Capitolo 14

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Un paio di giorni dopo quell'incontro, il quartetto si stava dirigendo verso la sala mensa e Rose guardò T'Dal.

Era proprio soddisfatta di essere riuscita a convincere T'Dal a pranzare tutti i giorni insieme a loro e non si rintanasse nella sua stanza a studiare. Era stato difficile far si che la ragazza non si isolasse ma se non era certa che provasse un vero sentimento di amicizia per i due ragazzi, sapeva che il loro era un sentimento d'affetto vero e proprio.

«Allora, che ne pensi di Peter? Non mi hai ancora detto nulla» chiese Rose con gentilezza.

Quando Rose e Peter si erano incontrati il giorno prima, alla ragazza il giovane dottore era sembrato raggiante, le aveva parlato in maniera molto positiva dell'incontro con T'Dal ed era molto motivato a costruire un rapporto con la cugina. Peter sapeva che i vulcaniani erano un po' privati su gran parte delle loro questioni, sapeva che su Vulcano non c'era un vero corrispettivo dell'amicizia come intendevano gli umani e non dava per scontato che si potesse creare un legame fin da subito. Sapeva di non essere nessuno per T'Dal e non poteva o voleva pretendere di arrivare nella sua vita a gamba tesa.

Tuttavia, Peter non sapeva che T'Dal lo considerasse già membro della famiglia e che da parte sua era intenzionata a conoscere di più Peter, la sua vita e le aspirazioni che il cugino aveva in cuor suo.

«Ottimo conoscitore delle tradizioni vulcaniane, diventerà un ottimo medico per le missioni quinquennali se vorrà proseguire con la carriera che ha in mente.»

«Non è esattamente quello che ti ho chiesto. Lasciami pensare come riformulare la frase» disse Rose pensosa

Paul che aveva ascoltato lo scambio tra le due, si girò a guardare T'Dal in volto con un sorriso.

«Quello che Rose vorrebbe sapere è a livello umano. Che tipo è? Simpatico? Hai voglia di frequentarlo e conoscerlo meglio?» disse Paul con un sorriso.

«Irrilevante» disse pacatamente T'Dal guardandolo.

«Grazie Paul per l'aiuto. Assecondami T'Dal per favore» disse Rose guardandola

La vulcananiana sapeva che alcuni esseri umani tendessero ad insistere fino a che non avessero ricevuto una risposta che potessero ritenere soddisfacente, così decise di fare una piccola concessione.

«Si, credo che potrei avere interesse a conoscerlo meglio.» disse pacatamente la vulcaniana e Rose dal canto suo decise di non proseguire la conversazione e cambiò argomento.

«Hai sentito che a maggio ci sarà la festa di carnevale? Pensate di partecipare? Io non vedo l'ora di staccare un po' da tutta questa frenesia anche solo per qualche ora» chiese Daniel guardando gli amici.

«Assolutamente si, non ne vedo l'ora» ammise Paul con un sorriso.

«Certo, il momento più atteso dell'anno per quanto mi riguarda così da togliermi per un paio d'ore la divisa. T'Dal ti prego dimmi che hai intenzione di venire anche tu.»

«No, è illogico. In quel periodo ho intenzione di anticipare gran parte degli esami e non sarebbe produttivo.»

«Avanti T'Dal non credo che staccare per qualche ora potrebbe essere un problema per la tua memoria» disse Paul sorridente.

L'unica risposta della vulcaniana fu quella di alzare un sopracciglio e i tre amici risero della sua risposta standard in quel frangente.

***

Era arrivato maggio, nello specifico era il giorno prima della festa in maschera di cui tutti parlavano. Rose aveva regalato alla sua amica vulcaniana una giacca di pelle nera e dei tacchi suggerendo di indossarla per la festa, ma T'Dal era molto restia a parlare della festa, in quanto era disinteressata al suo svolgimento.

As the world falls down (Italian Version)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora