5 [Arabella]

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- Sei tu... -

Oh. Mio. Dio.

Non ci posso credere, è proprio lui. E senza maschera.

Appoggio le mani sulle sue guance. Sto tremando come una foglia e non per il freddo. Ricordo bene il contatto della mia pelle con la sua barba curata. E sì, è proprio lui. Il suo profumo, le sue labbra...

- Ti ho trovata davvero... - bisbiglia. - Sei tu? Eri tu, quella notte? -

- Sì. - sto per mettermi a piangere, sul serio. Avete idea di quante volte abbia sognato questo momento?! - La tua maschera...era...nera e argento... -

- Sì. - mi tocca anche lui le guance. - E la tua era azzurra, come il vestito che indossavi. -

È lui. È lui. È lui. È LUI!

- Munti e munti 'un s'incontranu mà. -

Non ho la più pallida idea di cosa abbia detto. - Ti ricordo che ho bisogno della traduzione. -

Scoppia a ridere. - È un detto siciliano. Significa che i monti non si incontrano mai con altri monti. A differenza delle persone, che prima o poi si incontrano. Come noi due. -

Non posso fare a meno di sorridere. Quindi è siciliano. Ma mi astengo dal chiedergli se potrebbe conoscere un certo James De Luca. Non è proprio il momento. Dopo mesi in cui ho sognato questo momento, chi se ne frega degli affari! Per una notte, non succederà niente.

- Sai, per qualche strana ragione, ti sentivo lì dentro. Sentivo la tua... -

- Presenza. - finisco per lui. - È stato lo stesso per me. Ho passato la serata in un angolo, a guardare la mia amica divertirsi e annoiandomi a morte, ma...ma, allo stesso tempo, continuavo a cercare lo sconosciuto di Venezia. - mi viene da ridere. - Ed è folle. Davvero folle. -

- Anche la follia merita i suoi applausi, no? - fa scorrere delicatamente le dita sul mio zigomo, per poi scendere verso le labbra. - L'azzurro ti stava un incanto, ma il rosso... - apre appena il cappotto e osserva il mio vestito. Normalmente, mi darebbe fastidio perché sarebbe da maniaci, ma non stasera. Stasera, non ho davanti un uomo qualunque. Non ho davanti un potenziale maniaco. Anche se non lo conosco. Dio, non so neanche il suo nome!

- ...il rosso è il tuo colore. Vita. Passione. Sangue. Rabbia. Amore. - appoggia il palmo della mano sul mio petto. - Il cuore che batte. - si china verso di me e le nostre labbra quasi si toccano. - Le labbra bramose. -

Lascio andare un sospiro tremante. Se dovesse baciarmi, penso che non risponderei più delle mie azioni. Sono completamente fuori di me.

- Il pericolo. - continua, parlando contro il mio orecchio. Rabbrividisco di piacere, ma non oso dire una sola parola. - Eros. -

Santo cielo, sto per liquefarmi. Sta solo parlando, mi sfiora a malapena, eppure mi sento così...così...eccitata. Sì, eccitata è la parola giusta.

- Ma, da stanotte, il rosso avrà un nuovo significato. - sussurra.

- Ah, sì? -

- Sì. - mi solleva il mento e i nostri occhi si incontrano. - Da stanotte, il rosso porterà il tuo nome. -

Non resisto più.

Lo spingo contro il muro e incollo le labbra alle sue. Sono mesi che sogno di farlo ancora. Sono mesi che spero di vederlo apparire da un momento all'altro, in ogni posto possibile e immaginabile.

Sento le sue mani infilarsi sotto il cappotto, per poi posarsi fermamente sulla mia schiena. Mi preme di più contro di lui e sento i suoi muscoli sodi, anche attraverso i vestiti. È in estasi tanto quanto me, ma siamo per strada e dobbiamo fermarci. E, comunque, non sarebbe logico fare altro. Non ci conosciamo, per il momento viviamo di impulsi.

DE LUCA's Affair ( #Wattys2022 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora