38 [Arabella]

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Per la prima volta dopo anni, ho dormito di nuovo nella mia vecchia stanza, a casa dei miei. È stato strano, ma in senso quasi buono. Ho fatto anche colazione con la mia famiglia (Ian escluso, ovviamente) e mi sono sentita davvero bene.

Ma ho rifiutato il loro pranzo della domenica e sono letteralmente fuggita a gambe levate. Ora sono in una sala da tè, nel centro di New York, con una tazza fumante davanti e dei biscottini al burro che non mangerò mai. Sia perché poi dovrò vomitare e sia perché ho lo stomaco chiuso. Ho dovuto combattere contro i paparazzi e minacciarli, per liberarmi di loro. Alla fine, ho risposto a qualche domanda e mi hanno lasciata in pace. Ma la mia giornata è stata comunque rovinata.

È vera la voce che gira su di lei e James De Luca?

Da quanto tempo state insieme?

La vostra alleanza è stata strategica?

Che noia. Perché non vanno a rompere le scatole a Lady Gaga, per esempio? Lei è molto più famosa di me, no?

Ma no! Gli interessa la mia dannata vita privata!

- Un tè al lampone, per favore. -

Alzo di colpo la testa, quando riconosco la voce di Paige. Lei non mi vede e va a sedersi a un paio di tavoli di distanza, dandomi le spalle.

Credo nel destino, ma non nelle coincidenze. Questa è la mia opportunità e non ho nessuna intenzione di farmela sfuggire.

Prendo la mia tazza e il piattino con i biscotti, mi alzo e vado dritta verso di lei. Si accorge di me solo quando mi siedo.

- Arabella... - sussurra.

- Ciao, Paige. Come va? -

Solleva un sopracciglio. Ormai non deve più fingere. - Vuoi davvero saperlo? -

- Certo. - bevo un sorso di tè inglese. - Siamo amiche, no? -

- Sì, certo. - le sfugge una risatina, mentre indica i miei biscotti ancora intatti. - Hai paura di tornare ad essere la grassona di una volta? -

Non batto ciglio. Il termine "grassona", ormai, non mi fa più male. Anche se mi ha portata alla bulimia.

- Comunque, per quanto mi riguarda, va tutto bene. -

- Lieta di sentirlo. E con Ian, come va? -

- Tuo fratello si è rivelato tutto l'opposto di come lo avevo immaginato. -

- Ah, quindi non lo consideri più uno psicopatico? -

- No. Mi rimangio tutto. -

- Ma che carina. - sposto di lato la tazza e incrocio le braccia sul tavolo. - Dimmi, Paige, hai mai sentito parlare della legge del taglione? -

- Dove vuoi andare a parare, Arabella? -

- Rispondimi. -

- Sì, so cos'è. -

- Bene. Allora, saprai anche che non me ne starò in un angolo, in silenzio, a guardarvi andare avanti felici e contenti. -

- Che paura... - ridacchia. - E chi ti aiuterà? James De Luca? -

- Ora si vede chiaramente che non mi conosci. Non ho bisogno di nessuno, per vendicarmi. -

- Chi ti credi di essere, Arabella? Tu non vali niente. Hai sempre e solo fatto le cose per bene, per compiacere gli altri. Sei solo una stu... -

- Stronza sfigata? - la interrompo. - Mi ritieni davvero una stronza sfigata? - scoppio a ridere e mi meraviglio del gelo che fuoriesce dalla mia anima. O è rabbia repressa, o il mio lato malvagio. - Tieni a mente questo, Paige: non sono le parole a distinguerci, ma le scelte. -

DE LUCA's Affair ( #Wattys2022 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora