Capitolo 18 {Seconda parte}

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In plancia c'era una riunione tattica, mentre tutta la nave prendeva i posti di combattimento, Pavel e T'Dal presero posto: al primo venne chiesto di azionare la console delle armi e T'Dal tornò alla sua postazione da ufficiale scientifico. Ci fu sollievo generale, con Pavel e T'Dal insieme, si sentivano meglio. Dopo poco, sia Carol sia David raggiunsero la plancia per guardare dal vivo il combattimento.

Kirk, su suggerimento di Spock, decise di portare la nave dentro la Mutara Nebula, in modo da poter combattere ad armi pari contro Khan: all'interno della Nebula i sensori erano fortemente disturbati e gli scudi non funzionavano; la condizione sarebbe stata la medesima anche per la Reliant, una volta entrata nella Mutara Nebula, sarebbe rimasta senza difese.

«Danni, Scotty?»

«Ammiraglio, ho dovuto staccare i conduttori principali. Le radiazioni...» disse prima di svenire.

McCoy che era stato chiamato in sala macchine per vedere cosa poteva fare senza dover portare tutti gli ingegneri in infermeria, soccorse l'uomo.

«Scotty!» disse Kirk, ma venne chiamato da David ad uno schermo della postazione scientifica.

«È l'onda Genesis! Sono pronti a detonare» disse il ragazzo, indicando lo schermo.

Moribondo e rimasto solo sulla Reliant in fiamme, Khan ignorò le chiamate di Uhura che gli intimava di restituire la nave e sfruttò le sue ultime forze per attivare il dispositivo Genesis, cosicché l'onda liberata per "riorganizzare" tutta la materia nello spazio circostante, inclusa la nebulosa e l'Enterprise, che cercò di mettersi in salvo, ma il reattore per la propulsione a curvatura era danneggiato.

«Tra quanto?» chiese Jim.

«Codifichiamo tra quattro minuti.»

«La teletrasporteremo e la fermeremo»

«Non puoi» disse David guardando il padre.

«Scotty! Mi serve la velocità di curvatura tra tre minuti o moriremo tutti»

«Nessuna risposta, ammiraglio»

«Scotty!»

«Sulu, portaci via da qui, alla massima velocità possibile»

Spock decise allora di sacrificarsi entrando nella sala satura di radiazioni per effettuare le riparazioni da solo.

«Mi dispiace, ma devo farlo, così non potrai seguirmi. Andrà tutto bene, figlia mia» disse Spock piano a T'Dal, prima di fare una presa vulcaniana sulla sua stessa figlia che svenne.

Spock scese indisturbato in sala macchine e trovò il dottore.

«Sei impazzito, Spock? Nessun essere umano può sopportare le radiazioni!» chiese McCoy

«Visto che le piace così tanto osservare le cose, dottore, io non sono umano»

«Tu non andrai lì dentro, hai una figlia a cui pensare, un matrimonio a cui partecipare e hai un marito.»

«Forse hai ragione. Quali sono le condizioni del signor Scott?» chiese

McCoy si girò e stava per dargli una notizia poco piacevole, quando anche su di lui venne fatta la presa vulcaniana.

«Mi dispiace, dottore, ma non ho tempo di discuterne logicamente. Ricorda.» disse, unendo il suo katra alla mente di McCoy. Avrebbe voluto far si che lo portasse T'Dal o Jim, ma T'Dal aveva da poco vissuto un periodo di forte stress e doveva sposarsi a breve, non sapeva se sarebbe riuscita a sopportare anche quella situazione. Jim era al comando in una situazione critica, l'unico a cui poteva affidarsi era proprio McCoy.

As the world falls down (Italian Version)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora