75 [James]

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- James...James? -

Apro lentamente gli occhi. Sono in una stanza d'ospedale. Una luce mi acceca.

- James? -

Mi guardo intorno. Non vedo nessuno.

- James...aiutami... -

Giro di scatto la testa verso la voce, ora più nitida e vicina che mai.

Affianco al mio letto, ce n'è un altro. E Arabella è lì. Un medico la sta rianimando. Il suo corpo si alza e si abbassa, sotto la scarica del defibrillatore.

- Arabella... -

Il suono piatto dei macchinari indica che il suo cuore non sta battendo.

- ARABELLA!!! - cerco di alzarmi, ma sono legato. Mi dimeno, agito bracci e gambe, senza successo. - NO!!! -

Il medico smette improvvisamente di rianimarla. - Ora del decesso? -

- NOOOOO!!!! ARABELLA!!! -

- James? JAMES! -

Spalanco gli occhi, mettendomi seduto di colpo. Mia madre mi circonda il viso con le mani, preoccupata. - Dio mio, che spavento. Hai avuto un incubo. -

L'incubo peggiore della mia vita, aggiungerei.

Mi stendo di nuovo. Una fitta al fianco mi toglie il fiato. La ferita non era grave, ma ho comunque due fori di proiettile.

Alla fine, ho convito il medico di Capri a trasferirmi qui a Palermo. Non sarei rimasto lì, neanche sotto tortura.

- Tieni. -

Vedo un bicchiere di plastica materializzarsi davanti ai miei occhi. Bevo un sorso d'acqua. Poi un altro e un altro ancora. Ho la gola asciutta, ogni volta che ingoio la sento bruciare.

- È sveglio? -

Mio padre fa capolino dalla porta. Sollevo una mano, per salutarlo.

- Arabella è stata portata in sala operatoria. -

Scatto di nuovo a sedere, pentendomene ancora una volta. Ma riesco a resistere e addirittura a parlare. - Ma Ian mi...mi aveva detto... -

- È un rischio che vale la pena correre, James. Ha bisogno di quel rene. -

- Ma chi è il donatore? Lo hanno già trovato? -

Lui e la mamma si scambiano un'occhiata. - Sì, lo hanno già trovato. -

- E chi è? -

- Ian. -

La mia bocca si spalanca involontariamente. Rimango completamente paralizzato.

Ian sta donando il suo rene ad Arabella.

Non ci posso credere...

- Non ho mai visto John piangere, da quando lo conosco. Non ha pianto neanche quando sono morti i suoi genitori. Ma, nel momento in cui Ian ha detto al medico di voler donare il rene a sua sorella, è crollato completamente. -

- Hai pianto anche tu, brontolone. - mia madre ridacchia, dandogli un buffetto nello stomaco.

- Potevi evitare di dirlo, sai? -

Mi stendo di nuovo, fissando il soffitto.

Non mi sarei mai aspettato un tale gesto da parte di Ian. Sì, era preoccupato per Arabella, ma arrivare a offrirsi come donatore...

- Papà? -

- Sì? -

- Ti voglio bene. -

E no, non credo di averglielo mai detto. Non così francamente, almeno. Ma ne ho sentito io bisogno.

DE LUCA's Affair ( #Wattys2022 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora