Capitolo 3

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Dopo la proposta del vulcaniano, Kirk ebbe un attimo di esitazione guardando il suo primo ufficiale, perché la sua era una proposta che faticava a comprendere ed era la prima volta che gli capitava di rimanere senza parole in quel modo. 

«Spock, sa bene che tutto questo avrebbe difficoltà a concretizzarsi. L'Enteprise pur essendo una nave federale non è nata come una nave per famiglie, non dimentichi nel suo alloggio non avrebbe abbastanza spazio dove far riposare una bambina di quattro anni. Non avrebbe modo di socializzare con una bambino della sua età» disse pacatamente. 

Se fosse stato per lui, avrebbe voluto portare sulla nave stellare subito la piccola vulcaniana, ma non sapeva come fare, non riusciva a trovare un cavillo nei regolamenti che conosceva a memoria che gli permettesse di piegare a suo favore un codice troppo rigido o fumoso. Non riusciva a trovare una postilla non chiara, proprio lui che se poteva trovava una scappatoia che permettesse di rendere felice un popolo l'avrebbe usata senza pensarci due volte. Non aveva negato il suo aiuto a nessuno e ora invece, si sentiva impotente. Come poteva negare ad una bambina ed al primo ufficiale, una famiglia e stabilità? 

Spock era il suo migliore amico, la persona che gli era stata a fianco sin dall'inizio, come McCoy, ma Jim segretamente faceva da sempre affidamento sul vulcaniano, lui che con la sua calma e logica riusciva a calmarlo. Jim aveva aveva sempre idealizzato i suoi due migliori amici come la ragione e il sentimento, ora che la scelta toccava a lui, non sapeva cosa fare. Guardò McCoy che teneva la bambina in braccio, pesando che anche per lui dovesse una seconda possibilità. Poteva vedere crescere una bambina, sperando di rivedere presto la sua bambina, Joanna che la sua ex moglie aveva portato lontano da lui. Jim non aveva mai avuto figli, ma se quella bambina fosse riuscita ad aiutarlo a mettere in proporzione la carriera e la vita privata? In un'altra situazione avrebbe chiesto aiuto proprio a Spock, ma ora era proprio il suo primo ufficiale ad aver bisogno del suo aiuto.

«Me ne rendo conto capitano e comprendo la sua posizione, tuttavia credo sia opportuno parlare con Sarek e il comando di Flotta, è logico che la Federazione debba conoscere quanto sta succedendo e le mie intenzione. In altre condizioni, sarebbe stato più facile trovare un tutore per T'Dal, dato che in questa città sappiamo che non ha nessun famigliare o nessuno che possa occuparsi di lei. Se fosse stato un'umana sarebbe stato differente, sarebbe bastato affidarla a qualcuno di buon cuore, per un vulcaniano le consuetudini sono molto diverse. Non si preoccupi, mi occuperò personalmente della sua istruzione e mi farò aiutare da Sarek quando ci sarà bisogno di un inserimento scolastico adeguato.»

Kirk soppesò con attenzione le parole del suo primo ufficiale e c'era qualcosa in quella risposta che lo turbava profondamente. In cuor suo il capitano aveva sempre ammirato la cultura, la forza e il modo in cui affrontavano la vita i vulcaniani,  anche se non avrebbe mai fatto cambio. Lui che era un uomo passionale, immaginare di reprimere i suoi sentimenti era sconvolgente e in quel momento, per la prima volta da quando conosceva Spock, non riusciva a capire perché lui si fosse preso tanto a cuore la vita di quella creatura. In quel momento Kirk si chiese "Ho sempre detto di non credere agli schemi perdenti, ora che ne sto affrontando uno e Spock mi sta mostrando una soluzione logica, perché non riesco ad accettarla?"

E sebbene apprezzasse quel lato schivo del suo primo ufficiale, avrebbe preferito saperne di più. Azzardò una domanda, a cui non era certo risultasse una risposta. «Mi vuole spiegare perché lei è così sicuro che qui T'Dal non possa crescere nel migliore dei modi qui? Mi illumini anche sulla motivazione che poterebbe Sarek a prendersi a cuore la sorte di questa vulcaniana»

«Capitano, deve sapere che la logica suggerirebbe che una famiglia si prendesse cura di questa bambina, ma è un'età molto delicata e questa comunità avrà bisogno di tempo prima di rialzarsi da un brutto momento come quello passato. T'Dal è una bambina che presto dovrà fare delle scelte, ha bisogno di una guida di cui possa fidarsi, soprattutto in virtù del fatto che ha appena perso i genitori. Deve imparare ad essere una vulcaniana, ma in un momento fondamentale come questo c'è un rischio elevato che possa decidere di non seguire i precetti vulcaniani. Personalmente conosco alcuni vulcaniani che hanno fatto scelte che a lungo termine possono essere motivo di biasimo per la comunità. Per quanto riguarda la seconda domanda non posso azzardare una risposta, dato che Sarek attualmente non è a conoscenza della mia richiesta.»

As the world falls down (Italian Version)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora