Ventotto - Perso nel fuoco -

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"Abbiamo perso moltissime cose nel fuoco
E mi ci è voluto un anno per capirlo"
-The Weekend


(N/A: So che avete capito quale canzone vi consiglio di ascoltare 😂)


Da fuoco alla sua canna, sentendo i nervi rilassarsi.
I suoi occhi non lasciano neanche un secondo Gennaro, l'uomo che qualche sera fa, gli aveva estratto la pallottola insieme a suo padre, mentre si dirige a prendergli Lisa.
Si prepara a vederla dimenarsi e a qualsiasi cosa gli urlerà contro appena saprà che è stato lui a comandarglielo.
Il volto di Lisa, illuminato dai led viola cambia alla vista di Gennaro: l'ha riconosciuto.
Come si aspettava, cerca di dimenarsi quando Gennaro le afferra il braccio ma Francesco provvede a tranquillizzarla, sicuramente l'avrà capito che è lui ad averlo mandato lì.
Gennaro la trascina via dal bancone del bar, facendosi spazio fra la folla con lei ancora stretta nelle mani.
- guarda che riesco a camminare con i miei piedi, stronzo!- ride, con la canna ancora stretta fra le labbra, nel sentirla insultare Gennaro senza timore.
Quando se la trova di fronte, gli rivolge un sorriso, ma lei rimane con le labbra tese.
- chiamarmi come le persone normali, no?- guarda per un attimo Gennaro che torna accanto a suo padre, facendo un sorso di champagne.
- o'saj - le porge la canna, buttando fuori il fumo dalle narici - nun m piac u burdell -
Lisa non la prende: segno, che gli fa capire che ce l'ha con lui.
- è per questo che hai mandato Francesco a prendermi?- nonostante abbia voglia di attaccare discussione, mantiene il tono calmo davanti a suo padre. - potevo anche venire con Rosa -
- Rosa nun è cu nuj - punta il suo sguardo da predatore su di lei e la scollatura del vestito. La trova troppo esagerata, ma il pensiero di stamattina supera la sua gelosia, momentaneamente. - è che cumpagn suoj- continua a spiegarle, mentre si avvicina, riporgendole la canna.
Lisa lancia un'ultimo sguardo a suo padre, che dai divanetti non ha smesso di guardarli. Lisa distoglie lo sguardo da Don Salvatore, pensando alle sue parole, in cucina. Tutti questi segreti, le sue improvvise sparizioni, dovevano scivolarle addosso e ci sarebbe riuscita.
- Lì - la richiama Ciro - quant a bevut?-
- rilassati - mette su un sorriso - non ho fatto in tempo a finirlo che lo stronzo mi ha trascinata via -gli strappa lo spinello dalle dita, facendo un tiro. Peccato, che la sua gola la tradisce, tossendo. Ciro ride, prendendola in giro.
- nun ci sì abituat cchiù, mh?-
Lisa lo guarda, con un sorriso ironico.
- guarda che ho fumato comunque, nonostante tu non ci fossi -
- ma nun è a mij.. e o'saj - le ruba la canna che ha appena portato alle labbra, portandola fra le sue e fa un lungo tiro.
La guarda, sputandole il fumo addosso e Lisa assume un'espressione annoiata.
Guarda di nuovo suo padre e poi Ciro.
- ma devono guardarci tutto il tempo?- Ciro le sputa il fumo in faccia per la seconda volta, avvicinandosi al suo volto.
- se vuó ci n jamm-
Prende come un si il suo breve silenzio e con un gesto veloce, la prende per mano.
Lisa vede solo Don Salvatore scuotere la testa e ridere, mentre la forza di Ciro la trascina giù per le scale. Esce insieme a Ciro da dove è entrata con Francesco, evitando la folla.

Il vento estivo non fa in tempo a colpirle il viso, che Ciro afferra quest'ultimo fra le mani, baciandola.
Chiude gli occhi quando muove le labbra sulle sue, cercando la sua lingua.
La spinge contro uno dei pilastri in pietra, che tengono in piedi quel parcheggio e Lisa non può fare a meno di sentire l'alcol mischiato col sapore di Ciro.
- ij e te tinimm na question in sospeso, no?- sussurra, interrompendo il bacio. Lisa non riesce a dire nulla, mentre cerca di riprendere fiato.
Fa scivolare la mano sul suo viso, verso il suo collo, avvicinando le labbra all'orecchio.
- ti si scurdat? - sussurra, lasciando un bacio sul collo.
Ritorna a guardarla con quei occhi scuri mentre si lecca le labbra, con quel sguardo di chi sa di vincere, almeno su questo argomento.
- forse l'hai dimenticato tu - risponde e Ciro ride, afferrandole i fianchi.
- stamm parlann assaj, mh?- la guarda dall'alto.
- sei tu che continui a fare domande, Ciro - la avvicina a lui con un gesto veloce, costringendola a reggersi alle sue spalle.
- e facimm ca mó nun parlamm cchiù, vabbuò?-
la zittisce posando le sue labbra sulle sue, afferrando subito la sua lingua fra la sua. Muove le labbra sulle sue e ormai sa che è sua. Sposta le mani sul suo volto per tenerla più vicina, prima di interrompere il bacio lentamente. Si guarda attorno, sperando di non vedere nessuno e la afferra per il polso.
- dove stiamo andando?- inizia a camminare fra le macchine e Lisa non capisce le sue intenzioni, fino a quando non riconosce una delle sue macchine.
La spinge contro il cofano della sua Audi Bianca, sistemandosi fra le sue gambe. Accarezza le sue ginocchia, iniziando a salire su e Lisa si dimentica come si respira, quando sente le sue dita sempre più vicine alla gonna del vestito.
- stu vestit nun mi piac - ringhia sulle sue labbra, mentre abbassa le sue spalline.
- non sembra però - Ciro la guarda con aria da sfida, alzando la testa dal suo collo, fermando i suoi movimenti.
- o saj chill ca vogl ricr. - cambia tono, senza lasciare la presa sulle sue cosce. - ci si jut sul furtunat- sorride, sparendo di nuovo sul suo collo. Tira giù la prima spallina, godendosi i brividi della ragazza. - teng na vogl e t'avè cca m n fott cca lat t uardn - sussurra, leccando un pezzo della sua pelle. Lisa si irrigidisce come fosse la prima volta che Ciro la tocca, facendolo impazzire. - tant o'sacc ca sul ij te pozz tuccà - sposta la mano destra sul suo seno sinistro, tirando giù il tessuto che lo copre.
Lisa si lascia sfuggire un ansimo, al contatto delle dita di Ciro.
Continua a baciarle il collo scendendo lungo il suo petto, verso giù.
La testa di Ciro si abbassa sempre di più, fino ad arrivare alle sue gambe.
Si spinge in avanti, aggrappandosi alle sue spalle quando le sue labbra si scontrano con la sua intimità. Ciro non smette di guardarla mentre sente i suoi pantaloni farsi sempre più stretti. Si lascia stringere i capelli in un pugno, quando affonda la lingua in lei. Finalmente era di nuovo fra le sue mani.
Ritorna di nuovo su di lei, afferrandole il volto con le mani per baciarla, ma Lisa lo sorprende, prendendo in mano la situazione: accarezza il cavallo dei suoi pantaloni, facendolo ammutolire. Rimane a guardarla mentre gli slaccia i pantaloni e li tira giù sulle sue gambe. La bacia avidamente, spingendo il bacino contro il suo. Lisa risponde allacciando le gambe attorno a lui, spingendolo sempre più vicino alla sua intimità. Ciro geme sulle sue labbra, mentre si regge con le mani ai lati della sua testa. Riesce a sentire la voglia di Lisa, come se fosse la sua.
- o'saj ca cca amma fa chian?- le domanda, ridendo sulle sue labbra. Lisa non risponde e porta le mani sui suoi boxer, tirandoli giù. Ansima ancora sulle sue labbra, mentre sposta con le dita le mutandine ed entra dentro lei con due dita. Lisa geme sulle sue labbra, strappandone uno anche a lui nel sentirla.
- shh- gli sussurra mentre inizia a muoverle dentro lei, lentamente.
Lisa si morde il labbro, tappandosi le labbra con una mano. aumenta piano i movimenti, guardando il volto della ragazza diventare rosso. Toglie le dita piano, facendo zittire la ragazza, che si limita solo a guardarlo, con le labbra sporche di rossetto sbavato.
Afferra le sue gambe e punta gli occhi di Lisa, quando si spinge piano dentro lei.
Si aggrappano l'uno all'altra, mentre finalmente di nuovo riescono a sentirsi. Ansimano uno sulle labbra dell'altra, quando i loro bacini iniziano a muoversi insieme, bisognosi di sentirsi l'un l'altro, dopo tanto tempo.
- comm m sì mancat, Lì - sussurra Ciro, guardando quei occhi, che fin dal primo giorno che l'avevano guardato, l'aveva costretto a restare lì a guardala.
Lisa per lui era l'unica, in grado di farlo sentire sempre in alto.
Si sentiva sempre un gradino più in alto degli altri, solo perché lei l'aveva scelto.
Nonostante si meritasse di meglio.

N/A
Ciao a tutte, mi prendo un piccolo spazio per comunicarvi che a breve " Na Catena" giungerà al termine.
Ma sono felice di comunicarvi che ci sarà un sequel, che pubblicherò in seguito. Per adesso grazie a chi si prende un minuto per leggere quello che scrivo, tutto esiste grazie a voi.
Alla prossima, Elisabetta😘

Na Catena/Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora