CAPITOLO 24

1.4K 74 2
                                    

Non so spiegarvi bene la sensazione che sto provando in questo momento ma la descrizione che più si avvicina è: osservata.

Sto uscendo dall'aula e sento degli occhi puntati su di me. Mi volto un po ovunque ma non riesco a vedere nessuno. Sarà meglio tornare al dormitorio, oggi Andrew ha una gara di nuoto importantissima, gareggerà per il titolo Nazionale ed io non posso di certo mancare, dovrò essere puntuale.

Lascio da parte quella strana sensazione e faccio per andare a casa quando mi ritrovo davanti di nuovo lui.

Il ragazzo con il cappuccio.

-Scusa, potresti spostarti?- lui mi guarda con espressione impassibile e non accenna un passo così sono io che lo scanso ma una presa allo zaino mi fa tornare indietro. -Senti puoi dirmi che accidenti vuoi da me?- lui si avvicina con fare inquietante.

Al suo venire verso di me io indietreggio di un passo o forse due.

-Elis, io e te ci conosciamo.- una scossa prende vita su tutto il mio corpo. Mi sento quasi scottata nel sentire il mio nome venir fuori dalle sue labbra.

-No, io non ti conosco! Tu come fa a sapere chi sono?- quasi urlo, un sorriso beffardo si posa sulle sue labbra e in me scatena solo tanta paura.

Mi allontano ancora ma lui è sempre più vicino, attorno a noi ci sono ragazzi che ci guardano e mi chiedo che diamine aspettino a fare qualcosa. Vorrei che ci fosse Andrew qui saprebbe come risolvere la questione perché io non ne ho la più pallida idea. Il mio astuccio cade a terra ma non mi azzardo ad abbassarmi per non perdere il contatto visivo con il tizio qui davanti.

-Ei! Che sta succedendo qui?-

Oh grazie a Dio c'è Colin!

Mi avvicino a lui e mi nascondo dietro il suo braccio

-Vedo che non sono cambiate le abitudini- è solo un sussurro da parte dello sconosciuto ma lo sento forte e chiaro e non so per quale motivo ma si, quel brivido che sento lo riconosco, per qualche assurda ragione lo riconosco.

-Allora amico cosa vuoi da lei? Stalle lontano!- il ragazzo con il cappuccio sorride ancora e si abbassa a raccogliere il mio astuccio, come se fosse la cosa più normale del mondo, come se il ghigno che ha in viso non fosse la cosa più inquietante del mondo.

-Non preoccuparti volevo solo ridarle questo- Colin lo afferra con rabbia e si premura di darmelo.

-Ciao Elis, ci si vede in giro- mai saluto mi fu più sconvolgente.

Mi ritrovo immobilizzata dalla paura.

Ferma li immobile.

Nella mia mente si susseguono mille domande ma io non riesco a dar loro neanche una risposta.

-Elis, ci sei? Tutto bene?- Colin entra nel mio campo visivo e mi riporta alla realtà, io annuisco confusa e lo abbraccio -Grazie Colin- la mia voce trema e lui se ne rende conto.

Vorrei fuggire lontano, trovare Andrew e rifugiarmi in quel posto lontano da tutto dove niente è un problema, dove nessuno mi fa paura, quel posto che è le sue braccia.

-Va tutto bene, non preoccuparti Elis. E' tutto ok!- mi accarezza confare protettivo come solo Oliver sa fare. In questi mesi Colin è diventato uno dei miei migliori amici, ed ho capito che con Andrew darebbero la vita l'uno per l'altro, sono praticamente fratelli.

Mi ha sempre aiutata in tutto e ancora una volta è qui ad aiutarmi.

-Chi era?- la domanda di Colin sembra prendere vita direttamente dalla mia mente -Io-io non lo so Colin ma non è la prima volta che lo vedo. Lui sa chi sono ma io non lo conosco. Credo provenga anche lui da S.Francisco perché sa che non sono di qui.- lui annuisce preoccupato -Andrew sa qualcosa?- scuoto leggermente la testa, non ho ancora detto niente ad Andrew non perché non volessi ma non gli ho mai dato troppa importanza. -Non gli avevo dato troppa importanza e preoccuparlo per niente mi sembrava esagerato- lui mi lascia una carezza sui capelli e mi sorride comprensivo.

The best of UsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora