CAPITOLO 14

2K 112 6
                                    

Dopo una serie di liti con me stessa per impormi di indossare ciò che avevo scelto con la mia coinquilina pazza, mi ritrovo davanti a questo specchio maledetto.

"Elis, per favore smettila! Ti ho già detto che sei bellissima perché insisti?" 

-Tu mi sembri più pazza di Olly! Ma ti rendi conto come sono vestita?!- sento la mia vocina sospirare stanca di tutte quelle lamentele da parte mia. 

-Ok lo so che è un vestito davvero mozzafiato ma non mi sento all'altezza ok? Questo è troppo per me!- La mia vocina mi lascia sproloquiare da sola e smette di rispondermi.

Indosso un tubino nero, non di quelli troppo eleganti, anzi è abbastanza semplice, ha uno scollo bellissimo che lascia intravedere buona parte del mio seno e questa è una delle cose che mi mette più a disagio, la lunghezza è giusta mi arriva perfettamente a metà coscia, per quella non mi lamento piuttosto mi lamento delle scarpe! Hanno un tacco altissimo e per quanto esse possano essere delle semplici decolletè, con questo vestito fuori dalla mia portata mi fanno sentire abbastanza a disagio. 

Diamine odio andare alle feste!

Non amo particolarmente gli accessori e per fortuna Olly non ha insistito su quelli e mi ha lasciato libera scelta, infatti indosso solo una piccola collana con il mio nome inciso, che i miei mi avevano regalato prima del diploma e dei semplici orecchini. Ad essere sincera, a parte il forte disagio che provo, mi piace come sono vestita ma questo non vuol dire che mio mi voglia far vedere in giro vestita così! È un po come quando provi tanti vestiti in camerino, ti piacciono ma non li acquisti perché non ci andresti mai in giro.

Mi sfioro la collana che ho al collo ed un moto di angoscia mi assale.Mi mancano i miei genitori, non li ho più sentiti, non sanno dei miei progetti qui, non sanno ne del lavoro, ne del fatto che ho cominciato a studiare prima per portarmi avanti. Io li aggiorno ogni settimana con un messaggio abbastanza lungo che lascio loro in segreteria ma solo una volta in tutto il tempo che sono qui ho ricevuto una risposta da mia madre, non si è sbilanciata troppo, mi ha solo detto che andava tutto bene. Tutto qui.  

'Va tutto bene Elis' ne una parola di più ne una di meno. 

C'ero rimasta veramente male anche perché ero convinta che quella volta sarebbe stato diverso ed invece non è stato così.

So che prima o poi accetteranno tutto, me lo ripeto ogni giorno, sto li a ricacciare le lacrime perché ogni giorno mi dico che prima o poi andrà bene, insomma non sono mica andata a prostituirmi o ad intraprendere la strada per il narcotraffico, oppure ad uccidere per soldi, ho solo scelto di fare qualcosa per me stessa, sono solo andata in un'università diversa da quella che volevano loro. 

Ad interrompere i miei pensieri è il bip del telefono che mi segnala l'arrivo di qualche messaggio, lo prendo e ne vedo due da parte di Olly e poi c'è quello che ho ignorato pomeriggio. Quando comincio a leggere per poco non rompo qualcosa contro questo dannato specchio davanti a me.

OLLY: "Ei tesoro, so già che ti arrabbierai, ma che ne dici se ci vediamo direttamente alla festa? Ti spiegherò tutto qui e mi farò perdonare. Prova a non venire da sola unisciti a qualche gruppetto magari, è sempre più sicuro e tranquilla, sarò qui ad aspettarti."

Sono completamente fuori di me, davvero sono proprio arrabbiata! 

"Calmati Eli dai! Non è mica una cosa grave" 

-Non è una cosa grave?- Sto praticamente urlando contro la mia vocina, ovvero contro me stessa e la cosa è piuttosto assurda. -Saputella dei miei stivali, prima mi prega di andare con lei a questa festa e poi mi fa questo, mi lascia da sola! Mi dice di unirmi ad un gruppo? Ma che cazz?! Lo sa come sono fatta!- La mia vocina non emette alcun pensiero e credo di essere sembrata pazza persino a lei.

The best of UsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora