno diventare un giorno professionista di amici. Luigi cantante di 20 anni entra ad amici con il sogno di diventare qualcuno un giorno. Tutti e due entrano con in testa solo danza e mus...