CAPITOLO 22

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"E abbiamo camminato tanto 
Tanto che neanche mi ricordo 

Quante frasi che ho strozzato per non sembrare sempre 
Sempre il solito bambino 
Con la faccia da perdente 
Io che osservo i suoi capelli 
E poi la perdo tra la gente
E dimmi dimmi perché sei
l'unica forza che ho." 
L'unica forza che ho. Ultimo.

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Dopo quella sera, tra me e Andrew andò sempre meglio.
Lo so a cosa state pensando ed all'inizio neanche io ci credevo, mi sembrava di vivere in uno di quei libri dove il ragazzo bello s'innamora della bruttina della situazione, mi sembrava di vivere quella storia d'amore che tutte le adolescenti sognano di avere, e io mi sentivo proprio un'adolescente in piena crisi ormonale.

Da quella sera, passarono i giorni, le settimane ed anche i mesi e tutto sembrava andare bene. Andrew passava più tempo in camera mia che nella sua, per la mia gioia ma non per quella di Olly, era arrivato a lasciare i costumi e le divise della squadra con i quali si allenava qui e proprio adesso mentre faccio il bucato me ne ritrovo uno tra le mani, non mi dispiace l'intimità che si è creata tra di noi, ma come vi ho già detto non è lo stesso per Olly.

-Eliiiis- sento chiamare il mio nome, anzi sento proprio urlare il mio nome,corro fuori dal bagno e mi ritrovo Olly fuori dalla  stanza con in mano una maglia di Andrew.

Oh oh, ok niente panico.

Adesso comincia a gridare, mi farà secca. -Cara Elis, capisco che state vivendo la vostra sfrenata storia d'amore e ricca di passione piena di copulamenti ecc ecc..- fa un lungo sospiro e si passa la mano sulla fronte -Potreste evitare di lasciare i vestiti seminati per tutto il dormitorio?- annui i prima di scoppiare a ridere -Olly, lo so e mi dispiace, non succederà più..- mi guardò minacciosa e poi scoppiò a ridere anche lei, non era la prima volta che succedeva.

Non le dava fastidio il disordine anche perché lei non era da meno è che proprio non sopporta le nostre "smancerie" e sopratutto non sopporta il fatto che lui si fermi qui quasi tutte le notti perchè lei e"costretta" a stare da Connor.

Costretta... certamente.

Ma per favore, dovrebbe ringraziarmi, quel ragazzo è pazzo di lei me lo ha confidato Andrew un pomeriggio, anche lei è segretamente innamorata di lui ed in fondo tra loro c'è già qualcosa, solo che si ostinano a non ufficializzare niente perché a detta della mia amica "non amano le etichette".

Quando si è innamorati non si può che guardare il mondo con positivismo, tutto ci sembra più bello, tutto ci sembra più felice. Ed il mondo quasi richiamato da questa nostra felicità decide di regalarci ogni tanto qualche gioia. Io posso dirvi di aver ricevuto uno tra i regali più belli della mia vita: una chiamata.
No, non quella chiamata a cui state pensando.

I miei genitori mi hanno chiamato, ed io non potevo che chiedere questo. Avevo tutto, l'amore, la felicità, un ragazzo che mi ama eppure avevo bisogno della mia famiglia.

La scorsa settimana mi hanno chiamato e posso pensare che finalmemte mi hanno "perdonato" se così vogliamo dire. Adesso ci sentiamo regolarmente un giorno si e uno no.

Sorprendentemente mio padre una sera in lacrime mi disse -Bambina mia, lo so che ho sbagliato, so che mi sono comportato come uno stupido nei tuoi confronti, dimenticavo che sei cresciuta e non mi rendevo conto che in realtà il tuo sogno è sempre stato questo.. Ti chiedo scusa Elis, sono orgoglioso di te, sempre bambina mia..- mi sorprese, lo ammetto.

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