6 [James]

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- Ti sei presentato con il MIO nome!? - Ascanio sputa il cocktail che ha in mano. - Sei serio? -

- Guarda che sono scioccato quanto te. - borbotto. - Però, lei si è presentata come "Paige Bergman". -

- Paige Bergman? -

- Sì. E sì, è la figlia di Erik Bergman. -

- Era così? - mi mostra la foto della vera Paige.

- No. Ecco perché anch'io mi sono inventato un nome. -

- Amico mio, sai che ti voglio bene, ma non sono proprio l'esempio adatto da seguire. -

- Ma va, sai che novità. - crollo contro la mia poltrona. Siamo a Hyde Park, nello Stato di New York, a casa mia. La villa è nascosta tra gli alberi e pochi sanno chi vive qui. - Comunque, tu hai parlato con la vera Paige Bergman. Io...con quella finta. -

- Se ci avessi solo parlato... - ridacchia. - Ma, a parte questo, era la sconosciuta del ballo a Venezia, no? -

- Sì. -

- E le hai dato il tuo numero. -

- Sì. -

- Ma non ti ha scritto, né chiamato. -

Sospiro. - Già. -

- Bene, hai fatto colpo! -

- La vuoi piantare!? - sbotto. - Non sono in vena delle tue battute. -

- Dai, non fare il permaloso, signor De Luca. - mi lancia un cioccolatino. - Mangialo, ti farà bene. -

- Parliamo di Paige Bergman, invece. - rimuovo la carta dorata e mi infilo la cioccolata in bocca. - Hai detto che non avete solo parlato, eh? -

- No, infatti. Abbiamo anche ballato. -

- E...? -

- Ah, ma vuoi proprio i dettagli, piccolo pervertito! - appoggia i piedi sul tavolinetto da caffè. - E va bene, sarai accontentato. È venuta da me. -

Sollevo un sopracciglio, quasi strozzandomi con il cioccolatino. Bevo un sorso di Sicilian Coke, per non morire sul posto.

- Quella parte è arrivata dopo, ci sono stati prima i preliminari. -

Scoppio a ridere, incapace di trattenermi. 

Ascanio. Se non ci fosse, dovrebbero inventarlo. 

E non credo riuscirebbero a farlo esattamente così com'è.

- Quella ragazza è una vera e propria tigre, credimi. - sospira, sognante. - Non ho mai passato una notte così bella, sul serio. Non la dimenticherò facilmente. -

- Non è detto che tu debba dimenticarla. -

- Infatti. Ma non ci siamo scambiati il numero e dovrò sperare di rivederla per puro caso. Un po' come è successo a te, mettiamola così. Solo che la tua scena è stata molto più romantica, mentre la mia... -

- Decisamente porno. - ridacchio.

- Diciamo "vietato ai minori". -

Bevo un altro sorso di cocktail, quando il cellulare vibra sul tavolino. È un messaggio di Anna, mia sorella.

ANNA: Posso chiamarti? Mamma vuole parlare con te.

Le risparmio la fatica e la chiamo io. E, ovviamente, risponde lei. In inglese. Non parla mai italiano, con me e mia sorella. - James! -

- Ciao, mamma. -

- Sono tre giorni che non ti fai sentire, che succede? E perché non sei ancora tornato? -

DE LUCA's Affair ( #Wattys2022 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora