Memories {Tōru Oikawa x Reader} [COMPLETATA]

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Flashback di Masashi

~La storia dell'anello~

Era una una bella mattinata estiva del 1954, in città regnava la tranquillità mentre un vociferare di voci gioiose ricoprivano la scena.

Tranquillità non percepita da tutti.

"Shi-kun sono stremato"

Dice il ragazzo ormai accasciato a terra dopo aver passato l'intera mattinata a tagliare legna.

"Chi ozia non guadagna caro Yasuo"

Risponde il ragazzo dal nome di Masashi intento a concludere il suo lavoro.

"Come fai ad avere ancora tutta questa forza? Per non parlare di questo caldo, queste mattine estive bisogna passarle al mare non qui al caldo a tagliare legna"
"Alzati e finiamo qui"
"Poi dopo andiamo in spiaggia?"

Chiede con tono colmo di speranza l'amico.

"D'accordo dopo andremo in spiaggia"

Magicamente le forze ritornano e con più vigore di prima il ragazzo inizia a tagliare la legna con un'enorme sorriso stampato sulle labbra.

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"Visto lavorando sodo si finisce anche prima"
"Sì certo, forza andiamo a prendere i costumi"

L'amico afferra con forza il braccio di Masashi.

"Dobbiamo farci una doccia prima"
"Ci laveremo con l'acqua del mare, su forza"
"Yasuo sei disgustoso, è per questo che non ti si fila nessuno"
"Se è per questo nemmeno tu hai una dama"
"Sì che ce l'ho"
"Se rispondi con Akemi mi dispiace dirti che per avere una relazione entrambe le parti devono sapere l'esistenza dell'altro e della presunta relazione"
"Tempo al tempo"
"Su Shi-kun ci sono ragazze altre tanto carine, perché ti soffermi su qualcosa di irraggiungibile"
"Le cose impossibili mi attizzano come sai"

Yasuo stanco della testardaggine dell'amico si stiracchia leggermente decidendo di voltare pagina.

"Sei impossibile, su forza andiamo, il mare ci aspetta, oi Shi-kun parlo con te, ci sei?"

Peccato per il ragazzo, ma Masashi si era ormai estraniato dal mondo appena le sue iridi si scontrarono contro la figura minuta della ragazza che ormai occupava il posto dentro la sua testa e dentro il suo cuore.

Quei capelli castani che le ricadevano dolcemente sulle spalle, la pelle come porcellana e delicata come un cuscino, per non parlare di quei due occhi color pece che rinchiudevano al suo interno tutto ciò di cui Masashi aveva bisogno.

"Sembra di vedere il cielo"

Dice il ragazzo con un sorriso da ebete stampato in faccia.

"Eh?? Ma che farfugli?"
"I suoi occhi, mi ricordano il cielo azzurro di questa stupenda mattina"

L'amico confuso inizia a seguire la traiettoria del suo sguardo finendo col notare Akemi dall'altra parte della strada in compagnia di una sua amica.

"Sbaglio o Akemi ha gli occhi scuri?"
"Già"
"Devi togliertela dalla testa"
"Impossibile"
"È impossibile una relazione tra voi, sai di che famiglia è, non ti degnerebbe nemmeno di una parola"
"Vuoi scommettere?"
"Che int..."