Hotan
A più di una settimana di cammino, Ji Soo era finalmente riuscito a scorgere l'entrata alla città-oasi dello Hotan stagliarsi verso l'alto. Quando aveva attraversato le porte azzurre d'entrata, si era ritrovato di fronte a delle case semplici, agglomerate tra di loro, mentre tra le vie della città si snodava un mercato di incredibile bellezza. Odori e colori brillavano alla luce intensa del sole del primo pomeriggio, i dialetti dei mercanti si scontravano con quelli degli abitanti e le note musicali provenienti dagli strumenti a fiato rendevano l'atmosfera piacevole.
"Siamo arrivati!" esclamò Ara, scendendo dal suo cavallo con un balzo. "Ora ci toccherà trovare un banco per poter commerciare e una casa dove passare la notte."
Ji Soo scese a sua volta dalla sella. "Immagino dovremo dividerci una seconda volta."
"No, non ci divideremo" gli disse Jin, facendo loro cenno di inoltrarsi nel mercato. "Il luogo dove stare lo cercheremo stasera, questo è il momento migliore per vendere. Dobbiamo affrettarci."
Ara gli sorrise, affabile. "E va bene, allora cerchiamo un banco adatto a noi."
"Prima fatemi scendere..." Na Ra quasi inciampò nel suo abbandono al fidato cammello. Tianmen si mise a ridere e lei gli fece la linguaccia, a cui la bambina rispose con una smorfia. Na Ra, infuriata, le voltò le spalle. "Ji Soo, vieni a darmi una mano!"
Il principe non se lo fece ripetere due volte e raggiunse la propria donna, circondandole con gentilezza il polso. "Io dovrei spedire una lettera, vi dispiace se per qualche istante io e Na Ra andiamo a cercare un messo?"
Ara e Jin si scambiarono uno sguardo, poi lui annuì con il capo. "E sia, ma lascerete qui il cavallo. Vi rivoglio al mio fianco, dunque non provate a scappare."
"Perché dovremo scappare? Ci avete trattato bene, e poi, penso si sia creata non poca confidenza" Ji Soo rise quando vide un aspro sbuffo abbandonare le labbra di Jin. "Fidati di noi. Non saprei comunque come orientarmi, arrivati a questo punto."
"D'accordo" mugugnò alla fine il mercante. "Di solito i messi si trovano a est della città, forse Tianmen potrà aiutarvi con la lingua."
La bambina, nel sentirsi chiamare dalla sorella, scese da cavallo. Ara le spiegò in poche frasi il modo in cui procedere, lasciando all'oscuro sia Ji Soo che Na Ra. La piccola annuiva seria e batteva le ciglia, sul suo volto ogni espressione giocosa era scomparsa per fare spazio a una concentrata.
"Dovremo impegnarci per imparare la loro lingua, se vogliamo evitare delle prese in giro" sussurrò Na Ra, intrecciando le dita alle sue. "Anche se Tianmen è una bambina, la stanno mandando con noi per spiarci."
Ji Soo sospirò alle parole della donna. Il sole batteva prepotente sulla testa, dandogli fastidio. "Non siamo ancora abbastanza intimi da poterci permettere la loro fiducia, Na Ra. Quando capiranno che non hanno nulla da temere, vivremo meglio."
La principessa non fece in tempo a rispondere, che la bambina corse verso di loro e si aggrappò alla gonna di Na Ra, cominciandola a trascinare per le vie di una città che sembrava conoscere come le proprie tasche.
"Tianmen vi condurrà da un messaggero" sorrise Ara, facendo loro cenno di andare. "Poi vi porterà da noi."
Ji Soo le restituì quella curva cortese sulla bocca. "Grazie per la gentilezza, faremo ritorno presto."
"Me lo auguro" li salutò Jin, mandando avanti i carri verso il fulcro vitale del mercato.
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La Giada di Chang'an
ChickLit[COMPLETA E AUTOCONCLUSIVA] Nella fiorente Cina della dinastia Tang, durante la festa delle lanterne, due giovani lasciano che i loro destini si intreccino in maniera indissolubile. Lui è un principe in ostaggio, lei la figlia di un ricco uomo dell...