82 [Arabella]

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Oggi compio trent'anni, ma questo compleanno non sarà come tutti gli altri.

Mio padre voleva organizzare una festa in famiglia, per festeggiare, ma ho rifiutato.

Non mi va. Sono ancora in fase di riabilitazione, mi sembra di non fare mai abbastanza progressi, sono frustrata.

E poi, sono perennemente da sola.

Prima non era un problema, ma adesso, ridotta così, è fastidioso.

Sento tutto il peso della solitudine e spesso mi ritrovo a piangere senza motivo.

Ed era rarissimo vedermi piangere, una volta.

Il medico ha detto che rischio di cadere in depressione. Mi ha consigliato di uscire a fare delle passeggiate a Central Park, anche con le stampelle, ma mi rifiuto.

I paparazzi non aspettano altro.

Perciò eccomi qui, stesa sul mio grande divano, a fissare il soffitto bianco.

Buon compleanno, Arabella! Come ci si sente ad avere trent'anni? Quanti regali hai ricevuto?

Almeno, però, Ian lo sta festeggiando come si deve. È a Los Angeles con Anna. Non so che scusa abbia inventato lei, per partire, ma ne sono comunque felice.

A proposito, Ian mi sta chiamando proprio adesso. È una videochiamata, anzi.

Mi metto seduta per rispondere. - Ciao. -

- Buon compleanno a noi! - mio fratello sprizza felicità da tutti i pori. Non l'ho mai visto così.

Fingo il mio sorriso migliore. - Buon compleanno a noi, rompiscatole. -

- Ciao Arabella! - Anna appare nell'inquadratura. - Buon compleanno! -

- Ciao Anna. Come va la vacanza segreta? -

- Diciamo che il gusto del proibito è molto gradevole. -

Rido, anche se vorrei solo piangere. - Non prendeteci troppo la mano. Prima o poi dovrete confessare. -

- Appunto, rischio seriamente di morire, perciò meglio poi che prima. - Ian le passa in braccio sulle spalle. - Beh, noi andiamo in spiaggia. Se hai bisogno di tuo fratello, chiama. -

- Dio me ne scampi. -

Ci salutiamo, poi riaggancio con un sospiro.

Fantastico, ora sono ancora più depressa di prima.

Ma il silenzio assordante dura poco.

Dopo neanche un paio di minuti, il mio cellulare squilla di nuovo.

È Antonio De Luca.

Vorrei non rispondere, ma mi sembra scortese. Probabilmente vuole solo farmi gli auguri, non dovrei ignorare la chiamata.

Rispondo, cercando di apparire il più naturale possibile. - Pronto? -

- Arabella, sono Antonio. Ti disturbo? -

- Signor Antonio. No, no, non mi disturba. -

- Volevo solo...augurarti buon compleanno. Anche da parte di tutti gli altri. -

- Grazie. -

- Come va la riabilitazione? -

- Bene. -

Lo sento sospirare. - Ok, è chiaro che la mia chiamata non è gradita. Mi dispiace per come sono andate le cose, davvero. -

- Dov'è James? -

La domanda viene fuori da sola. Non avevo intenzione di chiederglielo, ma ormai è troppo tardi.

- Ancora a Sydney. -

DE LUCA's Affair ( #Wattys2022 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora