Na Catena/Ciro Ricci

Uno - Lisa-

Chiude portone di casa sua, sorridendo alla sua amica, che la aspetta dentro la sua cinquecento panna.
Inizia a pentirsi di essersi messa dei tacchi, solo perché Francesca ha insistito.

Il vestito le sembra più che inadatto al suo essere, ma per una volta vuole ascoltare l'amica.
Raggiunge l'auto, accompagnata da un urlo della bionda.
-ciao anche a te - pronuncia prendendo posto sui sedili. l'auto odora come sempre di fragola. la luce dell'auto ancora accesa le concede di notare l'abito rosso dell'amica che mette in risalto il suo fisico fisico.
Francesca è tutto l'opposto di Lisa: le piace correre, le feste, odia le relazioni e ama la vita.

Eppure le due ragazze sono inseparabili dai tempi in cui ancora si giocava con le barbie.
Francesca aveva sempre sperato che Lisa riuscisse ad allontanare quel tipo di vita. Non aveva niente contro il suo passato, ma era convinta che Lisa potrebbe essere migliore di così.
-non fa male ogni tanto ascoltarmi, eh - l'amica si rimette in strada.
-non cantare vittoria subito, già sto considerando la possibilità di ballare scalza-
-le scarpe sono fondamentali in ogni outfit che indossi - cantilena con le mani sul volante.
-frase della prof - la prende in giro.
-approposito della prof, hai studiato per dopodomani?-
-certo che sì - Francesca passa l'incrocio e spera che Lisa non vada nel panico.
Entra dentro quel quartiere.
Quello da dove ormai Lisa scappa.
-che ci facciamo qui?- le domanda ovviamente.
Continua a camminare, svoltando a sinistra ormai manca poco e sono arrivate a destinazione.
-Fra..-
-si siamo qui, e quindi? Lisa pensavo l'avessi superato - la coglie di sorpresa, smascherando le sue vere emozioni.
Stare in quel posto per lei era come morire lentamente.
Le sembrava di vedere lui in ogni angolo, eppure era solo immaginazione.
Dopo il gran casino che era successo, era scomparso e le avevano detto che l'aveva preso.
Sente il cuore in gola quando Francesca parcheggia di fronte al locale dei Ricci.
-spero tu stia scherzando - Lisa cerca di mantenere la calma mentre Francesca spegne l'auto, sospirando.
-i ragazzi hanno voluto cambiare, e poi devi smetterla.- il suo tono diventa duro, mentre raccoglie le ultime cose da mettere nella borsa. - è passato un anno. Nessuna lettera, nessun biglietto. Pensi ancora che tu sia importante per lui? -
-proprio per questo ho tagliato anche con la sua famiglia e tu mi porti al loro locale?-
-sta tranquilla, non ti diranno nulla - apre lo uscendo fuori, costringendo Lisa a seguirla. Insieme camminano verso l'entrata un affianco all'altra, sui tacchi vertiginosi.
-appena voglio andare via andiamo però -  
Lisa già inizia a sentire la musica farsi sempre più forte e la mente non può fare a meno di ripetere quei ricordi che la tormentano ancora.

Sentiva la sua mancanza come un peso addosso.
-affare fatto- Francesca le sorride, prendendola a braccetto mentre entrano dentro.