CAPITOLO 18- è colpa mia-

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POV MARK
È passata una settimana, e siamo ritornati nel collegio. Io e Marcy non abbiamo fatto ancora pace. Le lezioni cominciano lunedì, quindi fra due giorni.
S: comunque fa 452!
P: io non mi trovo....
Eravamo nella sala studio, l'hanno ristrutturato in queste settimane come prima era mezza rotta per colpa di un incendio avvenuto un anno fa, quindi studiamo insieme qua e no nella biblioteca perché è difficile confrontarsi come facciamo chiasso. Ora eravamo solo io, Stef e Phere. Intanto che loro si confrontavano, io stavo pensando a ciò che è successo in qusta ultima settimana. Non mi sento per niente tranquillo.
S: vuoi una mano.
P: tieni! *gli da il quaderno, stanno difronte, invece Mark sta affianco a Stef*
S: hai sbagliato dal primo calcolo dell'espressione.
P: mi sono stancata, ma Marcy che fine ha fatto?
Mi guardano.
TM: non lo so!
P: non avete fatto ancora pace?
Non rispondo, non so il perché è difficile tutto ciò.
P: che difficili che siete!
S: parli proprio tu!
Phere guarda storto Stef!
P: in che senso?
S: nel senso che tu prima sembravi un angeletto, ora sembri un vulcaniano.
P: COSA? *si alza e mette le mani sul tavolo*
S: è la verità.
P: ti brucio tutto il tuo bambù...
S: NON TI PERMETTERE *si alza anche lui e mette le mani sul tavolo*
Erano molto vicini, e urlavano come due matti, per fortuna eravamo soli nella stanza. Io ho smesso di darli retta. Stavo  controllando se avevo fatto bene l'espressione.
'Questa volta sarà Phere a distruggere la stanza'
M: vi si sente da fuori!
Alzo lo sguardo, Marcy stava chiudendo la porta con il piede, come in mano aveva i libri per la ricerca di storia magica.
P: finalmente!
Posa i libri sul tavolo, e quando mi guarda, io guardo di nuovo il mio quaderno.
P: ci manca un libro!
M: non l'ho trovato!
P: ma sta mattina c'era. Ahh... Voi iniziate a fare la ricerca noi andiamo a trovare il libro. Muoviti Marcy.
S: e l'espressione?
P: la facciamo dopo!
Mentre che loro uscissero, io stavo posando il libro e il quaderno di matematica e prendo il quaderno di storia magica.
S: la facciamo dopo... *sussurra*
Mi giro verso di lui, vedo che è arrossito.
TM: hai il tutto rosso. *prende un libro*
S: cosa? *si tocca la faccia*
TM: eh... Steffo, Phere ti ha rubato proprio il cuore.
S: non è vero, sono diventato rosso per la rabbia.
TM: puoi anche non mentire, poi non lo dico a nessuno.
S: hai visto che Marcy ti guardava?
Lo guardo in faccia.
S: okay, hai ragione........

POV MARCY
Eravamo in biblioteca a cercare l'ultimo libro che ci serviva.
M: comunque siete una coppia perfetta.
P: smettila, pensa a cercare il libro. Ma con Mark, quando risolvi?
M: non mi va di parlare.
P: ma andava sempre così?
M: no, questa è la prima volta.
P: è per questo che ci hai messo tanto tempo a trovare i libri?
M: si stavo pensando come comportarmi. Odio quando ci ignoriamo....
P: trovato.... Andiamo?
M: andiamo, poi stiamo nella stessa camera.

DOMENICA SERA

POV MARCY
Eravamo a cena con tutti gli altri. Io stavo vicino a Marco e Phere. Marco stava a  sinistra, affianco a lui c'era Stef, poi c'è Baddi, Nico, Loco, Bellafaccia, Kendal, Xiao, Francy, Roby, Kenoia e Phere. Kendal è difronte a me. Così ci mettiamo sempre.
K: a me non va di ricaricare le lezioni.
B: a chi lo dici.
K: e a voi due che vi prende?
Ci guarda, io mi giro a guardare Marco, che nello stesso tempo si era girato a guardarmi.
TM: abbiamo litigato *si volta*
BF: sembra grave la situazione, come le altre volte che avete litigato, non vi siete mai ignorati.
Guardo di nuovo Marco, che questa volta non mi guarda. Non so cosa dire, come lui non vuole che si venga a sapere nel gruppo, e già questo mi irita, come sono brave persone. Calò il silenzio, e tutti ci guardano. So che sono preoccupati per noi. Mi sento un po' sotto pressione.
M: eh... Si è una cosa più grave...
Tutti erano sconvolti. Do una gomitata a Marco, e lo guardo male.
TM: che vuoi?
M: che stavi pensando? Come ti sei perso 5 minuti di conversazione.
Non risponde....
TM: io vado in camera, non mi sento bene.
Si alza.
'Mi sta prendendo in giro'
Lo fisso andarsene.
S: avete visto la sala studio?
Per fortuna che Stef abbia cambiato argomento, non avrei riuscito a gestirla.

POV MARK
Erano già passate due ore di lezione. Il prof stava spiegando. Avevo ancora ansia, quella ansia che mi veniva ogni mattina quando dovevo andare a scuola. Dopo un po' bussano alla porta.
Prof: avanti!
In classe entra un agente di polizia. Io e Marcy ci guardiamo.
Ap: scusatemi se vi disturbo, vorrei parlare con Marcy Mosca.
Tutti si girano verso di noi, anche Stef e Phere. Marcy si alza, prende lo zaino e esce.
Dopo finite le lezioni vado a cercare Marcy in camera. Ma non lo trovo, e noto  che la sua roba non c'è.
Corro subito dagli altri che stanno nella sala mensa.
K

: l'hai trovato?
TM: no...*prende fiato* Non c'è neanche la sua roba.
P: cosa?
Mi squilla il cellulare.
TM: è Marcy!
Rispondo e metto in viva voce.

TM: dove sei?
M: sul treno! Sto ritornando  a casa con due agenti di polizia, con il consenso dei miei. Mi hanno arrestato!
TM: perché?
M: perché quei due deficenti mi hanno denunciato.  E non ho capito per cosa!
Non li ho toccati neanche per sbaglio. Te lo giuro. Quando te ne sei andato, non li ho trovati Andrea e Giuseppe ma Stef, Phere e Marty.
TM: lo so.
M: comunque ora mi portano nel carcere minorile, e fra una settimana inizia il processo. Ti volevo avvisare prima di andarmene ma non me lo hanno permesso. Però li ho convinti per farti una chiamata. Secondo te cosa non gli è andato a genio?
'ciò che gli ho detto' non ho avuto il coraggio di dirlo a Marcy.
TM: che ne so....

M: sai questa volta ci finisco davvero in cella. Ma non riesco a darmi ragione che finisco per senza motivo. A questo punto era meglio che gli davo un bel pugno in faccia a entrambi.
TM: Marcy...
M: Marco.... Da ora in poi devi realizzare i nostri sogni da solo.
TM: no Marcy...
Una lacrima mi scende sul viso.
M: vedi il lato positivo, ci sono gli altri con te, non devi avere più paura di stare solo.
TM: Marcy, io farò tutto il possibile per non essere condannato per qualcosa che non hai fatto. Non Andrai in prigione. Te lo prometto.
M: Ora devo staccare. Salutami gli altri. Marco ti voglio bene!
Marcy stacca la chiamata. Non mi ha dato neanche il tempo di dirgli ciao. Ero immobile come una statua. Non so per la notizia o per l'ultima cosa che mi ha detto. Comunque sapevo che non era concluso nulla.
TM: è colpa mia!

L' origine// Big Vanilla Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora