CAPITOLO 3

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POV LEA:

"questa era la ragazza di Ciro, è morta quando un infame voleva sparare a mio fratello e lei si è messa in mezzo ricevendo una pallottola in testa, lei era incinta di 1 mese la sera della sua morte doveva dirlo a Ciro io ero l'unica a sapere della gravidanza" racconto ad Edoardo capendo che lui non sappia chi sia la ragazza delle foto, prendo una foto che ritrae Ciro e Aurora, la sua ragazza

"si amavano si vede" "già, mi mancano, conoscevo la ragazza perché quando sono stata rapita, l'uomo ci rinchiuse entrambe ma lei scappo, a 12 anni lui mi fece uscire per la prima volta e la rincontrai è mi disse che era incinta, ieri ho scoperto che è morta e il sua ragazzo era niente meno che mio fratello" "se non vuoi parlane-" "No mi fa bene sfogarmi" "ok, ora andiamo prima che ci scoprono" "va bene" usciamo da li e andiamo nei campi

"ciao io sono Silvia detta la postina per qualsiasi cosa chiedi a me, tu chi sei?" si avvicina a me una ragazza coi capelli neri e un sorisso enorme
"io sono Lea" mi presento io
"sei appena entrata e già hai fatto conquiste?" "che intendi?" "ti ho vista con Edoardo prima nel laboratorio" "nonono, Edoardo e solo incaricato di proteggermi" "sisi certo come no" "sient ij manc ho cunosc a chill, l'unica cos ca sacc e iss è cher o megl cumpagn e fratm Ciro" "sei una ricci" "esatto"

mi alzai e feci segno a lino, la guardia corrotta di mio fratello, lui mi affianco e mi accompagno nella mia cella dove trovai una ragazza coi capelli biondi e gli occhi azzurri

"hei ciao io sono nadizza" "Lea piacere" "è un bel nome, ha un significato?" "significa leonessa i miei genitori inizialmente mi volevano chiamare Sofia, ma mia madre mi ha quasi perso in un incidente è mio padre disse che io ero una leonessa e da li che hanno deciso di chiamarmi così" "e una bella storia, ma perché sei qui?" "in poche parole sono dentro per vendetta" "cos'è successo" "fratm è stat accis ca dind e ij pens ca nun e stat o piecr ma chill muort è famm ro chiattl" "si a sor e Ciro" "si pche coc problem" "nono solo penso che non sia stato lui" "chiunque sia stato deve soffrire come soffro io dalla sua morte"

il discorso viene chiuso da Liz, guardia carceraria, che ci porta in mensa per la cena, mi siedo separata da tutte e mangio, però prima lancio una sguardo omicida a quella mucia morta di Viola e compagnia, giuro che se mi rivolgono anche solo una parola le strozzo

dopo cena ci dirigiamo fuori in cortile e noto i ragazzi già in fila e Beppe davanti a loro, ci mettiamo davanti hai ragazzi mettendo così la guardia in mezzo
"domani facciamo un giro in barca, ed abbiamo deciso che staremo per ben 3 ore quindi più del solito e ora andate nelle vostre celle a domani" andiamo in cella e inizio a prendere il mio bichini nero, un top verde scuro non scolato, un jeans corto nero e le sneaker anch'esse nere dalla borsa che mi ha portato Pietro, poi prendo la mia borsa per il mare e ci metto dentro, la crema solare, che so non servirà a niente per quanto è chiara la mia pelle, continuo la borsa mettendo gli occhiale da sole, il telo, un libro thriller che ho appena iniziato e il mio porta canne in cuoio, chiederò un accendino ad Edo perché la mia mi ha lasciato

*la mattina dopo*

dopo che sia nadizza che Silvia, le mie compagne di cella, hanno finito di prepararsi entro in bagno e mi cambio, lascio i miei riccioli rossi liberi sulle spalle, e copro le occhiaie viola che ora mai da quasi cinque anni circondano i miei occhi neri come la pece

scendiamo facciamo colazione, stiamo in cortile aspettando i ragazzi per poi diregerci insieme nel laboratorio dove bhe non ho ben capito cosa si dovesse fare per questo mi sono seduta in un angolo al buio osservando tutti che facevano il loro lavoro

Dopo due stressanti ore di laboratorio ci hanno portato in cortile per poi pranzare e portarci tutti in cortile dove ci aspetta Beppe affianco ad un camioncino blu e entriamo nel furgoncino lancio un occhiata generale e appena vedo Edo mi ci siedo accanto non curandomene del ragazzo che si stava per sedere

POV EDOARDO:

Vedo lea entrare nel furgoncino e fulminante tutti con un occhiata generale per poi sedersi accanto a me non dando peso a Toto che si stava per sedere

"per quanto tu sia una bella ragazza, come ti permetti a sederti al mio posto" inizia Toto sedendosi accanto a lei
"e a te chi ti dice di darmi del tu" alza un sopracciglio estraendo una canna dalla borsa, gli accendo la canna e gli poso l'accendino sul palmo della mano
"Edoà già sij divndat o lchin e nat è pur fin a jer stiv parlan ra vendet p Cir" dice pirucchio rabbioso
"ca l'unic ca essa ave vendet p Cir song ij è capit strunz e approssima vot ca parl e me sciacqut a vocc" si altera la ragazza mentre io, cardio e Milos ci lanciamo occhiate divertite e Totò non capisce un cazzo

Il silenzio che si è creato viene spezzato manco un minuto dopo dalla risata di cardio che viene seguito da me e Milos
"Ch cazz c sta a rir'r e po tu chi sfaccim si?" 'se continuano ad urlare sti due ci fanno tornare dentro ma ne vale la pena' penso tra me e me
"sient tu cu me nun ti ha premetr e usa stu ton ro cazz pcche si c tniv tant a Cir issa sape ca ij song Lea Ricci, a sor e Cir"
"Si, è pcche Cir nun a maij parla e te?"
"perché Ciro ha deciso di non dirlo a nessuno e io ti confarmo che lei sia sua sorella" difendo io la ragazza
"SIMM ARRIVAT" "Si ma nun allucca linù"

saliamo sulla barca, mentre gli altri agliutano Beppe e lino, io e Lea ci sediamo lei estrae due canne e me ne porge una, iniziamo a fumare
"Edo,..."

SPAZZIO AUTRICE:

Ciao ragazzi c'è da dire che mi sta piacendo troppo a voi?

A Panter Ca Sa Nascond// Mare Fuori Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora