26 [James]

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- Il jet è stato riparato, signore. -

Fisso lo sguardo fuori dalla finestra. Madrid è una bella città, ma non mi attira per niente. Non ha lo stesso effetto di Palermo. E non lo dico solo perché è casa mia.

- Il pilota ha scrupolosamente controllato il danno di persona. -

Palermo è così ricca di storia. E, ammettiamolo, chi ti accoglierà mai tanto bene nella sua patria, come un italiano?

- Signore? -

Bevo un sorso di Scotch e mi volto verso di lui. Carlo è uno degli uomini più fidati della mia famiglia. La guardia che mi ha sempre seguito come un'ombra, salvandomi la vita più di una volta. - Perché lo hai fatto? -

Mi guarda come se fossi impazzito. - Fatto cosa, signore? -

- Ti sei venduto, Carlo. Ti sei venduto al giapponese per pochi spiccioli. E per fare cosa, poi? Uccidere il tuo capo. Colui che potrebbe ucciderti senza pietà, al minimo errore. -

- Signore, io... -

Gli mostro le foto sul mio cellulare, scattate dalla mia spia di fiducia. Conosco solo io la sua identità, a parte mio padre e mio nonno. Nessun altro sa chi sia. Ed è così che deve essere.

- Ieri mattina, hai incontrato Aki a Central Park, in un punto in cui credevi non ti avrebbe visto nessuno. Ti ha consegnato l'assegno e vi siete stretti la mano. La sera stessa, Arabella è stata attaccata nel suo appartamento. Se non fossi arrivato in tempo, sareb... -

- Lei era già lì, signore. - mi interrompe.

Mi sfugge un sorriso, seppur malinconico. Non avrei mai pensato di dover arrivare a questo punto, ma in fondo non ci si può fidare neanche della propria immagine riflessa. - Grazie, Carlo. Grazie per tutte le volte in cui mi hai salvato la vita. - rimetto a posto il cellulare e tiro fuori la pistola con il silenziatore. - Ora, però, tocca a me salvare la tua. -

Senza dargli il tempo di dire una sola parola, premo il grilletto e il proiettile si pianta al centro della sua fronte. Nessun rumore, solo un leggero tonfo. Il suo corpo senza vita cade quasi con delicatezza.

Da me, si usa aprire la finestra, quando una persona muore. Permette all'anima di lasciare la stanza e innalzarsi al cielo. E si coprono gli specchi, per impedirle di vedersi riflessa.

Chiudo gli occhi vitrei di Carlo con la mano e lascio la stanza. In corridoio, faccio un cenno a Francesco, la mia seconda guarda del corpo, che capisce immediatamente cosa deve fare.

Il suo compito sarà piuttosto semplice: ripulire la stanza da ogni minima traccia e far sparire il corpo.

Busso alla porta di Arabella, ma non viene ad aprire. Non sento nessun rumore, quindi o sta dormendo, o è da qualche altra parte.

- James, non... - apre proprio nel momento in cui Francesco entra nella mia suite e riesce, ahimè, a vedere cosa c'è dentro. - Oh, mio dio... - si porta entrambe le mani alla bocca, gli occhi spalancati dallo shock. - No... -

La spingo all'interno e chiudo a chiave. Si allontana immediatamente da me, come se fossi sul punto di uccidere anche lei. - Arabella, lasciami spiegare. -

- Spiegare? James, hai ucciso la tua guardia del corpo! -

- Shh! - le tappo la bocca con una mano. - Non urlare. Era dalla parte di Aki, ha sabotato lui il jet. Pensi che potrei mai lasciar vivere qualcuno che si è venduto per uccidermi? -

- Ma... -

- Ascoltami bene, ti ho avvisata all'inizio della nostra...conoscenza. Ti ho detto che ero capace di cose orribili. Ti ho anche detto che sono un barone della mafia, non uno qualunque. Chi mi tradisce, muore. È così. O cerchi di capirlo, o... -

DE LUCA's Affair ( #Wattys2022 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora