Ventitre -E famm Felic Lì -

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Dopo le parole di Don Salvatore, Lisa era corsa via dalla cucina verso il salone.
Ciro sta sdraiato sul divano a petto nudo, con una benda a circondagli il bacino.
Mentre si avvicina non fa a meno di guardare la macchia di sangue che spicca sul bianco.
Si accorge di lei e si alza su un gomito, stringendo i denti per il dolore.
- nun t movr - lo rimprovera subito Rosa, facendolo stendere di nuovo.
- lasciateci soli - ordina ai presenti. meraviglioso come sia in grado di impartire ordini, nonostante abbia appena ricevuto un'operazione a carne fredda.
Tutti assecondano le sue parole, lasciando i due ragazzi soli.
Ciro non ha smesso un secondo di guardarla, da quando ha obbligato tutti a uscire.
A piccoli passi si avvicina e si siede vicino al suo fianco.
- come stai?- domanda, unendo le mani, prese dalla voglia di sfiorarlo.
- sto bene Lí - pone fine al loro gioco di sguardi, voltando la testa verso la finestra -m'aggia sul sbrigà a sta bon e pò o'ccir che man mij- continua.
Nonostante sia vivo per miracolo, la voglia di vendicarsi non lo abbandona.
- è stato Mimmo a spararti?- ignora i brividi che gli passano sulla schiena, quando la punta col suo sguardo felino.
- no, uno dei colombiani.. ma Mimmo sta cu iss.. Edoardo si è fatt futtr comm a nu strunz!-
- solo Edoardo? L'hai preso tu per sorvegliarmi- la guarda alzando un sopracciglio.
- chill era na cos ca doveva per me personalmente - con una smorfia, si mette con seduto, con la schiena sulla spalliera del letto, per poterla guardare meglio - la droga non c'entra niente. E ij o'sapiv ca r chill nun m aveva fidà!- stringe le mani in due pugni, pensando già a tutti i modi in cui torturare Mimmo.
- per adesso non pensarci, pensa a rimetterti - si sporge, guardando le sue mani, che come se avessero avuto una vita propria, erano finite su quelle di Ciro.
Il ragazzo passa lo sguardo dalle mani a lei, puntando i suoi occhi su quelli di Lisa, stringendo la presa attorno alle sue dita.
- sbagl o t staj preoccupann p me?- domanda cambiando improvvisamente tono.
In un gesto veloce, sposta la presa sul suo braccio, attirandola a sé.
- piano!- esclama, mentre la fa sedere a cavalcioni su di lui - non mi va di farti male - continua lei non riuscendo a smettere di guardare la ferita.
La sua risata la fa sentire improvvisamente sentire meglio, mentre sente i fianchi tremare sotto le sue mani.
- ma chi? Tu? E ja Lí, tu nun riesc a fà mal manc na mosca - inizia a muovere su e giù le mani, accarezzandole i fianchi e Lisa cerca di non badare al suo sguardo, che non smette di scrutare le labbra e poi di nuovo i suoi occhi.
- sono sicura che ti fa male - sussurra, sorridendo.
Sposta le mani dal petto di Ciro, lasciandole andare lungo i fianchi ma il ragazzo non si smuove. Continua a stringerla a sé mentre da divertita la sua espressione diventa quasi triste.
- tu me faj mal, Lí - davanti a quelle parole, Lisa non riesce a dire niente, abbassa solo lo sguardo, sulle sue gambe sopra i fianchi di Ciro. Le passa sotto l'occhio di nuovo la benda e timorosa, avvicina le dita, sfiorando proprio quel punto. Ciro la lascia fare, nonostante si aspettasse una risposta.
Guarda ogni suo movimento, mentre sfiora la sua ferita e la trova ancora più perfetta mentre si preoccupa di non ferirlo. Questa ragazza doveva stare con lui.
- mi spiace sia successo davvero - sussurra senza guardarlo. - me ne parlavi sempre: come se lo aspettasi quasi - continua, togliendo le dita.
Ciro approfitta ancora del fatto che gli stia addosso e le alza il volto, costringendola a guardarlo: come immaginava stava per piangere.
Le accarezza il volto, mentre provvede a portarla sempre più vicino al suo viso.
- Lí.. spar pur ij a gent.. è solo chill ca s merita uno comm a me - si apre di nuovo davanti a lei, ammettendo a sé stesso, quanto le sia mancata.
- cazzate, Cì - attira la sua attenzione quando gli replica subito contro.
- tu meriti solo di essere felice -
Si limita solo a guardarla, mentre è evidente che anche lei si aspetti una risposta.
Ma lui non ne trova al momento, sposta una ciocca dietro l'orecchio e appoggia la fronte contro la sua.
- e famm felic, Lì -  le sussurra, sfiorandole quasi le labbra.
Le fa rialzare il volto, quando lei lo abbassa, puntandola con lo sguardo: la conosce così bene che sa cosa toccare e non.
Se solo avesse saputo che Lisa stava pensando alle parole di suo padre. Era davvero pronta a stare al suo fianco?
- aspiett na rispost - continua, tracciando linee immaginare col naso sulla sua guancia.
- promettimi che qualsiasi cosa la affrontiamo insieme, Cí.. - le labbra del ragazzo hanno già raggiunto il suo collo, lo sente sorridere sul suo collo mentre le afferra la mano, intrecciando le loro dita.
- facc tutt cos pe te Lí- sussurra, risale lungo la mascella, spostandosi sulla sua guancia. si lascia stringere il collo dalle braccia di Lisa, che lo spingono più contro di lei quando sta per arrivare alle sue labbra.
- ma chi me lo doveva dire che mi dovevano sparare per farti ritornare da me -
Lisa sorride scuotendo la testa e Ciro la sorprende, posando le labbra sulle sue.
Le infila subito le mani sotto la felpa, quando trasforma il bacio in qualcosa di più. Non gliene importava adesso di contenersi: dopo un anno, solo Dio sa quanto abbia sognato di ribaciarla.
Si assaporano dopo tanto tempo e a Lisa sembra di respirare di nuovo. ma ecco che sente una vampata di calore, quando Ciro fa scivolare la mano sul suo interno coscia fino ad arrivare all'elastico della tuta. Ci gioca, stuzzicando, come è solito fare.
Le rivolge un sorriso quando Lisa si stacca dalle sue labbra, e prende fiato, appoggiando la fronte contro la sua.
- agg fatt buon a t piglià sta tut..- sussurra Ciro, Lisa guarda le sue dita, giocare con l'elastico e si volta pensando che qualcuno possa entrare da un momento all'altro.
Come a voler richiamare la sua attenzione, ecco che Ciro infila dentro le dita sfiorando la sua intimità, ma cambia direzione stringendo il suo fondoschiena.
La spinge in avanti, intimità contro intimità e stringe le sue gambe. - s lev facilmente, mh?- continua, stringendo fra i denti il suo lobo. Spinge verso giù con le braccia e Lisa sgrana gli occhi, spingendolo leggermente quando sente il freddo colpire la sua pelle.
- Potrebbe entrare qualcuno da un momento all'altro, Ciro- cerca di richiamarlo, ma Ciro sembra essere andato, come ogni suo buon senso.
- c pruvassn - sussurra continuando a baciarle avidamente il collo e Lisa sta quasi per cedere alle mani di Ciro.
Alza la testa per concedergli più spazio e Ciro sembra non farselo ripetere due volte.
- m s mancat, Lì - ritorna di nuovo sulle sue labbra, con la voglia di assaporarla di nuovo e non può non sentirsi felice, quando Lisa si lascia andare al bacio. - pure tu, Cí.. ma non è ne il luogo e ne il momento.. - gli afferra il viso fra le mani e gli sposta il ciuffo nero dal viso, facendolo sorridere.
- ma tu na pazzia maj, eh?-

Na Catena/Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora