CAPITOLO 24

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*Pov Edoardo *

Dicembre del 2022

Le cose con lea oramai sono perdute, a stendo mi parla e voleva andarsene ma non c'è posto nel dormitorio femminile e come se non bastasse se la fa con tutti è diventata una persona insensibile e tutto per colpa mia

"conte ho bisogno di un favore" e parlando del diavolo, entra nella cella senza neanche salutare vestita come una puttana, mi da fastidio ma non posso fare niente

Vestito di lea:

"cosa?" chiedo con un tono altrettanto sfacciato mentre prendo la mia maglia dal letto

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"cosa?" chiedo con un tono altrettanto sfacciato mentre prendo la mia maglia dal letto

"devi consegnare un carico" mi risponde guardandomi da capo a piedi e una sola cosa non è cambiata in questi 5 mesi, il modo in cui lea riesce a leggermi dentro è sempre lo stesso

"no lo sai che non voglio più saperne niente, voglio restare pulito" lo sa bene ma insiste sempre per farmi tornare in campo

"ma fa comm cazz vuo tu, strunz" e si incomincia sono costretto a rispondergli sennò Pietro mi ammazza

Giusto non ve ne ho parlato.
Pietro mi minaccia dicendomi di farmi odiare da sua sorella e di avere il meno contato e possibile con lei, tornando a noi

"azz si ij so strunz tu ch si na zoccl?" chiude gli occhi e fa un mezzo sorriso ironico per poi trasformare la sua espressione del tutto, in un espressione omicida

"comm cozz t prmitt ne figl e na granda puttan?" mi aggredisce urlando facendo anche alzare la sua gonna aderente come se non fosse già abbastanza corta

"m premtt e comm si m prmett troij" mi fa male uralargli queste cose ma non posso fare altro

"è a pensare che come un ingenua avevo immaginato che le cose potevano migliorare" ride amaramente per poi aggiustare il vestito e girarsi facendo per andarsene ma prima che potesse farlo la fermai

"come?"
"come, cosa?"
"come pensi che possa migliorare?"
"non lo so in un modo o nel l'altro ma a quanto pare non si può migliorare"
"è invece si è tuo fratello che mi obbliga a trattarti male, io ho sempre voluto che la nostra relazione fosse come quella di una volta"
"davvero?"
"si"
"che stronzo"
"già"
"Edo torniamo come prima ti prego"
"certo pccrè"
"ti amo ancora baby"
"pur ij tamm ancor pccrè"

La bacio e la stringo a me, la mancanza di averla e tanta e come se mi avesse letto nel pensiero

"ti voglio, ho bisogno di te"senza farmelo ripetere due volte la prendo in braccio e la stendo sul letto

Parte🔞

gli levo gli stivali/tacchi salgo man mano baciando gli le gambe ricoperte dall tessuto sottile delle calze arrivo all elastico e le abbasso risalendo sempre baciando la lunghezza dalla sua pelle gli levo il vestito e il suo intimo mi eccita ancora di più e del tutto in pizzo verde la bacio lasciandogli vari succhiotti

Le sfilo l'intimo e entro in lei con un dito e pompo finché lei non parla

"ah Edo ti prego"
"cosa?"
"t-ti prego"
"cosa? lea cosa?"
"ti prego scopami"

Non me lo faccio ripetere due volte sfilo le dita e entro spingendo a gradi finché non veniamo entrambi

Fine parte🔞

Siamo entrambi stesi sul letto della cella quanto sentiamo urlare da fuori al corridoio, allora la faccio entrare nel bagno della cella mentre io mi rivesto appena in tempo

"allor edua att furnut?" è lino mi ero quasi scordato che oggi abbiamo visite

"si lea sta ascen a ind ho bagn"
"eccomi andiamo"

Dice uscendo in tutta la sua bellezza, arrossata e con le labbra rosse e gonfie, le avvolgo il braccio in vita e seguendo lino andiamo al colloquio

"buongiorno" saluta Pietro distratto da una ragazza seduta sulle sue gambe che riconosco essere Anna la sorella di aurora

Io mi siedo su l'unica sedia libera e trascino lea sulle mie gambe, la faccio sedere al ridosso del mio rigonfiamento e lei per poco non mi prende a pugni

"sei insaziabile" mi sussurra posando un bacio sul mio collo

"allora ragazzi come va?"
"bene don sal-"
"ua edua è bast salvatore va bene"
"ok comunque va tutto una meraviglia"
"sono contento per voi ragazzi"
"grazie papà"
"lea, Edo io volevo invitarvi al mio matrimonio"

La rivelazione di Anna ci fa guardare confusi

"con?"
"Pietro"
"ah"

Lea non parla fissa solo i due ragazzi, incredula

"vi rendete conto di esservi conosciuti poco più di cinque mesi fa?" chide dopo qualche istante di silenzio

"sorellina puoi solo essere felice per noi?"
"si ma Pietro non è presto?"
"lea dopo quel che ho passoto ho capito che non è mai presto per la morte"
"hai raggione"

Dopo ciò parliamo per un altra mezz'ora prima di andare in cortile

"we quindi si è risolto tutto?"
"è l'amor piecr"
"so cuntent p vuij wuagliu"

E tornata la normalità

Spazzio autrice

Mi scuso per non aver più aggiornato e si lo so il capitolo è corto ma ho mille cose per la testa

A Panter Ca Sa Nascond// Mare Fuori Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora