Dieci - mi hai costretto -

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Lisa scatta in piedi quando risente la chiave dentro la serratura.
Appena vede Ciro che sorride e chiude la porta alle sue spalle, gli si precipita contro, spingendolo.
Dimentica che è inutile: il ragazzo rimane fermo, incrociando le braccia al petto.
-Chi diavolo ti credi di essere?- il suo tono è basso, serio. al contrario del suo io interiore, che tremava dalla paura di perdere questa battaglia.
- mi hai costretto - risponde altrettanto serio.
-non puoi rinchiudermi qui, mi cercheranno - lui ride, avvicinandosi piano a lei.
- e che lo facciano pure, tanto nessuno riuscirà a trovarti - sussurra infine a pochi centimetri dal suo viso.
-perché? Almeno dimmi perché. - lo guarda e spera che riesca a capire anche la sua disperazione.
Non è il modo corretto di riconquistarla e non capisce da dove gli sia venuta.
Allunga la mano per accarezzarla ma Lisa si scansa. Ma in un secondo le afferra il collo, spingendola contro il muro. Lisa si ritrova schiacciata fra il muro e il suo corpo.
-vuoi sapere perché?! - Lisa non riesce ad aprire gli occhi o forse non vuole. Ciro continua a far aderire di più il suo corpo, spingendola a spalle a muro sempre di più.
- perché forse solo così capirai finalmente che mi ami anche tu.-
-tu sei pazzo - alle sue parole Ciro aumenta la presa, avvicinandosi di più al suo volto.
-guardami!- le urla in pieno volto. Lisa apre gli occhi, cercando di respirare regolarmente.
-vuoi uccidermi come hai fatto con Carmine?- dice con voce strozzata. Lo sguardo di Ciro diventa divertito.
Le si avvicina all'orecchio, lasciandole addosso il suo respiro, seguiti dai suoi brividi.
-O'piecur meritava e murì - Lisa si sente gelare il sangue quando sussurra queste parole.cerca di scansarsi dalla sua presa ma lui la rinchioda a muro, sorridendo. ritorna con le labbra sul suo orecchio, stavolta però, si sofferma sul suo collo, premendo le labbra sopra. Abbandona la presa sul suo collo e la sposta sui suoi fianchi. Li stringe così forte, come a non farla scappare e la attira a sé.
- invece a tte t vuless sul piglià mo, proprio qui contro questa parete - afferra fra le mani i suoi capelli, tirandoli un po' e punta i suoi occhi contro i suoi. - ma non è questo il momento. -

Na Catena/Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora