Dicianove - Cre Lisù?-

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Si rigira nel letto, non riuscendo a prendere sonno.
Le immagini di prima le percorrono la mente e sente ancora i suoi fianchi diventare un pezzo di marmo, nel ricordare le mani di Mimmo sopra essi. Sospira, stringendo fra le mani il cuscino: doveva ammettere a sè stessa che l'ultima persona che l'aveva toccata in quel modo, era stata Ciro.
Ancora a distanza di tempo, nonostante la sua bocca proferisse odio per lui, il suo corpo urlava la verità.
Non riusciva a sentirsi altre mani adatte addosso se non le sue.
Chiude gli occhi, sperando di prendere sonno, ma ecco che la mente vaga indietro, nei ricordi che ha deciso di mettere da parte.

Intreccia le loro mani, circondando il suo collo per stringerla a sé.
- ric ca c stann cercann ancor?- sussurra sul suo collo, lasciandoci un morso sopra.
- non ne ho idea - ride lei barcollando, ma lui in quell'abbraccio la sorregge.
Avevano perso il conto delle birre e adesso vagavano per le vie di Forcella, dopo che Ciro l'ha letteralmente trascinata via dai loro amici.
- sei stato poco carino però - continua lei, poggiando le mani sul suo braccio.
- Edoardo non se la prende - continua, restando ancora con le labbra sul suo collo.
Ci lascia un bacio sopra, sfiorando poi i brividi che lui stesso provoca.
- e poi c t n'mport?- continua, cambiando di poco il tono. Lisa sorride quando Ciro sferra la sua battuta piena di gelosia, decidendo di ignorarlo completamente.
- o' saj e che parl - il forte profumo di Ciro la invade, quando lui la stringe di più a se circondando col braccio il suo bacino.
Non si erano neanche accorti di quanto avessero camminato.
- e ja Lì..- la sua voce la riporta con lo sguardo su di lui. Come può il nero essere stato creato per lui?
Lisa lo guarda, stretto nel suo completo della tuta Versace, rigorosamente nera come il resto dei suoi caratteri. Lo rendeva ancora più bello ai suoi occhi quel nero.
- dico solo che non è carino mollare gli amici per.. - ferma le sue parole, non sapendo come continuare la frase. In fondo lei non sapeva ancora perché Ciro l'aveva trascinata via dagli altri. - per fare cosa Cí?- si mette davanti a lui, imitando la sua stessa espressione ogni volta che voleva farla parlare.
Mossa sbagliata: lo sguardo Ciro diventa pieno di lussuria, scende con lo sguardo sulle sue gambe scoperte e poi ritorna sui suoi occhi.
- m vuò fà paur?- ride, prendendola in giro. 
Lisa accorcia ogni distanza, ignorando che lui ne avrebbe approfittato. Sente il battito del suo cuore andare più veloce del dovuto quando lui le stringe i fianchi, come a non farla scappare via.
- oh, avevo dimenticato che Ciro Ricci non ha paura di nessuno - lui alza la testa, sorridendo e le sposta una ciocca dal viso.
Lisa non fa in tempo a sorridere che lui subito abbassa il volto, baciandola.

Si stringe a lui circondandogli il collo con le braccia, quando Ciro trasforma il bacio in qualcosa di più.
Fa scivolare le sue mani lungo il suo fondoschiena soffermandosi a stringerlo, per poi spingere in avanti i suoi fianchi contro quelli di Lisa. Si staccano per prendere fiato e Ciro appoggia la fronte contro quella di Lisa, respirando sulla sua bocca.
- ij nun t tocc fino a quando non me lo dici tu, ma nun o'sacc p quant resist, Lí - sfiora con le dita le sue labbra e Lisa sente una strana sensazione farsi spazio sul suo ventre. Improvvisamente quelle mani così forti, alla sua vista, le voleva ovunque. le voleva solo addosso a lei, voleva sentirlo prendersi l'unica cosa che nessuno può mai ridarle.
Guarda questo ragazzo, che quando la stringe fra le braccia, le fa sentire di poter sfidare il mondo.
Punta i suoi occhi su quelli di lui e perde il respiro quando percepisce quanto Ciro la voglia. I suoi occhi vagano sul suo volto, mentre le accarezza la guancia piano. Lisa decide di spingersi in avanti e lo bacia di nuovo, cercando subito la sua lingua. Ciro non perde tempo a farle scontrare, in un bacio che sa di tutto ma tranne che innocenza. Stringe il volto della ragazza, facendole voltare la testa per avere maggior accesso e Lisa adesso forse capisce Carmela.
Alza la testa in alto quando Ciro inizia a lasciare una scia di baci dalla mascella in giù, tirando fuori ogni tanto la lingua. Si aggrappa alle sue spalle, spingendolo di più a lei e non capisce se sia l'alcol, il motivo di questa maledetta voglia di averlo adesso.
Spera con tutta se stessa che Ciro non si fermi, quando inizia ad accarezzarla, scendendo con le mani sul suo corpo. Ogni parte da lui toccata, lasciava una scia di fuoco per Lisa.
Poi ecco che sente il vuoto sullo spazio del suo collo, Ciro ritorna a guardarla e Lisa lo trova tremendamente bello con il respiro affannato.
- o'bagn e casa mij no e a' mmiez a via si?- ride, ricordando le sere precedenti. Lisa ride, stringendo fra i denti il suo labbro inferiore.
Si guarda attorno e arrossisce, dovendo dare ragione a lui. Intorno a loro ci stanno solo le macchine parcheggiate dei vari abitanti di quella parte di  quartiere. E un lampo la attraversa, facendo assumere uno sguardo curioso e divertito a Ciro.
- c faj?- sussurra Ciro quando Lisa si volta e va verso un Range Rover, controllando che non ci sia nessuno. Si avvicina con le mani alla maniglia e inizia a sforzarla, cercando di aprirla. Ignora le risate di Ciro alle sue spalle, la sta prendendo in giro perché non riesce ad aprirla.
- vir ca t fai mal - si avvicina a lei, facendola spostare.
Si guarda attorno un'ultima volta per poi tirare un pugno sulla maniglia che subito in uno scatto si alza. Col viso soddisfatto le apre la portiera, invitandola ad entrare. Lisa sotto i suoi occhi sale nei sedili posteriori ma Ciro rimane appoggiato a guardala.
- vulev rubà na machina p t'assità, Lisù?-
Lisa spera di non sbagliare, quando si alza andando contro Ciro e lo trascina dentro per la maglia. Ridono insieme mentre Ciro chiude la portiera alle sue spalle.
- si cuntent mo?- cerca di tenergli testa, mentre si sporge in avanti verso di lui, lasciandogli un bacio sulle labbra. Approfondisce di nuovo il bacio, posandole una mano sulla nuca. Si siede con la schiena sui sedili e la trascina sopra di lui, con ogni buon senso già a puttane. Si assaporano ancora, come se conoscere già il suo sapore, non bastasse mai.
- e chist?- si stacca da lei, posando le mani sui suoi fianchi, restando in quella posizione.
Lisa sta per rispondergli ma Ciro spinge il bacino sotto di lei, facendo scontrare le loro intimità ancora coperti dai tessuti.
Adesso non gli importa di andarci piano, voleva aprire un auto per trascinarlo qui dentro con lei, Lisa lo voleva tanto quanto lui.
Non riesce a smettere di guardarla, mentre imbarazzata lo guarda, aspettando che la tocchi. Fa scendere la mano destra lungo la sua coscia, senza smettere di guardare il suo volto, che cambia appena la tocca.
- cre Lisù?- sussurra, tracciando con il naso la sua guancia fino al collo, lascia un bacio sul suo collo, per poi afferrare un pezzo di pelle fra i denti, facendola spingere in avanti, ancora più su di lui. Inizia a succhiare quel punto, deciso a lasciarle un succhiotto. Impazzisce di più appena Lisa si aggrappa a lui per sopportare il fastidio, facendo scontrare ancora le loro intimità. Si stacca, guardando fiero, il suo capolavoro e ci lascia un bacio sopra.
- mó o'sann tutt quant cca si a mij - Lisa gli sorride e lui si perde a guardare come le sue labbra abbiano assunto un colore più rosso.

Sospira, cambiando lato e sdraiandosi su un fianco.. quanto le mancava quel Ciro.

Na Catena/Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora