65 [James]

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Alla fine, nonostante abbia provato a convincere Arabella a non tornare a New York per il gala, ho dovuto cedere. È stata irremovibile. Vuole andarci, punto e basta. Anche se è stata ingannata. Anche se ora l'azienda passerà nelle mani di suo fratello. Anche se la sua vita è in pericolo.

E quindi sono nel suo attico, seduto al bancone della cucina con un bicchiere di Whisky davanti. Ho bisogno di qualcosa di forte, perché non so cosa potrebbe succedere.

- James? - Arabella mi chiama dalla camera da letto. - Puoi venire un attimo qui, per favore? -

La raggiungo in un lampo e rimango completamente accecato da quello che vedo. Se mi trovo in un sogno, non svegliatemi per nessuna ragione al mondo.

I miei occhi vagano per tutta la lunghezza del suo corpo statuario. Il vestito le calza come un guanto. È letteralmente scintillante, sotto ogni punto di vista. E quello spacco...

- James? -

- Mmh? -

- Tutto bene? -

- Benissimo. - mi avvicino a lei, senza riuscire a smettere di guardarla. - Sto sognando, per caso? -

Arabella scoppia a ridere. - No, sono vera. -

- Se non fossimo già quasi in ritardo, mi assicurerei che sia davvero così. -

- Potrai sempre farlo dopo il gala, sai? -

- Ci puoi scommettere. - mi chino a darle un bacio, che accetta volentieri. Anche se si è appena truccata e mi ha sicuramente lasciato tracce di rossetto sulle labbra.

- Il nude ti sta bene. - me le pulisce con il pollice. - Ma ti preferisco al naturale. -

- Grazie, molto gentile. -

Ride di nuovo, prima di darmi le spalle. - Puoi tirarmi su la zip? -

Mi prendo tutto il mio tempo. Volontariamente, lascio scorrere le nocche lungo la sua schiena, mentre tiro su la zip. Poi, le piazzo un bacio al lato del collo. - Amo questo profumo. -

- Solo il profumo, De Luca? -

- No, amo di più chi lo indossa. -

Arabella si volta di nuovo verso di me. - Dov'è la tua famiglia? -

- Penso siano già lì. -

- Manchiamo solo noi, insomma. -

- Già. -

- Andiamo, allora. - prende la borsetta e spegne le luci. - Il gala dell'anno ci aspetta. -

- Perché sei così entusiasta? - la seguo in ascensore, ma il mio cervello non riesce a connettersi con il suo. - Hai reagito in modo strano a tutto. -

- No, ho avuto anche il momento di shock. -

- Sì, ma è durato pochissimo. Insomma, non... -

- Il mio progetto era perfetto. - mi interrompe, premendo il pulsante del piano sotterraneo. - Non c'erano errori. È stato deliberatamente modificato da un certo qualcuno, proprio per farmi perdere l'appalto. -

- Laura. E questo lo so anch'io. Ma ancora non capisco. -

- Non capisci? James, pensaci bene. Aki si è presentato nella boutique di punto in bianco, per sbattermi in faccia la "sconfitta". - traccia le virgolette in aria. - E, all'improvviso, ecco che un laser sbuca dal nulla e succede quello che è successo. I conti sono facili da fare. -

Bene, allora sono ufficialmente un ignorante, perché non ho proprio capito dove vuole arrivare.

- Non ero io l'obiettivo di quei proiettili. -

DE LUCA's Affair ( #Wattys2022 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora